Insight tratto dal numero di marzo 2022 di Forbes Italia. Abbonati!
Quasi quattro miliardi di spesa complessiva e un incremento del 16% in un anno. Possono bastare queste due cifre, ricavate dall’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano, per dimostrare come il cloud sia sempre più centrale nella strategia delle aziende italiane. Molte imprese, però, ancora non hanno rivisto il loro modo di operare per adeguarsi a questa tecnologia. È in questo contesto che si inserisce la partnership tra Google Cloud e Accenture, che mira ad accompagnare le aziende, anche nel nostro Paese, verso la trasformazione digitale.
La partnership è stata consolidata anche con la creazione dell’Accenture Google Business Group, che combina l’innovazione human centered di Google Cloud con le capability globali di Accenture. Le due aziende si ripropongono così di aiutare le imprese a modernizzare la loro struttura, a sviluppare applicazioni in grado di integrarsi con servizi e fonti di dati eterogenei e a migliorare la customer experience, con soluzioni di customer engagement. Per farlo, offrono strumenti che, grazie al cloud, permettono di acquisire una visione più chiara sui propri clienti, di trasformare il modo di lavorare e incrementare la produttività delle persone e di organizzare e sfruttare meglio i dati aziendali. Varie soluzioni vengono poi sviluppate ad hoc per specifici settori di mercato, come gli insight per l’ambito life science.
La collaborazione ha visto crescere, negli anni, competenze, investimenti e progetti congiunti. Tra questi, uno dei più significativi è quello con Intesa Sanpaolo, principale banca italiana. Accenture, assieme al gruppo Tim, mette infatti a disposizione dell’istituto di credito competenze e asset digitali basati su Google Cloud, oltre a soluzioni avanzate per la sicurezza dei dati. Intesa potrà così accelerare la sua trasformazione digitale e assicurare la continuità operativa dei servizi cloud, grazie alle due Google Cloud Region italiane di Milano e Torino di prossima apertura.
Sempre nell’ottica di accelerare la trasformazione digitale rientra anche l’Accenture Cloud Innovation Center di Roma: uno spazio creato da Accenture per aiutare, insieme ai propri partner, le aziende a gestire tutte le attività nel cloud e per consentire loro di realizzare tutti i benefici del cloud in termini di business, velocità, costi e innovazione. All’interno del centro sono state create use case con Google Cloud, su tematiche come hybrid cloud e edge computing.
Tutti i progetti condivisi sono accomunati dall’attenzione alla sostenibilità. Accenture offre una suite di servizi per affrontare la questione con un duplice approccio: sia lavorare a una tecnologia più sostenibile, sia adottare la tecnologia per migliorare il proprio livello di sostenibilità. “Le aziende si sono storicamente concentrate sui benefici economici, di agilità, sicurezza e scalabilità collegati al cloud”, dichiara Valerio Romano, responsabile della divisione Cloud First di Accenture. “Ma oggi è sempre più chiara la correlazione che c’è tra cloud e sostenibilità: l’adozione del cloud può migliorare in modo significativo l’impatto dell’IT a livello sociale e ambientale, a partire dalla circolarità dei processi e dello sviluppo di prodotti e servizi più green. Con Google abbiamo creato una squadra in grado di dare risposte concrete ai temi di innovazione sostenibile posti dai nostri clienti, a partire dalla centralità dei dati e degli strumenti di misurazione della sostenibilità”.
Google è stata invece la prima grande azienda a diventare carbon neutral, nel 2007. Si è poi convertita del tutto alle rinnovabili, di cui è uno dei maggiori acquirenti mondiali, e punta a diventare, entro il 2030, la prima grande azienda a operare senza emissioni di CO2. “Acquistando elettricità da fonti rinnovabili come l’eolico e il solare, tramite contratti a lungo termine, possiamo ridurre le emissioni mantenendo i costi energetici visibili e gestibili”, afferma Paolo Spreafico, director of customer engineering di Google Cloud Italia. “Ci impegniamo affinché le tecnologie, le piattaforme, i prodotti e i servizi di Google Cloud consentano a tutti, compresi i nostri partner, di affrontare le principali sfide di sostenibilità”. Oltre ad avere promesso di rendere disponibili 5 GW di energia pulita nelle aree di produzione entro il 2030, si è impegnata anche a condividere tecnologie e metodi con i partner. Oltre che a sostenere a livello finanziario organizzazioni di tutto il mondo nella transizione verso sistemi senza emissioni di CO2.
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