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Nel 2021 Amazon ha investito oltre 4 miliardi di euro in Italia. E quest’anno ha assunto 3.000 persone

Oggi, Amazon ha annunciato che solamente 2021 ha investito oltre 4 miliardi di euro in Italia, circa il 30% dei 12,6 miliardi di euro investiti in totale nel nostro paese dall’apertura di Amazon.it, avvenuta nel 2010.

Fatti principali

  • Oggi, Amazon, società fondata dal miliardario Jeff Bezos, ha annunciato di aver investito nel 2021 oltre 4 miliardi di euro in Italia. Si tratta di circa il 30% degli investimenti totali effettuati nel nostro paese dal 2010, anno in cui è stata aperta Amazon.it, e il +38% in più rispetto ai 2,9 miliardi di euro del 2020.
  • Secondo un nuovo studio di The European House – Ambrosetti, che analizza le grandi aziende in Italia, Amazon è tra le prime cinque aziende private straniere che hanno investito di più in termini di spesa in conto capitale in Italia nel periodo 2019-2021.
  • Nel 2021 i ricavi totali delle attività di Amazon in Italia sono stati di oltre 8,75 miliardi di euro
  • Il contributo fiscale complessivo di Amazon, combinando le imposte dirette e indirette, è stato di oltre 751 milioni di euro.
  • “Anche noi, come molte altre aziende, siamo impattati dalle attuali sfide macroeconomiche che comportano un aumento dei costi operativi ed energetici. Il nostro approccio di lungo periodo si traduce nell’impegno a supportare i nostri dipendenti, offrire ai nostri clienti la più ampia selezione mantenendo i prezzi bassi in un contesto di alta inflazione, e a contribuire alle priorità del Paese: occupazione, digitalizzazione, sostenibilità, competenze”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it e Amazon.es. “L’Italia è una fucina di talenti e di opportunità e siamo lieti di svolgere un ruolo di promozione e di sostegno alla crescita, ancora più importante in uno scenario di incertezza”, ha aggiunto.

Investimenti nell’economia italiana

Diretti

Nel 2021 Amazon ha aperto diverse nuove sedi. Attualmente ha più di 60 strutture in tutta Italia, sia logistiche che corporate. Inoltre, per sostenere la trasformazione digitale e la ripresa dell’economia italiana, Amazon Web Services (AWS) ha aperto nel 2020 in Lombardia la Regione AWS Europe (Milano), consentendo alle pmi italiane, alle start-up, alle grandi imprese o agli enti governativi di gestire le proprie attività, archiviare i dati in Italia e servire gli utenti finali con una latenza ancora più bassa. Non è un caso, quindi, se la società ha rivelato che AWS investirà 2 miliardi di euro entro il 2029 con la Regione AWS Europe (Milano), che a sua volta contribuirà al pil italiano per 3,7 miliardi di euro entro il 2029.

Indiretti

Secondo un recente studio di Keystone Strategy, grazie agli effetti indiretti dei suoi investimenti nel 2021, Amazon ha contribuito alla creazione di oltre 48mila nuovi posti di lavoro, ad esempio nel settore delle costruzioni, della logistica e dei servizi. Il totale dei posti di lavoro indiretti ha raggiunto la cifra di 108mila, includendo i 60mila posti di lavoro creati dalle piccole e medie imprese italiane che utilizzano i servizi di Amazon per far crescere il proprio business e per esportare i prodotti italiani nel mondo.

Il contributo fiscale 

Partendo dal presupposto che nel 2021 i ricavi totali delle attività di Amazon in Italia sono stati di oltre 8,75 miliardi di euro (+21% rispetto ai 7,25 miliardi di euro del 2020), il contributo fiscale complessivo di Amazon, combinando le imposte dirette e indirette, è stato di oltre 751 milioni di euro (+118% rispetto ai 345 milioni di euro del 2020).

Il contributo all’occupazione di Amazon

Nel 2021 la forza di lavoro di Amazon è salita a 14mila persone. Inoltre, l’azienda ha già creato 3mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato nel 2022 per un totale di oltre 17.000 dipendenti a tempo indeterminato in Italia. Numeri che, secondo lo studio di The European House – Ambrosetti, permettono ad Amazon di mantenere la prima posizione tra le aziende private che hanno creato più posti di lavoro nel paese nel periodo 2012-2021. Alla fine del 2021, inoltre, il colosso tech si è posizionata al 5° posto in termini di occupazione totale tra le aziende straniere che operano in Italia e al 27° posto tra tutte le aziende.

Gli adeguamenti salariali

A partire da ottobre, la società ha aumentato gli stipendi di ingresso per tutti i dipendenti dei magazzini, portando i salari a 1.713 euro lordi mensili. Si tratta di un aumento del 19% rispetto a quelli pagati nel 2018 e dell’8% rispetto al 5° livello del CCNL Trasporti e Logistica, a cui si aggiungono gli extra: per esempio gli sconti per gli acquisti su Amazon.it, l’assicurazione sanitaria e l’assistenza medica privata, che rappresentano un grande balzo in avanti rispetto alla maggior parte dei lavori di primo impiego. Inoltre, nel 2021 e nel 2022, la società fondata da Jeff Bezos ha ricevuto in Italia la certificazione Top Employer come riconoscimento del suo ambiente di lavoro attento alla diversità e inclusivo, delle opportunità di sviluppo professionale e dei programmi di formazione che vengono offerti ai dipendenti.

Amazon e le pmi

Nel 2021, le pmi italiane che vendevano sugli store di Amazon erano più di 20mila (dalle 18mila del 2020). Circa la metà di queste ha esportato i propri prodotti in tutto il mondo, raggiungendo oltre 800 milioni di euro di vendite internazionali. Lo scorso maggio, peraltro, la società ha annunciato un nuovo obiettivo: aiutare le pmi che vendono sul suo store a raggiungere la cifra di 1,2 miliardi di euro di vendite annuali all’estero, raddoppiando quasi il valore delle esportazioni del 2020.

Attraverso ‘Accelera con Amazon’, programma di formazione gratuito progettato con la collaborazione di ICE, MIP Politecnico di Milano, Netcomm, per accelerare la crescita e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane, più di 11mila pmi e imprenditori italiani hanno ridotto il loro gap digitale nel 2021. Con l’obiettivo di arrivare a formare altre 20mila pmi e start-up italiane entro la fine di quest’anno. Inoltre, la società ha siglato diversi accordi con le Regioni Liguria, Sicilia, Marche, Abruzzo, Umbria per portare il suo supporto alle imprese del territorio.

Non bisogna dimenticare, infine, la ‘vetrina Amazon Made in Italy’. Sostenuto da ICE, è un ulteriore strumento a disposizione delle pmi italiane che vendono su Amazon, finalizzato a promuovere i loro prodotti in Europa, Stati Uniti, Giappone, AEU, Olanda, Polonia e Svezia. Oggi sono oltre 4.500 gli artigiani e le pmi che beneficiano di questo servizio, proponendo oltre un milione di prodotti ai clienti di Amazon.

La sostenibilità e i progetti solari di Amazon in Sicilia

Contestualmente all’obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, 10 anni prima rispetto all’obiettivo stabilito dall’Accordo di Parigi, Amazon sta investendo in energia eolica e solare per raggiungere il 100% di energia rinnovabile nelle sue attività globali entro il 2025. Secondo il rapporto di sostenibilità dell’azienda del 2021, il colosso di Bezos ha già raggiunto l’85% di energia rinnovabile in tutte le operazioni globali. E i progressi nel decarbonizzare le operazioni si riflettono nella carbon intensity, che è diminuita dell’1,9%.

In Italia, inoltre, l’azienda ha annunciato i primi due progetti solari off-site in Sicilia. Si tratta di due impianti agro-fotovoltaici innovativi che combinano energia pulita e colture agricole. Grazie ad un terzo progetto di prossima realizzazione, la capacità produttiva totale in Italia raggiungerà i 106 MW. Inoltre, 17 siti in Italia sono dotati di impianti di pannelli fotovoltaici sui tetti e ognuno di questi impianti può generare fino all’80% del fabbisogno energetico annuale di una singola struttura logistica.

Proprio in questa direzione, nel 2021 ha spedito più di 7 milioni di pacchi ai clienti italiani utilizzando veicoli a zero emissioni. Con l’obiettivo, nel 2022, di investire oltre 1 miliardo di euro nei prossimi cinque anni per elettrificare e decarbonizzare ulteriormente la rete di trasporti in Europa.

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