Articolo tratto dal numero di ottobre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
In tutti i settori industriali non si fa altro che parlare di intelligenza artificiale, deep tech, blockchain. Tuttavia, se passiamo all’edilizia le cose cambiano radicalmente: la gestione dei cantieri sembra essersi fermata, ancorata a pratiche paragonabili a quelle di 50 anni fa. Soprattutto quando si parla di cantieri, a differenza della fase di progettazione, la situazione risulta caotica e arretrata con informazioni organizzate tramite rapporti cartacei o condivise tramite app di messaggistica istantanea.
Fare innovazione in cantiere: la sfida di myaedes
“Ci sono diverse motivazioni per cui è difficile fare innovazione in cantiere”, spiega Giulio Santabarbara che, insieme a Chiara Maresca e Marco Apollonia, ha fondato myaedes, piattaforma software mobile-first nata con l’obiettivo di permettere la gestione dei cantieri direttamente da smartphone. “La prima difficoltà è legata alle abitudini delle persone radicate in anni di esperienza. In aggiunta, c’è un fattore anagrafico: il nostro utilizzatore tipo non ha mai meno di 50 anni ed è fortemente restio a cambiare. Infine, l’aspetto meno ovvio è legato allo scetticismo nei confronti dell’innovazione da parte del nostro target causato da aspettative sempre disattese”.
Come è iniziato il percorso dei founder
Santabarba e Apollonia condividono lo stesso percorso formativo con una laurea in ingegneria informatica presso l’Università degli Studi del Sannio. Il primo ha una passione per il nuoto e la montagna, il secondo per la corsa. Chiara, che pratica danza libera ed è interessata al mondo dell’arte, ha conosciuto le difficoltà del settore edilizio durante il suo percorso di laurea magistrale in ingegneria edile-architettura presso l’Università Federico Secondo di Napoli. Il team è riuscito negli ultimi 4 anni a convincere diversi clienti che, utilizzando myaedes, si ha un ritorno immediato riducendo costi e ritardi.
“Lavoriamo quotidianamente per portare il digitale in cantiere. È una sfida complessa che ha tante sfaccettature.”, dice Apollonia. “Non c’è solo il prodotto nella nostra quotidianità, bisogna curare le attività di marketing, le relazioni con i clienti e con l’ecosistema startup. In questo ci aiuta molto avere una chiara suddivisione dei compiti e ognuno di noi porta a termine attività complementari”.
I progetti futuri
La strada per la digitalizzazione dei cantieri non può che passare da una maggiore collaborazione tra startup e aziende. Il mondo construction è generalmente referenziale e per una startup ConTech poter collaborare con grandi realtà è essenziale per il successo. Questo, però, accade di rado, quando si incontrano imprenditori disposti ad avviare un processo di trasformazione digitale che nell’edilizia è lungo e impervio.
“A noi è successo di recente: da quando abbiamo iniziato a collaborare con Palingeo entrambe le nostre realtà hanno tratto immediati vantaggi. In myaedes abbiamo accresciuto enormemente la comprensione del domino e ciò ci ha permesso di realizzare in pochi mesi dei moduli software che pongono rimedio a problemi che l’azienda provava a risolvere ormai da anni”. In un settore così poco digitalizzato il percorso da fare è ancora lungo. “Prima di conquistare il mercato, io e Marco ci concederemo una piccola pausa per il nostro viaggio di nozze: ebbene sì siamo una squadra anche nella vita di tutti i giorni. Per qualche settimana toccherà a Giulio portare avanti i nostri sogni”, conclude Maresca.
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