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“Neuralink può testare sugli esseri umani”. Elon Musk annuncia il parere favorevole della Food and Drug Administration

Neuralink può testare sull’essere umano. È questo l’esito della decisione della Food and Drug Administration americana che permette all’azienda di Elon Musk di iniziare il suo “primo studio clinico sull’uomo”.

Come ha spiegato Neuralink si tratta di un passo fondamentale per continuare il percorso di creazione di un’interfaccia diretta tra il cervello umano e i computer. In un annuncio su Twitter, l’azienda ha affermato che l’approvazione è il risultato della stretta collaborazione tra il team di Neuralink e la Fda. Il reclutamento per i suoi studi clinici non è ancora iniziato ma presto l’azienda fornirà ulteriori dettagli in merito.

Il precedente tentativo nel 2022

Secondo quanto riferito da Reuters a marzo, la Fda aveva respinto un precedente tentativo dell’azienda di ottenere l’approvazione per gli studi clinici su umani nel 2022. L’agenzia aveva sollevato preoccupazioni sulla sicurezza degli impianti cerebrali, in particolare riguardo alle batterie al litio, ai piccoli fili che potenzialmente si spostano in altre parti del cervello, nonché alla capacità dell’azienda di rimuovere il dispositivo in modo sicuro senza danneggiare il cervello.

Non è ancora chiaro se la decisione della Fda potrebbe in qualche modo influenzare l’esito delle indagini federali per delle presunte violazioni dell’Animal Welfare Act. L’indagine, secondo quanto riferito, è condotta dall’Ispettore generale del dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (USDA) in risposta alle accuse secondo cui l’azienda avrebbe ucciso circa 1.500 animali, tra cui quasi 300 pecore, maiali e scimmie, dal 2018. I dipendenti hanno sostenuto che il numero di vittime sarebbe più alto del necessario ed è il risultato della volontà di Musk di ottenere risultati più rapidi.

Come funziona Neuralink

L’obiettivo di Neuralink è trattare disturbi neurologici, ripristinare funzioni motorie perse a causa di lesioni o malattie, e persino migliorare le capacità cognitive umane. Il tutto attraverso un collegamento senza fili tra il cervello e il computer, consentendo così una comunicazione bidirezionale tra i due. Il funzionamento di Neuralink si basa sull’utilizzo di migliaia di piccoli elettrodi chiamati “filamenti neurali” che vengono impiantati nel cervello attraverso un “robot chirurgico”. Questi elettrodi sono molto più sottili di un capello umano e sono progettati per registrare l’attività elettrica dei neuroni del cervello. Una volta impiantati, i filamenti registrano i segnali neurali prodotti dai neuroni e li trasmettono a un dispositivo esterno chiamato “Link”, che funge da collegamento tra il cervello e un computer.

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