Valneva
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Come un allevatore di anatre francese sta aiutando a sconfiggere Omicron

Questo articolo è apparso su Forbes.com

L’azienda, che si occuperà di produrre vaccini anti-Covid per la Commissione europea, con un contratto stimato in un miliardo di dollari, fino a poco tempo fa era conosciuta soprattutto come leader nel campo della genetica animale.

Nella corsa tra i produttori di vaccini per diventare l’eroe in grado di sconfiggere la variante Omicron del Covid-19 entra in scena un nuovo attore. È una piccola azienda francese con un passato nella selezione di avicoli per la riproduzione, coltivazione di carne in laboratorio e sviluppo di proteine di insetti.

Valneva, una consociata quotata in Borsa del Groupe Grimaud, gruppo a conduzione familiare, ha avuto successo nei test preliminari e ha venduto circa un miliardo di dollari in vaccini alla Commissione europea. Il suo vaccino attacca Omicron con un virus inattivato, un metodo un po’ più tradizionale rispetto a quelli usati da Moderna e Pfizer. Gli esperti sperano che ciò possa persuadere a vaccinarsi chi ancora non si fida, ha dubbi o si oppone alle nuove tecnologie, riuscendo così a proteggere meglio il mondo da questa variante altamente contagiosa.

La capacità di diffondersi di Omicron

“Ci sono buone possibilità che il vaccino possa avere effetto contro Omicron”, ha affermato Naor Bar-Zeev, vicedirettore dell’International Vaccine Access Center presso la Bloomberg School of Public Health della Johns Hopkins University. “Non è però del tutto chiaro in che misura e che cosa significhi una riduzione completa”.

Omicron ha iniziato a diffondersi nel 2021, mentre il mondo stava riaprendo dopo più di un anno di lockdown e restrizioni causate dal Covid-19, che ha ucciso oltre 5,6 milioni di persone in tutto il mondo, di cui 868mila negli Stati Uniti. Omicron è meno letale delle precedenti incarnazioni del virus, ma la sua capacità di diffondersi lo rende particolarmente efficace nel mettere sotto pressione il personale medico-sanitario. La scorsa settimana negli Stati Uniti sono stati segnalati più di 700mila casi di Covid-19. Questa settimana un numero record di americani è ricoverato in ospedale, con una media giornaliera di decessi che attualmente supera i livelli massimi raggiunti dalla variante Delta. Un vaccino che sia più efficace contro Omicron potrebbe accelerare il ritorno alla normalità dopo due anni di vita sotto la minaccia del virus mortale.

Gli aspetti da chiarire della storia di Valneva

Nella storia di Valneva ci sono però delle cose da chiarire. Il governo del Regno Unito ha rescisso un contratto con l’azienda a settembre, per una presunta violazione degli obblighi di fornitura, accusa contestata dalla società. Inoltre i risultati preliminari di Valneva provengono da test di laboratorio e non da sperimentazioni cliniche, che Pfizer ha invece avviato. Altri vaccini che usano la medesima tecnologia di Valneva si sono dimostrati meno efficaci contro omicron nel mondo reale.

Tuttavia, anche considerando queste note stonate, la società ha accordi per fornire 60 milioni di dosi alla Commissione Europea e un milione al Bahrain, previa approvazione, con consegne che dovrebbero iniziare nei prossimi mesi. Jefferies Group, banca d’investimento e società finanziaria di New York, stima il prezzo della transazione europea in circa un miliardo di dollari. Su Euronext, il titolo di Valneva è in rialzo dell’11% rispetto a un anno fa. Valneva sta lavorando per ottenere l’approvazione normativa per il vaccino Covid-19, prevista entro la fine dell’anno. Il Groupe Grimaud finora non ha risposto a svariate richieste di commento sull’accaduto.

Il Groupe Grimaud ha sede nella Valle della Loira francese, circa 400 km a sud-ovest di Parigi, ed è guidato dall’amministratore delegato Frédéric Grimaud. Forbes stima che la partecipazione della famiglia Grimaud nell’omonima azienda valga almeno 500 milioni di dollari. Il Groupe Grimaud possiede una partecipazione del 13% in Valneva, per un valore di circa 230 milioni di dollari, e Valneva dichiara un fatturato annuo di oltre 365 milioni. Tre quarti delle sue vendite e dei guadagni delle royalty provengono da fuori della Francia.

L’azienda fondata da due fratelli di allevatori di anatre

Prima di iniziare a occuparsi di coronavirus, Valneva era specializzata soprattutto in vaccini per viaggiatori. L’azienda tuttora commercializza un vaccino orale per il colera e ne sta sviluppando un altro per il virus chikungunya, portato dalle zanzare e diffuso in 100 paesi. Valneva sta anche lavorando a un vaccino per la malattia di Lyme.

Per anni, l’obiettivo principale del Groupe Grimaud è stato l’allevamento di animali da cibo. L’azienda è stata fondata nel 1966 da una coppia di fratelli allevatori di anatre e dalle loro mogli, che hanno fatto crescere l’attività lavorando sulla genetica per carni di nicchia, come anatre, conigli, faraone e piccioni.

In che modo un allevatore di anatre diventa un produttore di vaccini per l’uomo? I due settori non sono così distanti come ci si potrebbe aspettare. A livello globale, gli enti regolatori che si occupano di cibo si occupano anche di farmaci, spesso con le stesse norme-ombrello, perché in entrambi i casi si tratta di prodotti da ingerire. Per avere successo in entrambe le attività è necessario saper gestire tabelle e diagrammi, eseguire test costantemente, analizzare i risultati e rispondere a domande su salute e sicurezza. Entrambe le linee di business sono altamente irregimentate.

La vendita del gruppo a una famiglia miliardaria tedesca

Nel 1970 il governo francese ha reso il marchio di anatre Grimaud Frères uno standard nazionale per l’allevamento. Nel 2005 la società ha acquistato Hubbard, la più grande azienda di selezione genetica per il pollame degli Stati Uniti, che vendeva razze storiche facenti oramai parte del patrimonio condiviso. “I miei obiettivi sono crescita organica e acquisizioni”, ha detto Frédéric Grimaud alla pubblicazione Poultry World nel 2012. “Diventare uno dei principali azionisti di un’azienda di allevamento di polli è sempre stato un mio sogno”.

Sotto la guida del Groupe Grimaud, Hubbard ha triplicato le sue dimensioni. La vendita di Hubbard da parte della famiglia nel 2018 al gruppo tedesco Ew ha avuto serie implicazioni per il consolidamento dell’industria dell’allevamento di pollame. Il gruppo Ew è di proprietà del miliardario Erich Wesjohann e della sua famiglia, che ha un patrimonio stimato in 6,8 miliardi di dollari. L’acquisizione di Hubbard ha consentito al gruppo Ew, insieme a un altro importante allevatore commerciale di polli da carne, Aviagen, di controllare circa il 70% del mercato globale.

“Così facendo, hanno di fatto schiacciato le piccole aziende”, ha detto Matt Wadiak, cofondatore di Blue Apron la cui attuale azienda, Cooks Venture, ha sviluppato la propria linea di polli a crescita più lenta.

L’ingresso nel mondo dei vaccini

Il Gruppo Grimaud ha iniziato a produrre vaccini veterinari nel 2000, principalmente per combattere la diffusione della resistenza agli antibiotici dovuta a un loro eccessivo uso nell’allevamento.

Dopo la vendita di Hubbard, il Groupe Grimaud si è concentrato nuovamente sulla costosa ricerca sperimentale sulla coltivazione di carne da cellule animali in laboratorio. La carne coltivata in laboratorio potrebbe essere un affare strano per un produttore di vaccini e un allevatore di anatre, ma la carne coltivata in laboratorio richiede bioreattori per la produzione, proprio come la realizzazione di vaccini. In effetti, molte startup di  carne in laboratorio non riescono a mettere le mani sui bioreattori, in parte perché le macchine sono molto richieste per la produzione di vaccini. Questo dà un vantaggio al Groupe Grimaud. Il suo marchio si chiama Vital Meat.

Il Groupe Grimaud ha anche investito nella genetica delle fonti proteiche sostenibili, come le mosche soldato nere. Come ha scritto Frédéric Grimaud: “Riteniamo che esistano stretti legami tra l’uomo, gli animali e il pianeta per quanto riguarda salute, benessere e ambiente. Gli esseri umani non possono vivere in modo sostenibile senza una relazione positiva con il mondo che li circonda. Il nostro gruppo sta portando avanti l’idea di un modello di business aperto che rispetti la vita e il nostro pianeta, in cui l’economia lavora al servizio dell’uomo”.

“Le carte in regola, potenzialmente, per creare un vaccino differenziato”

Pfizer e BioNTech hanno avviato la sperimentazione di un vaccino per Omicron con l’obiettivo di produrre quattro milioni di dosi quest’anno, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. All’inizio di questo mese, i ceo di entrambe le società hanno dichiarato di aspettarsi che questo booster venga autorizzato a marzo, se i dati lo supporteranno. Moderna ha fornito una cronologia simile a dicembre.

C’è sempre la possibilità che i vaccini, compreso Valneva, non funzionino, o che Omicron scompaia prima che siano pronti. Varianti future, tuttavia, potrebbero evolversi da Omicron, rendendo un vaccino contro l’attuale ceppo una preziosa aggiunta all’arsenale per combattere il Covid-19.

I vaccini di Valneva hanno il vantaggio di non aver bisogno di un congelatore per la conservazione durate la distribuzione. E sembra che possano essere meno costosi del vaccino che Pfizer sta testando.

Valneva ha “le carte in regola, potenzialmente, per creare un vaccino differenziato”, ha affermato Maury Raycroft, analista di biotecnologie di Jefferies Group. “Forse, grazie a questa opzione alternativa, più simile a un vaccino tradizionale, riusciremo a vaccinare tutti”.

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