Articolo tratto dal numero di aprile 2022 di Forbes Italia. Abbonati!
I limiti sono solo una questione di prospettiva. Perché se, partendo da quello stesso limite, si riesce a fare vincere l’intraprendenza, il limite stesso fa meno paura. Ce lo insegna la storia di Gloria Chiocci, 29 anni, che nonostante il disturbo specifico dell’apprendimento che l’accompagna fin da bambina, è riuscita a laurearsi in Comunicazione e storytelling e oggi lavora come Ux designer in una società di consulenza tecnologica, strategica e aziendale.
Lo Ux designer, per chi non lo sapesse, è quella figura che si occupa di progettare la migliore esperienza di interazione uomo-macchina. “Non ho mai visto la dislessia come un limite, piuttosto, è sempre stata una caratteristica, un modo differente di apprendere, memorizzare e vivere usando la creatività, che mi ha permesso di uscire dalla mia comfort zone”, spiega.
Quando era piccola, Gloria sognava di lavorare come psicologa. Poi, crescendo, come tutti i ragazzi della sua età ha cambiato idea e ha scoperto di avere una certa propensione per il mondo della comunicazione. E a soli 21 anni ha vinto nel 2013 il premio Creativity Camp per la migliore idea imprenditoriale giovanile. Grazie a quella borsa di studio-ricerca è volata in Canada, dove ha iniziato a studiare le innovazioni e le metodologie per una didattica inclusiva e tecnologica. Nello stesso anno, ha ricevuto poi la nomina di Ambasciatrice di innovazione sociale under 30 da ItaliaCamp e dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.
In seguito all’esperienza in Canada, nel 2015 ha fondato UXforKids, un progetto che ha l’obiettivo di trasmettere ai più piccoli le basi e le metodologie dell’Ux Design e dell’architettura dell’informazione, attraverso workshop e co-progettazioni creative con un focus sull’accessibilità ed usabilità. Il progetto ha anche lo scopo di sensibilizzare sul tema della dislessia e dell’apprendimento creativo nelle scuole. E proprio negli istituti e nelle università, ma anche a eventi come Expo 2015, Gloria ha portato UXforKids coinvolgendo più di mille bambini.
“All’università mi sono resa conto che per studiare e memorizzare utilizzavo mappe, etichette e post-it colorati, proprio come i professionisti dell’Ux design. Il progetto è nato quindi dalla mia esperienza personale con la dislessia e con l’Ux design. Si rivolge a tutti perché le metodologie proposte non creano distinzioni ma inclusione generando empatia”.
Sempre in Canada, nel 2014 per Gloria si è aperta una nuova possibilità. “In quel periodo ero super focalizzata a raccogliere quante più informazioni possibili oltreoceano sull’apprendimento innovativo e sulle nuove tecnologie e metodologie”. Una mattina, navigando su uno dei portali online dedicati agli studenti universitari, ha trovato il concorso Nòva Grant dove si cercavano giovani blogger per raccontare l’ecosistema innovativo italiano. Vince il concorso insieme ad altri giovani provenienti da tutta Italia e inizia uno stage formativo.
Da quel momento è iniziata l’esperienza da blogger per Nòva100, a Il Sole 24 Ore, dove da sette anni racconta storie di giovani innovatori under 35. “Dietro ogni storia c’è un percorso di vita e di scelte. Nessuno nasce startupper, innovatore o imprenditore”, spiega con passione. “In questi anni ho raccontato ben 128 giovani innovatori. Ognuna mi ha lasciato qualcosa perché dietro a ogni racconto c’è un percorso di vita fatto di scelte e sacrifici, che spesso non vengono raccontati. Non esiste un percorso ‘giusto’ da seguire per realizzare la propria startup”. Le interviste che ha condotto finora toccano i temi di maggior interesse tra i giovani: startup, digital, imprenditoria, leadership, creatività, sostenibilità, diversity & inclusion, solo per citarne alcuni.
Dal 2019, Gloria è inoltre tra gli amministratori di Ux/Ui Designer Italia, la più grande community online del settore con oltre seimila iscritti. In questi ultimi anni la community è diventata un importante punto di riferimento online per professionisti, studenti o semplici appassionati, in uno spazio virtuale di quotidiano incontro, scambio e confronto dove condividere esperienze, know-how, porre domande o tenersi aggiornati sui trend del settore o eventi in programma. “Il mondo del lavoro è rimasto per troppi anni ancorato a vecchi schemi e procedure rigide e burocratizzate. Oggi i giovani desiderano produrre qualcosa di utile e non si accontentano più di arrivare alla fine del mese avendo completato la loro to do list: hanno voglia di cambiamento”.
Lavorare per obiettivi concreti in un ambiente stimolante, con un management reattivo alle nuove sfide, che permetta loro di mantenere uno stile di vita equilibrato, saranno secondo Chiocci le chiavi per produrre innovazione e lavorare in sintonia con le nuove generazioni. “Ci sono tante opportunità per i giovani, soprattutto nel digital. Il problema, però, è che ancora tanti non sanno come orientarsi e dove cercare. Le scuole, le università hanno un ruolo centrale, per questo oggi più che mai c’è bisogno di connettersi e creare sinergia”.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .