Massimo Garavaglia, amministratore delegato di De' Longhi
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Le dimissioni dell’ad Garavaglia scuotono De’ Longhi. Il titolo del gruppo crolla in Borsa

Un calo alla riapertura delle contrattazioni del 4%, arrivato poi al 10% nel pomeriggio. Sono questi i numeri del crollo in Borsa del Gruppo De’ Longhi, arrivato dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Massimo Garavaglia “per motivi personali”. All’apertura della Borsa di lunedì il titolo del gruppo ha perso 300 milioni di capitalizzazione rispetto alla chiusura di venerdì, arrivando poco prima della chiusura a -7,35%.

Nel comunicato diffuso dall’azienda venerdì si legge inoltre che “l’amministrazione della società ha concordato con Garavaglia la decorrenza delle dimissioni con data 31 agosto 2022” e che sono state avviate le procedure per la successione. “In ogni caso”, si precisa nel comunicato, “il presidente Giuseppe De’ Longhi detiene gli stessi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che spettano all’amministratore delegato, gli stessi in capo al vicepresidente Fabio De’ Longhi in caso di assenza o impossibilità dell’amministratore delegato”.

I risultati del gruppo De’ Longhi

Garavaglia lascia il gruppo dopo 2 anni da amministratore delegato. Nel maggio 2020 era infatti subentrato a Fabio De’ Longhi, figlio del fondatore dell’azienda Giuseppe. La direzione dell’ad dimissionario aveva portato ottimi risultati alla società produttrice di piccoli elettrodomestici. Nel 2021, unico anno completo in cui ha operato Garavaglia, il Gruppo De’ Longhi ha raggiunto ricavi pari a 3,2 miliardi di euro, in crescita del 37% sul 2020.

Il Gruppo comprende cinque storici brand nel settore dei piccoli elettrodomestici (De’ Longhi, Kenwood, Braun, NutriBullet e Ariete) ed è presente in più di 120 mercati nel mondo. Complessivamente conta più di 10.000 dipendenti e solo nel 2021 ha investito 65 milioni di euro in Research & Development.

Chi è il presidente del Gruppo

Giuseppe De’ Longhi, al 741° posto nella classifica dei miliardari di Forbes 2022, ha un patrimonio di 3,2 miliardi di dollari. L’83enne nato a Treviso e laureato in Economia alla Ca’ Foscari di Venezia è Presidente e Amministratore esecutivo dal 2001, data di quotazione della società in Borsa. Nel 2015 il Gruppo ha ceduto per 664 milioni di euro la maggioranza (74,97%) della controllata DeLclima a Mitsubishi Electric Corporation, la società di grandi impianti di condizionamento.

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