GUMPAB – BRANDVOICE | PAID PROGRAM
Una filosofia imprenditoriale etica che punta all’ecosostenibilità diffusa nell’immobiliare. Questa è Gumpab, la startup che vuole cambiare il mondo degli investimenti immobiliari ecosostenibili.
Qualche settimana fa, a Lerici, in occasione del Fintech Award Italia, la startup Gumpab, fondata da Angelo Abate, è stata premiata come “Miglior società proponente lending crowdfunding”.
Oltre 4 milioni di euro raccolti nelle prime 10 campagne di crowdfunding concluse attraverso le più importanti piattaforme italiane (Recrowd.com, Italy-crowd.com), raggiungendo il record del 100% delle raccolte restituite in anticipo ai suoi investitori, ed il nobile risultato di aver trasformato dalla classe energetica G alla classe A, oltre 100 immobili inquinanti.
Questi i numeri che hanno permesso a Gumpab di primeggiare in questa speciale classifica, aggiudicandosi anche questo premio dopo quello del bando della Regione Marche come miglior startup innovativa nel 2021. La crescita della startup Proptech fondata a marzo 2020, a soli 7 giorni dal primo lockdown, è stata fino ad oggi inarrestabile. Nel 2022 supererà i 3 milioni di fatturato, 1 milione di ebitda.
Numeri che portano di diritto l’azienda marchigiana, nell’élite italiana delle startup innovative a più forte crescita. Il suo fondatore, è Angelo Abate, 35 anni, inizia a soli 14 anni, quando scopre il mondo dell’e-commerce e, da lì a poco, crea un’attività online, rivendendo su Ebay i prodotti importanti dall’America e dall’Asia.
Crescendo la vena lavorativa non ha mai soppiantato il tempo per lo studio. Nel curriculum figurano una formazione economica con la Laurea in Economia e Management all’Università Politecnica delle Marche e numerosi Master in gestione d’impresa. Nel 2022 la sua prima exit con “ibeach”, startup fondata nel 2015 insieme ad altri giovani imprenditori, la prima ad offrire in Italia la prenotazione degli ombrelloni in spiaggia ed utilizzata da molti comuni italiani per il distanziamento sociale in spiaggia durante l’estate caratterizzata dal problema Covid.
Complimenti Angelo. Hai una storia incredibile. Ci racconti come e’ nata la tua ennesima idea imprenditoriale Gumpab, e come siete riusciti a vincere questo prestigioso premio?
Grazie. La mia passione per l’imprenditoria nasce da giovanissimo, nel tempo mi sono specializzato nel settore immobiliare. A 14 anni ho creato la mia prima azienda online, ma appena ho avuto i capitali necessari, ho effettuato il mio primo investimento immobiliare, a circa 19 anni. Oggi, ho intorno a me una struttura organizzata di giovani tecnici, analisti e manager che ci permette di gestire e sviluppare centinaia di investimenti l’anno. È soltanto grazie ai miei stupendi collaboratori che siamo riusciti ad ottenere questo prestigioso premio, e siamo davvero felici dei risultati che stiamo ottenendo.
Parlaci un po’ di Gumpab, del team e del suo concetto innovativo di investimenti immobiliari.
Siamo un gruppo di giovani ambiziosi che puntano a rivoluzionare il modo di investire nell’immobiliare, tramite il flipping, il crowdfunding e l’applicazione di un modello di decostruzione edilizia che ci contente di ridurre al minimo i detriti della ristrutturazione, così da abbattere la CO2 generata dagli interventi edilizi rispetto ad un classico intervento di demolizione e ricostruzione.
Il concetto di decostruzione non è molto conosciuto in Italia. Come è nata l’idea?
Ci siamo chiesti se demolire e ricostruire convenisse davvero all’ambiente e all’economia dell’investimento. La risposta in entrambi i casi è stata negativa. Abbiamo fatto molte ricerche in merito e abbiamo scoperto che all’estero erano stati effettuati degli studi che dimostravano che l’impatto ambientale delle demolizioni nel settore dell’edilizia è ritenuto tra i più dannosi per il nostro pianeta.
Un rapporto realizzato dalla Global Alliance for Building and Construction, ha quantificato che l’impatto ambientale del settore edilizio, è responsabile di circa il 39% delle emissioni di anidride carbonica disperse nell’ambiente. E’ necessario pensare infatti all’inquinamento relativo allo smaltimento dei detriti da demolizione, lo scavo e la trasformazione dei minerali del sottosuolo per la nuova costruzione, ed infine il movimento mezzi di cantiere.
Ecco allora che, la demolizione di vecchie costruzioni energivore e inquinanti potrebbe sembrare una mossa assolutamente legittima ma non realmente performante.
Dati alla mano, le emissioni create per produrre i materiali per dei nuovi edifici – e quindi metallo, cemento, mattoni, vetro, plastica e quant’altro – sarebbero tali da rendere molto alto l’impatto ambientale delle demolizioni, pur tenendo in considerazione la maggiore sostenibilità dell’edificio risultante dal processo di demolizione e di ricostruzione.
La Preservation Green Lab ha coniato uno slogan emblematico, “The Greenest Building is the one already standing”, tradotto “L’edificio più green è quello che è già in piedi”, uno studio che dimostra quanto risulta minore l’impatto ambientale della riqualificazione degli edifici esistenti rispetto alla loro demolizione. Il report definisce che l’impatto complessivo della riqualificazione sarebbe in media del 46% minore rispetto a quello della demolizione. A patto, ovviamente, di usare dei materiali a basso inquinamento per la ristrutturazione.
Grazie a questa intuizione, siamo stati i primi a creare un modello di sviluppo e know-how di de-costruzione per i nostri immobili a partire dall’analisi dell’investimento fino alle scelte tecniche di divisione e rigenerazione. Da qui, ne è nata una purpose value unica al mondo, che ci ha consentito di creare un indice di Valori Ambientali Apportati dalla Decostruzione (Vaad), che ci permette di valutare realmente il miglior intervento eco-friendly per ogni edificio.
Qual’è l’obiettivo nel lungo termine di Gumpab?
Vogliamo semplificare il processo d’investimento immobiliare, che ad oggi per l’utente finale resta ancora troppo complesso e poco trasparente, diffondendo il nostro modello di decostruzione che aiuta realmente l’ambiente, non solo nell’apparenza. Filosofia ed imprenditoria, una vision davvero affascinante se contestualizzata in uno dei settori dove l’innovazione ancora fatica ad essere applicata.
Abbiamo scoperto che GumpAB è fondata sulla Filosofia Unicorn, cosa vuol dire?
Credo che l’imprenditore della nuova era sia un filosofo, un indiscusso leader filosofico moderno, che ha la responsabilità di essere un esempio per le nuove generazioni e che detti la strada per ispirare i giovani a creare aziende che si discostino dal modo di fare business dell’imprenditore del passato. Un nuovo paradigma imprenditoriale, che sia utile al risveglio morale delle società e che fondi le sue radici sulla responsabilità sociale d’impresa. Il mio sogno èispirare i giovani a creare aziende a responsabilità sociale, così insieme ad altri imprenditori, abbiamo fondato Unicorn. È la nostra filosofia imprenditoriale, una fabbrica di imprese ed una community, che ha lo scopo di innovare in maniera etica l’imprenditoria italiana. Il suo manifesto composto da 101 principi, è per noi la massima espressione dell’etica verso l’ambiente e verso l’umanità, così che gli imprenditori di domani possano creare aziende con modelli di business sostenibili. Gumpab e’ una delle aziende che si fonda su questa filosofia imprenditoriale, ed i nostri risultati straordinari sono certo che sono il frutto dei valori a cui ci ispiriamo.
Oltre 35 nuovi posti di lavoro creati nel 2022, età media 27 anni e, tanta voglia di creare un nuovo paradigma etico di fare impresa in Italia. Siamo davvero curiosi di scoprire i prossimi traguardi di questo ambizioso progetto che si fonda su una nuova rivoluzione: la rivoluzione della responsabilità sociale d’impresa.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .