Articolo tratto dal numero di giugno 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Se oggi la chiamano “divulgatrice del diritto del lavoro”, per Sabrina Grazini è merito della sua capacità di semplificare la materia, “renderla pop, attrattiva e utile”. Laurea in consulenza alla facoltà di Giurisprudenza di Brescia, Sabrina racconta di essersi appassionata al tema durante gli anni di formazione: due master alla 24Business School, dove è oggi docente di hr specialist e diritto del lavoro, e un praticantato a seguito del quale, nel 2019, ha superato l’esame di stato diventando a tutti gli effetti consulente del lavoro.
L’apertura di uno studio a Brescia
“La specializzazione è stata frutto di un’intuizione casuale”, spiega. “Mi sono anche formata come coach professionista perché credo che, avendo spesso a che fare con il capitale umano, il mio sia un lavoro di relazioni”. Dopo qualche mese, a gennaio 2020 ha aperto a Brescia il suo studio, che grazie al digitale si collega con clienti di tutta Italia. “Sono prevalentemente piccole e medie imprese, startup innovative e digitali. Per loro gestisco tutto quello che riguarda l’amministrazione del personale: dai contratti di assunzione ai cedolini paga mensili, passando per il welfare aziendale gli accordi di smart working. Sono specializzata in assunzioni agevolate e mi occupo di formazione”.
Il ruolo del digitale
Il digitale ha poi un ruolo cruciale per il business di Grazini. “Quasi l’85% dei miei clienti li ho visti solo tramite piattaforme digitali. La rete mi ha permesso di arrivare a una tipologia nuova di clientela rispetto alle aziende: i lavoratori. Faccio tantissime consulenze per aiutarli non solo a comprendere la busta paga, ma per supportarli in decisioni importanti sulla loro carriera professionale. Mi sono accorta che questo servizio mancava ed è davvero molto richiesto”.
Anche i social media hanno dato una spinta al lavoro di Sabrina, rappresentando in poco tempo uno strumento essenziale per promuovere la sua attività di divulgatrice. “Era marzo 2020, tante persone erano in cassa integrazione per il Covid. Amici e parenti hanno iniziato a chiamarmi per avere informazioni: per loro era la prima volta in assoluto alle prese con un ammortizzatore sociale e volevano capirne il funzionamento, le tempistiche, le tutele”.
L’avventura sui social
Il fidanzato le ha proposto quindi di fare un video esplicativo per rispondere a tutte le domande. “Quel momento ha rappresentato la svolta. Sono arrivati tantissimi quesiti ed è stato allora che ho realizzato quanto la materia di cui mi occupavo da anni fosse attuale”.
L’importante, per Sabrina, è però riuscire a trasmettere messaggi comprensibili ai più, abbastanza semplici da superare la complessità che spesso caratterizza le questioni giuslavoristiche. Abbattere, in altre parole, la barriera informativa che in molti casi spaventa anche i più giovani.
Semplificare la materia per i giovani
“La mia professione è più richiesta di quella dell’avvocato e del commercialista. Siamo una specie molto rara. Spesso i giovani sono spaventati dalle scadenze o dal fatto che per diventare consulente del lavoro serve una formazione costante, ma il trend è in crescita e spero che più ragazzi possano scoprire l’utilità di questa materia”.
Al suo interno, prosegue Sabrina, ci sono infiniti rami di specializzazione: previdenziale, fiscale, crisi d’impresa, sicurezza sul lavoro, mediazione. Progetti futuri? “Sicuramente quello di continuare la mia opera di divulgazione. Mi piacerebbe poi allargare il mio staff con altri collaboratori e vorrei scrivere un libro.
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