Elon Musk non si ferma più. Dopo il mese di fuoco che lo vedrà diventare, salvo clamorosi ribaltoni, proprietario di Twitter, annuncia piani di sviluppo senza precedenti. Il ceo di Tesla, come riportato dal New York Times, citando un pitch deck presentato agli investitori dall’uomo più ricco del mondo, mira infatti ad aumentare le entrate annuali di Twitter a 26,4 miliardi di dollari entro il 2028, quintuplicando quindi i 5 miliardi di dollari dell’anno scorso.
Non solo, nel “nuovo regno” di Musk la pubblicità scenderà al 45% delle entrate totali, in netto calo rispetto a circa il 90% nel 2020, generando 12 miliardi di dollari di entrate nel 2028. Gli abbonamenti invece, sempre secondo il pitch deck, dovrebbero raccogliere altri 10 miliardi di dollari.
Più accordi con le piattaforme di pagamento digitale
Il numero uno nella classifica dei miliardari di Forbes, nella presentazione riportata dal Times, propone anche di aumentare il flusso di cassa di Twitter a 3,2 miliardi di dollari nel 2025 e 9,4 miliardi nel 2028. Musk prevede inoltre di poter aumentare le entrate medie per utente di Twitter a 30,22 dollari nel 2028 da 24,83 dollari dell’anno scorso. Il futuro ceo dell’azienda si aspetta inoltre che Twitter raggiunga gli 11.072 dipendenti entro il 2025, in crescita rispetto ai circa 7.500 di oggi.
Twitter nel 2023, si spiega nel documento, potrebbe arrivare a guadagnare inoltre 15 milioni di dollari dai sistemi di pagamento, per arrivare a circa 1,3 miliardi entro il 2028. Si ipotizza che Musk possa chiudere nuovi accordi per Twitter dato che si deve proprio a lui parte della crescita di PayPal, il servizio di pagamenti digitali.
Nel 2028 previsti 931 milioni di utenti
Secondo quanto riportato dal NYT, Musk prevede che il numero totale di utenti di Twitter crescerà dai 217 milioni dello scorso anno, a quasi 600 milioni nel 2025 e 931 milioni tra sei anni. La maggior parte di questa crescita proverrà dal business supportato dalla pubblicità di Twitter, incluso Twitter Blue, per il quale gli utenti pagano 3 dollari al mese per personalizzare la propria esperienza sull’app. Secondo il pitch deck, il miliardario prevede 69 milioni di utenti di Twitter Blue entro il 2025 e 159 milioni nel 2028.
Inclusi nelle stime degli utenti totali nel pitch di Musk ci sono anche quelli che sembrano essere abbonati a un nuovo prodotto chiamato X, che arriverebbe a raggiungere i 104 milioni di utenti nel 2028. Il documento non descrive nel dettaglio cosa sia questo servizio, ma Musk ha accennato all’introduzione di un’esperienza senza pubblicità su Twitter. Il prodotto X Subscribers dovrebbe essere presentato nel 2023, con nove milioni di utenti previsti nel suo primo anno.
Dal 9,2% al 100% di Twitter
Nel mese di marzo Elon Musk ha speso quasi 3 miliardi di dollari per acquisire il 9,2% del social fondato da Jack Dorsey. Solo poche settimane dopo, a sorpresa, ha deciso di puntare alla proprietà di Twitter. Il fondatore di SpaceX ha presentato infatti a metà aprile un’opa ostile del valore massimo di circa 44 miliardi di dollari. Un vero e proprio all-in che ha fatto cedere il board della piattaforma social.
Questa mossa sposterà il controllo della piattaforma di social media popolata da milioni di utenti e leader globali al capo di Tesla. La volontà è quello di far crescere l’azienda non solo economicamente ma anche sul piano dei contenuti. Musk vuole espandere il numero di utenti reprimendo gli spam bot e riducendo la quantità di moderazione per facilitare una maggiore “libertà di parola”.
Il gruppo di investitori insieme a Musk
Ma senza dubbio Musk non farà tutto da solo. Giovedì infatti è stato pubblicato l’elenco di un gruppo di investitori di alto profilo pronti a fornire finanziamenti per 7,14 miliardi di dollari per sostenere l’offerta a Twitter. Tra questi i più rilevanti sono il co-fondatore di Oracle Larry Ellison, Sequoia Capital, l’exchange di cripto Binance e il principe saudita Alwaleed.
Musk ha aumentato l’impegno di finanziamento a 27,25 miliardi di dollari, che include quindi l’impegno di 19 investitori, e ha ridotto a 6,25 miliardi di dollari un prestito di Morgan Stanley legato alle sue azioni Tesla.
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