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Bill Gates va dal presidente cinese Xi Jinping: al centro del colloquio il cambiamento climatico e la salute pubblica

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il fondatore di Microsoft Bill Gates ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping a Pechino venerdì scorso, diventando il primo imprenditore statunitense ad assicurarsi un incontro di persona con il leader cinese quest’anno, dopo le visite nel paese da parte di leader d’azienda come Elon Musk, Tim Cook e Jamie Dimon.

Aspetti principali

  • Xi ha detto a Gates che era il primo “amico americano” ad aver incontrato a Pechino quest’anno, aggiungendo che “le persone dovrebbero muoversi maggiormente e migliorare la loro comprensione reciproca”, dato che le restrizioni dovute al Covid sono state abolite a livello globale, come ha riferito un reporter del tabloid cinese Global Times.
  • Il presidente cinese ha dichiarato che la Cina ha sempre “riposto le speranze nel popolo americano” e di augurarsi “un’amicizia duratura” tra i cittadini. Un’osservazione che giunge in un momento di continue tensioni geopolitiche tra Pechino e Washington.
  • Xi ha aggiunto che la Cina è disposta a “un’ampia cooperazione in materia di innovazione tecnologica” su temi quali il cambiamento climatico, il Covid-19 e la salute pubblica.
  • I dettagli sulle dichiarazioni di Gates non sono ancora stati resi noti. L’incontro arriva un giorno dopo che il miliardario ha parlato al Global Health Drug Discovery Institute di Pechino, dove ha incontrato anche il sindaco della capitale, Yin Yong.
  • Gates ha elogiato il lavoro di ricerca svolto dall’istituto, fondato nel 2016 dalla Bill and Melinda Gates Foundation, dal governo municipale di Pechino e dall’Università Tsinghua, e ha annunciato che riceverà dalla sua fondazione una sovvenzione di 50 milioni di dollari nei prossimi cinque anni.
  • L’importo della donazione sarà corrisposto dal governo municipale di Pechino.

La visita di Gates in Cina si inserisce nel contesto dei recenti viaggi nel paese di altri importanti imprenditori americani, in concomitanza con la riapertura della sua economia dopo quasi tre anni di rigide restrizioni contro la pandemia.

Gli altri imprenditori statunitensi in Cina

Il mese scorso, l’ad e miliardario di Tesla, Elon Musk, ha visitato la Cina – un hub produttivo chiave per il produttore di auto elettriche – incontrando i principali funzionari governativi, tra cui il ministro degli Esteri Qin Gang e quello dell’Industria e dell’Informatica Jin Zhuanglong.

Secondo una dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri cinese, Musk ha affermato che gli interessi di Stati Uniti e Cina sono strettamente intrecciati e di volersi opporre a qualsiasi tentativo di “disaccoppiamento”.

L’ad di Apple Tim Cook ha visitato la Cina a marzo, elogiando l’innovazione e il rapido sviluppo del paese. Il mese scorso, anche il ceo di JPMorgan Chase Jamie Dimon è intervenuto al Global China Summit della sua azienda a Shanghai e ha chiesto un maggiore impegno tra i leader di Washington e Pechino.

Il conflitto tra Stati Uniti e Cina

Negli ultimi anni, le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono state caratterizzate da una forte tensione, che si è riversata anche nel settore tecnologico. Gli Usa hanno sanzionato diverse aziende cinesi e limitato il loro accesso a hardware e software avanzati di progettazione statunitense.

Sia gli Stati Uniti che i loro alleati si sono mossi per limitare l’accesso della Cina alla tecnologia dei semiconduttori di alto livello, infliggendo un duro colpo all’ambizione di Pechino di costruire in patria chip avanzati e strumenti di intelligenza artificiale.

In risposta, la Cina ha emanato una serie di provvedimenti verso alcune aziende americane, tra cui il produttore di chip Micron, vietando l’uso dei suoi prodotti in progetti infrastrutturali chiave.

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