Compagni di vita, artisti e innovatori: Marta Boccanera e Felice Venanzi sono i protagonisti del progetto di Alta Pasticceria, a Roma, Pasticceria Grué. Un laboratorio d’avanguardia dove materie prime di qualità e creatività si fondono per un’esperienza tutta da assaporare che ci rimanda alle origini, ma con uno sguardo rivolto al futuro.
Come nasce il sogno di Pasticceria Grué
Ci hanno già provato filosofi, poeti e teologi. La vita non è un percorso lineare potenzialmente controllabile. Così, come i sogni che ci aiutano ad arricchirla non hanno nulla a che vedere con qualcosa di prestabilito. E lo sanno bene Marta e Felice che nel 2014 decidono di dar vita a un progetto condiviso, Pasticceria Grué. Una piccola stella agli inizi del suo splendore che può fregiarsi del riconoscimento delle “Tre Torte” del Gambero Rosso, nonché la seconda pasticceria romana a conquistare questo importante e ambizioso traguardo.
Insoddisfatti del percorso scolastico intrapreso, Scienze politiche e relazioni internazionali per Felice, Ingegneria meccanica e Giurisprudenza per Marta, i due decidono di investire a un passo dalla laurea in un corso di Alta pasticceria, rivoluzionando completamente la propria vita, ma mantenendo attive le competenze e il mindset acquisiti durante il periodo universitario. “In quel momento la pasticceria era ciò che ci rispecchiava maggiormente per precisione, tecnica e disciplina. Sapevamo in cuor nostro ciò che volevamo per Roma e abbiamo studiato e lavorato duramente per ottenerlo”, dice Marta.
“La pasticceria oggi è una professione che necessita anche di competenze tecnico-scientifiche e in questo senso il nostro background ci ha aiutato”. E, così, dopo le prime esperienze formative e professionali a fianco dei più importanti maestri di pasticceria italiani, insieme cercano il loro primo locale da inaugurare.
Nel 2014 si aprono, così, le porte di Pasticceria Grué dove sin da subito Marta e Felice preparano i loro dolci in un laboratorio d’avanguardia senza l’utilizzo di semilavorati e con ingredienti di alta qualità a partire dal burro. Una scelta coraggiosa e anche un po’ anticonformista che segna l’inizio di un obiettivo ancora più grande, celebrare la tradizione innovando le tecniche e la scelta della materia prima da impiegare: “Inizialmente, è stata una grande scommessa. Ma non abbiamo mai mollato. Volevamo trasmettere qualità ed eccellenza attraverso i nostri prodotti e abituare i palati a un’esperienza gastronomica pura e priva di aromi artificiali”, svela Marta.
Ed effettivamente, tutti i dolci – dalle torte alle monoporzioni, dalla pralineria alla biscotteria – che portano la firma dei due dottori pasticceri sono l’espressione di una formula in parte matematica, ma soprattutto d’amore per la ricerca dell’artigianalità. Senza dimenticare il sapiente utilizzo del lievito madre, protagonista indiscusso dei grandi e piccoli lievitati.
Una proposta moderna e attenta alla tradizione
Pasticceria Grué è un laboratorio di stampo e design moderno, ma che ricerca costantemente le origini del dolce e tiene d’occhio la sua evoluzione. Con gli strumenti e le tecnologie attuali, si fa portavoce di una fase di rinnovamento di tutte quelle preparazioni che non necessitano più di prodotti industriali, di eccessive quantità di dolcificanti e aromi artificiali.
La tradizione è ciò che più mantiene vivo il ricordo e Pasticceria Grué lavora ogni giorno su questo fenomeno rievocativo dando spazio, però, a una creatività pulita, minimal e al tempo stesso contemporanea. Senza mettere da parte il calore nel gusto e nell’aspetto che ogni dolce deve esprimere.
Una strada che ha portato Marta e Felice a uno dei riconoscimenti più importanti conferiti dal Gambero Rosso e che hanno accolto così. “Le Tre Torte del Gambero Rosso sono arrivate in un momento molto particolare della nostra carriera perché siamo passati dal pensiero costante di volerle ottenere al cercare di lavorare esclusivamente per il successo della nostra attività. Una volta raggiunto quel momento di serenità e consapevolezza, ci è arrivata la comunicazione. Abbiamo, così, compreso pienamente di aver intrapreso la strada giusta”.
A conferma di un progetto lavorativo e di vita nato dall’amore per la pasticceria (e non solo) nel corso del recente Festival della Pasticceria Nuziale “Dolce Amore”, svoltosi a Napoli in piazza del Plebiscito, Felice ha chiesto pubblicamente a Marta di sposarlo: suggello perfetto per la manifestazione dell’associazione APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), presieduta dal Maestro Iginio Massari e della quale Marta e Felice fanno parte sin dalla fondazione.
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