Tira aria di bufera per Gautan Adani. Il miliardario indiano, classificato da Forbes come la terza persona più ricca del mondo, è stato accusato dalla società di ricerca degli investimenti Hindenburg Research di aver manipolato il valore delle azioni della sua holding, Adani Group, e di aver perpetrato per decenni una frode contabile.
L’indagine di Hindenburg Research, durata due anni, ha rivelato come il gruppo Adani avrebbe apprezzato il valore delle azioni di sette delle sue società, che sarebbero cresciute così dell’819%. Le stesse aziende inoltre avrebbero dato in pegno delle azioni gonfiate per ottenere prestiti, mettendo l’intera holding in una situazione finanziaria precaria.
Un’azienda di famiglia
L’indagine si è concentrata inoltre sulla struttura della holding. I vertici sono tutti membri della famiglia Adani. Un ex dirigente avrebbe addirittura definito il gruppo come “un’azienda di famiglia”. Tra l’altro, molte delle persone più vicine al miliardario hanno o hanno avuto problemi con la giustizia.
Il fratello minore di Gautam, Rajesh Adani, nei primi anni 2000 è stato accusato di aver favorito un sistema di importazione ed esportazione di diamanti dentro e fuori dall’India, attività di contrabbando in cui era impegnato anche il cognato del miliardario, Samir Vora. Secondo Hindenburg Research poi, il fratello maggiore, Vinod Adani, gestirebbe un vasto labirinto di società di comodo offshore: 38 solo alle Mauritius, più altre sparse tra Cipro, Emirati Arabi, Singapore e le isole dei Caraibi.
I crolli in Borsa
In conseguenza dell’indagine di Hindenburg Research, molte società della holding hanno subito nella mattinata di mercoledì 25 gennaio consistenti cali in Borsa. Le azioni di Adani Enterprises, realtà di punta del gruppo, sono scese di oltre il 3%. Adani Wilmar, impegnata nel settore alimentare, ha ceduto quasi il 5%, così come Adani Power e Adani Total Gas. Adani Transmission è calata del 5,19%, mentre Adani Green Energy ha subito un ribasso del 3,55%. Il peggior risultato è stato registrato dalle azioni della società di cemento Ambuja, recentemente acquisita da Adani, le quali hanno ceduto l’8%.
La nuova stima sul patrimonio
L’indagine e i conseguenti crolli in Borsa sono costate ad Adani 6,4 miliardi di dollari. Secondo le stime di Forbes, il magnate indiano rimane comunque la terza persona più ricca del mondo, con un patrimonio di 120 miliardi. Ma se le perdite dovessero continuare, Adani potrebbe cedere presto il suo posto sul podio al patron di Amazon Jeff Bezos, che lo segue da posizione ravvicinata con 119,5 miliardi di dollari di patrimonio complessivo.
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