In un momento in cui il cambiamento climatico imperversa tra temperature al di sopra della media con eventi metereologici estremi e la guerra, con la conseguente crisi energetica, turba i sonni di governanti e governati di mezzo mondo, lo spreco alimentare continua ad essere sottovalutato a livello istituzionale e governativo. Dalle nostre parti anche dal punto di vista dei programmi elettorali. Eppure spreco alimentare vuol dire anche spreco energetico quindi bisogna agire a fondo e in fretta.
Bestbefore, l’e-commerce antispreco
Bestbefore, l’e-commerce antispreco di Nikas Bergaglio va in questa direzione: raccoglie sulla piattaforma prodotti imperfetti, di fine stock e in scadenza ravvicinata e li rivende con scontistiche calcolate grazie ad un algoritmo di proprietà. Fondato nel 2020 ha contribuito al salvataggio di 1,5 tonnellata di cibo per oltre 10.000 kg di CO2 compensata. Bestbefore ha venduto un totale di 4.000 prodotti a 3.000 clienti e sta aprendo ora il capitale a nuovi investitori, puntando a raggiungere il milione di ricavi entro il 2025.
Solo in Italia ogni anno buttiamo circa 7 miliardi di euro di cibo (30,956 kg annui in media pro capite) a cui si aggiunge lo spreco di energie e risorse naturali dovuto alla produzione e allo smaltimento degli alimenti. La connessione tra emergenza idrica e spreco alimentare è infatti da ricercarsi nelle risorse che vengono impiegate, naturali e quindi limitate e minacciate dal cambiamento climatico in corso. Il cambiamento climatico imperversa e si manifesta quotidianamente tra temperature ben al di sopra della media e scarsità di risorse, mentre lo spreco alimentare continua a costituire uno dei più grandi problemi dell’umanità, con risvolti economici, sociali e ambientali innegabili.
Rispetto al trentennio 1980-2010 la temperatura è salita di 1.7° di media, stiamo vivendo una delle siccità più gravi di sempre (l’Italia ha registrato il 60% di neve e l’80% di pioggia in meno rispetto alla media delle scorse stagioni) e, secondo le stime di Fao e World Food Programme, circa 750.000 persone nel mondo rischiano di morire di fame, con una previsione per i mesi a venire ancora peggiore.
Sette miliardi di euro di spreco
La connessione tra emergenza idrica e spreco alimentare è da ricercarsi nelle risorse che vengono impiegate per la produzione, la distribuzione e lo smaltimento del cibo, naturali e quindi limitate e minacciate sempre più dal cambiamento climatico in corso. L’Osservatorio Waste Watcher International nel 2021 ha rivolto la propria lente sull’Italia, riscontrando uno spreco di cibo settimanale medio di 595,3 grammi pro capite (30,956 kg all’anno). Complessivamente, lo spreco di cibo tra le mura domestiche – e quindi lo spreco delle risorse a esso collegato – si attesta intorno ai 7,37 miliardi di euro totali.
L’e-commerce dei prodotti di alta qualità imperfetti, di fine stock e in scadenza ravvicinata garantisce una seconda vita agli alimenti e quindi un guadagno sia per il produttore che per il consumatore finale. “Stiamo vivendo un periodo drammatico in termini di emergenze climatiche e sociali, che come spesso accade nella storia sono strettamente correlate. Dal nostro piccolo osservatorio abbiamo notato negli anni una crescente sensibilizzazione nei confronti della lotta allo spreco alimentare, molto accentuato in Italia ma non solo e con ingenti ripercussioni sulle persone e sul pianeta”, commenta Bergaglio, 33 anni, che è anche ceo di Bestbefore.
“Cerchiamo di incontrare i bisogni di tutti con questo servizio: da un lato del cliente, che cerca di risparmiare sull’acquisto di generi alimentari di qualità, soprattutto di artigianato, e di non sprecarli, e da un lato delle aziende che traggono vantaggio dalla vendita di prodotti che altrimenti rimarrebbero invenduti. E lo facciamo privilegiando sempre la qualità e il produttore, che per noi sono imprescindibili”.
Nel futuro un’app e più centri sul territorio
Bestbefore funziona così: una volta ritirato dal produttore, il prodotto resta in vendita per sette giorni, per un massimo di tre lotti a prodotto con l’algoritmo che attiva il meccanismo di sconto. Si comincia dal 5% per arrivare fino al 50% ma se il prodotto rimane invenduto viene rimosso dal sito.
“Lo spreco alimentare è un fenomeno dannoso che racchiude in sé molti più risvolti di quelli che vediamo nel breve termine, per esempio lo spreco delle risorse naturali utilizzate per la produzione, in primis l’acqua, del cui valore ci rendiamo conto solo adesso che stiamo vivendo la peggiore siccità degli ultimi tempi. Se ognuno di noi facesse la sua parte, evitando di far andare a male gli alimenti o consumando anche quelli che apparentemente sono imperfetti, potremmo arginare una situazione che peggiora di giorno in giorno, che coinvolge tutti, dal produttore al consumatore, e che ci chiama in causa direttamente”, conclude Bergaglio.
Per i prossimi anni, gli obiettivi sono l’apertura di un centro sul Lago Maggiore e il lancio dell’app iOS e Android (2023), l’espansione del business in nuove città (2024) e l’inaugurazione di un supermercato a Torino (2025).
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