LeBron James – 18 volte all star Nba, quattro volte campione Nba, due volte medaglia d’oro olimpica – ha raggiunto l’ennesimo traguardo della sua carriera. Questa volta, facendo qualcosa che nessun altro giocatore dell’Nba ha mai fatto.
Forbes ha calcolato che, dopo un altro anno caratterizzato da lauti guadagni (121,2 milioni di dollari solo l’anno scorso), James è diventato ufficialmente un miliardario.
Secondo i conti di Forbes, la superstar 37enne ha un patrimonio netto di un miliardo. LeBron, che ha mancato i playoff solo per la quarta volta in 19 stagioni, è il primo giocatore Nba in attività a entrare nella lista dei miliardari. (Michael Jordan, l’unico altro miliardario del basket, non ha raggiunto il miliardo di dollari fino al 2014, più di un decennio dopo il suo ritiro, grazie a un investimento negli Charlotte Hornets).
“È il mio più grande obiettivo”, ha detto James a GQ in una profetica intervista del 2014. “Voglio massimizzare i miei profitti. E se diventerò un atleta da miliardi di dollari, sarò felice”.
James ha fatto proprio questo: ha massimizzato i suoi affari, arrivando a oltre 1,2 miliardi di dollari di guadagni al lordo delle imposte. Ha ricevuto più di 385 milioni di dollari di stipendio dai Cleveland Cavaliers, Miami Heat e Los Angeles Lakers ed è il giocatore in attività più pagato dell’Nba. Fuori dal campo, ha raccolto oltre 900 milioni di dollari di entrate da sponsorizzazioni e altre iniziative imprenditoriali.
Il primo accordo con Nike a 18 anni
Nato in povertà da una 16enne single ad Akron, in Ohio, James ha vissuto circondato da familiari, amici, vicini e dal suo allenatore di football – trasferendosi una dozzina di volte in tre anni -, prima di diventare il più grande talento del basket liceale di tutti i tempi. Ha firmato il suo primo contratto di sponsorizzazione con Nike nel 2003, a 18 anni, rifiutando le offerte di Reebok e Adidas a favore di quello che vedeva come il miglior partner a lungo termine. Una scelta che si è rivelata azzeccata. Dopo oltre un decennio di successi, alla fine del 2015 ha sottoscritto un contratto a vita con Nike che gli vale decine di milioni all’anno. L’anno scorso, sempre grazie a Nike, oltre a accordi con marchi come AT&T, PepsiCo e Walmart, è stato secondo nella classifica degli atleti più pagati al mondo.
Nel 2015 James ha abbandonato un accordo di sponsorizzazione con McDonald’s, di un valore stimato in 15 milioni di dollari suddivisi in quattro anni, per scommettere invece su Blaze Pizza, una catena in rapida crescita di cui è investitore. Ha acquisito partecipazioni in società come il marchio di palestre intelligenti Tonal e il gigante del rideshare Lyft.
Poi c’è SpringHill, la società di produzione televisiva e cinematografica creata da James e dal socio Maverick Carter. Lo scorso ottobre, investitori esterni, tra cui il proprietario dei Boston Red Sox Fenway Sports Group ed Epic Games, hanno acquistato la società – che ha contribuito a produrre Space Jam: A New Legacy e il documentario della Hbo What’s My Name: Muhammad Ali – con una valutazione di 725 milioni di dollari. James, ovviamente, rimane il maggiore azionista.
Come è ripartito il patrimonio di LeBron James
(James ha rifiutato di commentare le stime di Forbes)
Spring Hill: 300 milioni di dollari
Prende il nome dal complesso di appartamenti di Akron, in Ohio, dove James e sua madre hanno trovato stabilità. SpringHill ha unito tre società in una: l’agenzia di marketing di James, Robot Company, l’agenzia di atleti Uninterrupted e SpringHill Entertainment, fondata nel 2007 come società di produzione per il documentario sugli anni del liceo di James, More Than A Game.
Nel 2020 James e Carter hanno investito tutto in The SpringHill Company dopo aver raccolto 100 milioni di dollari da investitori, tra cui il consulente per gli investimenti di James Paul Wachter ed Elisabeth Murdoch, figlia del miliardario Rupert Murdoch. Lo scorso ottobre James ha venduto una “quota di minoranza significativa” con una valutazione di 725 milioni di dollari a una manciata di investitori, tra cui RedBird Capital Partners, Fenway Sports Group, Nike ed Epic Games. James resta comunque il maggiore azionista della società, anche se si stima che la sua partecipazione non superi il 50%.
SpringHill, che ha contribuito a produrre Space Jam: A New Legacy nel 2021 e un recente documentario Netflix sulla star del tennis Naomi Osaka, sta ora lavorando a un film biografico sugli inizi di James e a un remake della commedia del 1990 House Party, in programma su Hbo Max a luglio.
Fenway Sports Group: 90 milioni di dollari
James ha dichiarato di sognare di possedere, un giorno, una squadra Nba. È sulla buona strada. La star del basket conta già partecipazioni in squadre professionistiche di baseball, calcio e hockey.
James ha acquisito una quota di minoranza nel Liverpool nel 2011, quando la sua attività di marketing sportivo ha stretto una partnership con il Fenway Sports Group. L’anno scorso, lui e Maverick Carter hanno scambiato le loro quote nel Liverpool per una parte di proprietà di Fsg.
Si stima che James abbia circa l’1% del gruppo che possiede i Boston Red Sox, Fenway Park e Liverpool, più metà della Roush Fenway Racing e l’80% del New England Sports Network. Alla fine del 2021, Fsg ha accettato di pagare circa 900 milioni di dollari per aggiungere i Pittsburgh Penguins della National Hockey League al suo portafoglio.
Settore immobiliare: 80 milioni di dollari
James possiede almeno tre proprietà, per un valore totale di circa 80 milioni di dollari. Ha costruito una villa da 10 milioni di dollari vicino ad Akron, la sua città natale in Ohio. Nel 2017 ha acquistato un appartamento con 8 camere da letto nel quartiere Tony Brentwood di Los Angeles per 23 milioni di dollari. La sua ultima pazzia: una villa degli anni ’30 a Beverly Hills di 1.200 metri quadrati, pagata 36,75 milioni di dollari e già demolita per sostituirla con una villa tutta sua.
Blaze Pizza: 30 milioni di dollari
James ha sempre creduto molto in Blaze Pizza, lavorando anche dietro il bancone e scendendo in strada per distribuire pizze per promuovere il marchio. Il suo entusiasmo è comprensibile. Secondo quanto riferito, nel 2012 ha speso meno di un milione di dollari per una partecipazione del 10% della catena di pizzerie da asporto; da allora il business è cresciuto fino a raggiungere più di 300 negozi di proprietà e in franchising negli Stati Uniti e in Canada. Forbes stima che la partecipazione di James nella catena, compresa la sua piccola quota di 18 negozi in franchising in Florida e Illinois, gestiti dal ristoratore Larry Levy, valga circa 30 milioni di dollari.
Contante e altri investimenti: oltre 500 milioni di dollari
È costoso vivere come LeBron James. Ma anche dopo aver tenuto conto delle spese per manager, agenti e avvocati e dell’alto tenore di vita, Forbes ritiene che James abbia più di mezzo miliardo di dollari di patrimonio netto, oltre a quanto sopra elencato. Ciò include i proventi di ottimi investimenti, come il guadagno derivante dalla vendita di Beats by Dre ad Apple nel 2014 (James ne possedeva una piccola parte) e dalle azioni della società di fitness quotata in borsa Beachbody, che nel 2020 ha acquisito Ladder, la società di nutrizione sportiva cofondata da James con Arnold Schwarzenegger, per 28 milioni di dollari.
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