Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di dicembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!
Entro il 2025 dovrà essere raccolto il 77% delle bottiglie immesse a consumo, percentuale che salirà al 90% nel 2029, mentre a partire dal 2025 dovranno contenere almeno il 25% di R-Pet, per arrivare al 30% nel 2030. È quanto prevede la direttiva europea Sup, entrata in vigore a gennaio di quest’anno, oltre che l’obiettivo di Coripet, consorzio volontario e senza fini di lucro di produttori, converter e riciclatori di bottiglie in polietilene.
L’iniziativa di Coripet
Con i suoi 56 consorziati, rappresenta circa il 51,4% del comparto delle acque minerali, soft drink, latte, olio e succhi di frutta. Coripet, riconosciuto dal ministero dell’Ambiente nell’aprile 2018 e operativo dal secondo semestre 2020, ha avviato già da tempo il processo bottle to bottle, che consiste nell’utilizzare bottiglie usate per realizzarne di nuove.
Il consorzio sta installando oltre 860 nuovi eco-compattatori in tutta Italia grazie al supporto di Sace, gruppo assicurativo-finanziario italiano specializzato nel sostegno alla competitività delle aziende in Italia e nel mondo attraverso un’ampia gamma di strumenti. “Preservare l’ambiente attraverso il riutilizzo del Pet (polietilene tereftalato) grazie alla responsabilità individuale che in tal modo diventa protagonista e parte attiva della nostra mission”, dice Corrado Dentis, presidente di Coripet. “Questi sono i principi connessi all’installazione degli eco-compattatori, il cui successo è testimoniato dall’eccezionale adesione dei cittadini”.
Il contributo di Sace
Sace, guidata dall’amministratore delegato Alessandra Ricci, ha recentemente assistito attraverso lo strumento della Garanzia Green, destinata a progetti di sostenibilità sul territorio nazionale, un finanziamento da 22 milioni di euro erogato da un pool di banche come Crédit Agricole Italia, Banca Monte dei Paschi di Siena e UniCredit. Un’operazione che si aggiunge agli ulteriori 2 milioni che a luglio del 2021 erano stati finanziati da UniCredit e garantiti da Sace.
Interventi destinati ad accelerare il piano di investimenti di Coripet allo scopo di rendere l’Italia un Paese sempre più circolare e centrare gli obiettivi indicati dal legislatore dell’Unione Europea. “Sempre più aziende scelgono di affidare al nostro consorzio la gestione del fine vita delle bottiglie in Pet post consumo”, aggiunge Dentis.
“Grazie agli accordi raggiunti in questi ultimi anni con le istituzioni, operatori della Gdo, associazioni, enti pubblici e privati, riusciamo a essere presenti in tutta Italia. Naturalmente, il contributo di Sace assume un ruolo determinante”.
Il sostegno alla transizione ecologica
Il supporto a Coripet si inserisce nel percorso che, da quasi due anni, vede il gruppo in prima linea a sostegno della transizione ecologica del Paese, alla luce del mandato legato al Green new deal. Dall’avvio di questa operatività, a dicembre del 2020, Sace ha concluso quasi 230 operazioni nell’ambito delle Garanzie Green, l’88% delle quali al fianco di pmi e mid-corporate, per un totale di circa 6 miliardi di euro di contratti e investimenti garantiti. Un impegno che assume ancora più rilevanza alla luce del ruolo centrale della sostenibilità nel Pnrr.
“Grazie all’offerta di natura assicurativa a sostegno dell’export, della liquidità e soprattutto della transizione ecologica con le Garanzie Green”, sottolinea Antonio Frezza, chief marketing & innovation officer di Sace, “noi del gruppo possiamo fare la differenza. Il nostro prezioso patrimonio di conoscenza sono le 32.500 imprese che accompagniamo in 200 Paesi nel mondo. Grazie all’ascolto delle loro reali necessità, vediamo ancora oggi, nonostante un contesto geopolitico complesso, quella grande forza di investire, anche in sostenibilità”.
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