Dopo la corsa al vaccino contro il Covid-19 (adesso concentrata nella realizzazione di un vaccino capace di contrastare tutte le diverse varianti), oggi la Commissione europea ha dato il suo benestare all’immissione in commercio di un altro vaccino: quello della danese Bavarian Nordic contro il vaiolo delle scimmie. Malattia per la quale la scorsa settimana l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale per prontamente “prevenirne la diffusione”, anche sulla base di quanto accaduto negli ultimi due anni.
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Fatti principali
- Oggi la Commissione europea ha dato il suo via libera all’immissione in commercio a IMVANEX, il vaccino contro il vaiolo delle scimmie (e le malattie causate da esso) realizzato dall’azienda danese di biotecnologia Bavarian Nordic.
- “Siamo lieti di ricevere l’approvazione dalla Commissione Europea, che amplia l’etichetta del nostro vaccino per includere il vaiolo delle scimmie”, ha dichiarato Paul Chaplin, Presidente e ceo di Bavarian Nordic nella nota ufficiale pubblicata dalla stessa società. “La disponibilità di un vaccino approvato può migliorare significativamente la prontezza delle nazioni a combattere le malattie emergenti, ma solo attraverso investimenti e pianificazione strutturata della preparazione biologica”.
- Come spiegato dallo stesso Chaplin, lo sviluppo di IMVANEX è stato possibile grazie agli investimenti significativi effettuati negli ultimi decenni dagli Stati Uniti. “Con questa approvazione, non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con l’UEee i suoi Stati membri per risolvere questo importante compito”, ha ancora evidenziato il numero uno di Bavarian Nordic
- La scorsa settimana l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie
Vaiolo delle scimmie: gli accordi di Bavarian Nordic
Oltre ad avere stabilito nei mesi precedenti dei contratti di fornitura con gli Stati Uniti (dove consegnerà tra il 2022 e il 2023 circa 7 milioni di dosi in totale) e il Canada, Bavarian Nordic ha dichiarato nei giorni scorsi di aver stipulato altri contratti con diversi paesi di tutto il mondo (di cui non ha comunicato i nomi). Ma anche evidenziato di aver concluso un accordo con un paese europeo (anche questo rimasto ignoto) per la fornitura di 1,5 milioni di dosi (di cui la maggior parte verranno consegnate nel 2023) e con l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitaria (HERA), che ha ordinato 110.000 dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie, che saranno prodotte a disposizione degli Stati membri dell’Ue, della Norvegia e dell’Islanda.
In cifre
Secondo gli ultimi dati economici rilasciati dalla società, la Bavarian Nordic si aspetta che per il 2022 le entrate siano comprese tra i 2,7 e i 2,9 miliardi di corone danesi (circa 362 milioni di euro), in crescita quindi alle precedenti stime che erano comprese tra i 2,3 e i, 2,5 miliardi di corone danesi. Anche sulla base di ciò, dal 15 luglio scorso le azioni della società – quotata in Borsa – sono balzate di oltre il 53%. Per fare un esempio, solo nella seduta odierna il titolo è in crescita di circa il 7%.
Chi è Bavarian Nordic e il suo impegno
Fondata nel 1994, Bavarian Nordic è un’aziendabiotecnologica completamente integrata e focalizzata sullo sviluppo, produzione e commercializzazione di vaccini per malattie infettive e immunoterapie contro il cancro.
Con sede a Hellerup, la società vanta uno stabilimento di produzione a Kvistgård, (che è attualmente in fase di ampliamento come rivela la stessa azienda), e un’altra sede a Hørsholm, città peraltro dove risiede l’ATP, l’istituzione autonoma danese – istituita dal parlamento del paese – principale azionista di Bavarian Nordic, oltre proprio al governo (che ha una partecipazione superioe al 10%).
Membro dell’Alliance for Biosecurity, un gruppo di aziende che lavorano per prevenire e curare malattie infettive gravi, in particolare quelle che presentano sfide alla sicurezza globale, l’azienda è partner di finanziamento della Commissione bipartisan sulla biodifesa e, oltre al vaiolo delle scimmie, sta lavorando a dei vaccini contro l’RSV, il virus respiratorio sinciziale (che è una causa molto comune di infezione dell’apparato respiratorio, in particolare nei bambini), contro il Covid-19 per dar vita a un vaccino di richiamo universale (capace di adattarsi continuamente alle nuove varianti), e infine a un vaccino (chiamato Taek-Vac) per combattere i tumori.
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