Articolo tratto dal numero di giugno 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Da piccolo voleva fare il pizzaiolo, poi il benzinaio e il supply chain manager. Ma c’è un talento che Mattia Stanga ha capito di avere più di tutti: far ridere gli altri. “Sono sempre stato il pagliaccio del gruppo, mi diverte far ridere i miei amici e la mia famiglia”.
25 anni, bresciano, ha fatto del suo accento un marchio di fabbrica mentre oggi ironizza attraverso i canali social su scene di vita quotidiana. Il primo video caricato su TikTok risale a marzo 2020, in piena pandemia. “Ero annoiato e ho iniziato a postare online”, ricorda. “Nel giro di qualche mese, ho visto i numeri salire mano a mano che continuavo a condividere contenuti”.
La formula del ‘Pov’ usata da Mattia
Oggi sulla piattaforma Mattia ha raggiunto quasi tre milioni di utenti, mentre su Instagram ne conta 1,2 milioni. La formula utilizzata da Stanga è quella del ‘pov’, (point of view). “Si tratta di un video in cui mostri una scena da uno specifico punto di vista, immedesimandoti in una situazione”, spiega.
La comicità di Mattia ha conquistato anche il mondo del lusso. Dopo aver collaborato con brand come Prada, e sfilato per il marchio Act N°1, sui social si è preso una pausa dalla comicità per lasciare spazio a outfit alla moda e scatti di streetstyle. “Non è il successo la ragione che mi ha spinto a condividere contenuti sui social. Mi è sempre piaciuta l’idea di poter comunicare con le persone. Poi la mia vita ha preso una svolta inaspettata, che mi ha permesso di realizzare tanti sogni e di lavorare con grandi brand della moda”.
Il debutto in tv al Festival di Sanremo
In tv, poi, Mattia ha fatto il suo debutto in occasione dell’ultimo Festival di Sanremo: il suo compito era stato avvicinare le nuove generazioni ai marchi che hanno collaborato con l’evento. “Ho provato la sensazione di essere al centro del mondo, dove succede tutto. Si percepiscono la tensione, l’adrenalina, il lavoro di tanti professionisti. E poi la gioia, il clima di festa, l’elettricità che si crea quando si mescolano aspettative, fatica e divertimento”.
Per i suoi sketch Mattia trae ispirazione dalla gente comune, osservando le persone. “Un modo di camminare, una smorfia, una frase o un gesto ricorrente. Improvvisare mi viene facile, basta richiamare queste scene alla memoria. Mi diverte molto allestire la scena e la cosa che preparo di più sono i look e gli oggetti, per raccontare al meglio un aneddoto”.
L’ispirazione? La vita quotidiana
Ce n’è, ad esempio, uno divertente capitato agli inizi della sua carriera social. “Una farmacista mi ha riconosciuto e mi chiesto se volessi una caramella balsamica, tema su cui avevo ironizzato in un video. È stato l’inizio di un’amicizia, anche se amici un po’ lo eravamo già, considerando che sono ipocondriaco e la farmacia, per me, ha la stessa attrattiva della piazza di paese per gli anziani”, scherza.
Il futuro dei social e dei creator
Sul futuro dei social e sulla figura del creator Mattia ha le idee chiare. “Penso che i social ci abbiano abituati a un intrattenimento immediato e da questo non si tornerà indietro. Digitale e reale sono interconnessi: possono evolversi e mutare, ma la sostanza rimarrà invariata. Per quanto riguarda i creator, dovranno essere bravi a rinnovarsi e a concentrarsi sulla cosa più importante: l’autenticità”.
Nel frattempo, Mattia sta scrivendo la tesi in economia perché, dice, nonostante l’avventura iniziata sui social, ha voluto tenere i piedi per terra e portare a termine un percorso di studi più convenzionale rispetto al ruolo di creator, “professione in cui si naviga un po’ a vista”. E aggunge: “Penso di essere cresciuto molto negli ultimi tre anni, ho iniziato a capire meglio la mia passione per le risate e per il pubblico. Mi piacerebbe fare il presentatore televisivo. Oppure cimentarmi nella recitazione. In ogni caso, non ho alcuna intenzione di fermarmi”.
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