Il 2022 per Angelini Wines & Estates non poteva chiudersi in maniera migliore. Lo scorso anno il gruppo vitivinicolo ha registrato un fatturato di 29,7 milioni di euro, il migliore di sempre, in crescita tendenziale del 18%. Il giro d’affari complessivo degli ultimi due anni è aumentato del 50% rispetto a quello del 2020.
Mercato interno ed export
Il risultato è figlio delle ottime performance del gruppo in tutti i mercati. Quello domestico è cresciuto del 4,4%, trainato soprattutto dal canale Ho.Re.Ca. Ma è stato l’export a registrare i numeri migliori, con un aumento del 33% rispetto al 2021 e ottimi risultati soprattutto negli Stati Uniti (+142%) e nell’area Asia-Pacifico (+43%). Due mercati che saranno fondamentali anche nei prossimi anni. “Abbiamo un importante progetto di sviluppo negli Usa attraverso i nostri importatori e stiamo riqualificando il nostro network in Asia-Pacifico per meglio intercettare le opportunità che la regione sta offrendo al vino italiano”, spiega Ettore Nicoletto, presidente e ceo di Angelini Wines & Estates.
Il 2023
Il gruppo è ora pronto ad affrontare le sfide del 2023. “Continueremo a investire sui nostri marchi principali, come Bertani, Val di Suga e Cantina Puiatti”, spiega ancora Nicoletto. “Questi brand non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale e per questo motivo stiamo rafforzando la loro comunicazione. Contiamo molto su Wine Experience, progetto che diverrà fruibile entro quest’anno e che potenzierà l’attività di accoglienza e comunicazione del sito”.
Per quanto riguarda la crescita inorganica, continua Nicoletto, “continueremo a esplorare opportunità di acquisizione di brand dal profilo superpremium e ultrapremium nei segmenti che possono consentirci di arricchire il nostro portfolio sia in termini di occasioni di consumo, sia sul piano geografico. Il panorama delle target wineries è molto rarefatto, ma siamo fiduciosi”.
La sostenibilità per Angelini W&E
Il gruppo Angelini Wines & Estate continuerà inoltre a ricercare soluzioni per ridurre il proprio impatto ambientale, che quest’anno sarà certificato per la prima volta dal bilancio di sostenibilità. “Per noi essere sostenibili significa soprattutto essere trasparenti”, sottolinea Nicoletto. Il fiore all’occhiello di Angelini Wines & Estate, in questo senso, è il marchio Tenuta Trerose. “Da circa un decennio il brand ha preso un impegno nei confronti del territorio, sposando i principi di viticoltura biologica e abbracciando una filosofia che tutela la terra, le vigne e le persone. Nel 2022 ha ottenuto la certificazione Equalitas, quest’anno dovrà misurare carbon e water footprint, mentre i temi dell’impronta ecologica e di biodiversità verranno affrontati nel 2024”.
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