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Così il nuovo real estate milanese sta puntando sull’efficienza energetica

I vecchi edifici che fino a qualche decennio fa ospitavano le industrie milanesi diventano condomini moderni per chi cerca soluzioni abitative ad alta efficienza energetica. È il business model che caratterizza CS Capital, società attiva nella gestione e investimento in aziende che rispettino fortemente i principi Esg. Ne abbiamo parlato con Andrea Armanini ed Emanuel Arbib, head of real estate e ceo di iAM Capital.

Il real estate è in grande trasformazione: quali sono i principali motori del cambiamento?

Arbib: L’immobiliare sta risentendo, come altri settori dell’economia, dell’esigenza di convivere con il periodo attuale e le sensibilità su qualità della vita, ambiente e accesso a servizi pubblici di qualità. Questi trend si vedono bene nelle zone semi periferiche di Milano, dove esistono università, centri di ricerca combinati a distretti di uffici e di terziario avanzato. Dal canto nostro cerchiamo di offrire una risposta ai nuovi bisogni e lo facciamo partendo dal capoluogo lombardo, in particolare dall’area della Bovisa, ubicata in prossimità dell’ospedale Niguarda e del Politecnico.

Come nasce questa iniziativa e qual è l’approccio seguito?

Armanini: Abbiamo identificato un’esigenza abitativa primaria che cerca immobili ristrutturati o nuovi che abbiano come requisito quello di avere un’alta efficienza energetica e superfici disegnate a misura di young professionals, coppie e famiglie moderne, con nuclei tra due e quattro membri. A Milano, così come in altre città, si sta in parallelo assistendo a una concentrazione degli spazi uffici, artigianali e industriali in distretti specializzati, mentre il terziario disperso sul territorio sta perdendo competitività. Combinando questa analisi all’esigenza di minimizzare il consumo del territorio e del suolo, abbiamo identificato una serie di opifici di metratura compresa tra i 1.500 e 5mila metri quadri da recuperare integralmente e trasformarli in condomini moderni.

Quali sono le peculiarità della vostra iniziativa rispetto ad altre del settore?

Arbib: Puntiamo a fornire risposta alle nuove esigenze abitative senza consumo di suolo, preferendo piuttosto concentrarci su aree dismesse che hanno perso la vocazione produttiva tipica di una fase della città che è profondamente mutata. Ogni intervento è disegnato per creare delle unità abitative di dimensioni idonee ai nuclei familiari moderni e con standard di efficienza energetica elevata anche per minimizzare i costi operativi dei futuri proprietari.

Quali sono i risultati fin qui conseguiti e con quali forze vi proponete sul mercato?

Armanini: Negli ultimi due anni, come CS Capital, abbiamo realizzato circa 60 unità immobiliari nel comune di Milano, grazie a un pool di collaboratori composto da dodici persone specializzate nei recuperi edilizi residenziali su questo territorio. iAM Capital (società di investimento con sede a Londra che investe in green energy, fintech e immobili, ndr) ha effettuato oltre venti acquisizioni prevalentemente di immobili cielo terra a Milano negli ultimi quattro anni e sono presenti in Italia anche con un fondo d’investimento alternativo immobiliare gestito da BlueSgr.

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