Amplifon prosegue nel suo percorso di sostenibilità, in particolare in campo sociale. La società leader mondiale nelle soluzioni per la cura dell’udito, guidata dall’amministratore delegato Enrico Vita, ha ottenuto per il secondo anno consecutivo la certificazione sulla gender equality da Winning Women Institute, ente impegnato nella promozione della parità di genere nelle aziende.
L’impegno di Amplifon a favore della parità di genere
Amplifon è stata certificata per la prima volta nel 2022 sulla base di quattro parametri: opportunità di crescita in azienda per le donne, equità remunerativa, politiche per la gestione della gender diversity e inclusion, protezione della genitorialità.
Tra le caratteristiche principali di Amplifon sui temi della parità di genere ci sono inoltre una popolazione aziendale composta per oltre il 70% da donne, oltre al consiglio di amministrazione a maggioranza femminile e a una sostanziale assenza di differenze di remunerazione tra donne e uomini a parità di posizione organizzativa.
La diversità come opportunità di arricchimento
Ma la diversità non è solo di genere: in Amplifon, che opera in 25 paesi di cinque continenti del mondo, lavorano circa 20mila persone in rappresentanza di oltre 100 nazionalità. La certificazione sulla parità di genere premia i risultati concreti raggiunti dal gruppo nell’ultimo triennio sul pilastro del Piano di Sostenibilità People Empowerment, che vede nella diversità un’opportunità di arricchimento e leva per la performance aziendale.
Gli altri pilastri del piano sono Community Impact, Ethical Behaviour e Products and Service Stewardship. Su quest’ultimo tema, Amplifon punta anche a dare un contributo positivo alle comunità nelle quali opera.
L’azienda, in particolare, offre in tutti i propri negozi nel mondo (sono oltre 9mila, di cui più di 700 in Italia) test dell’udito gratuiti a coloro che ne hanno bisogno, anche per diffondere una cultura della salute uditiva, coerentemente con i programmi di sensibilizzazione rivolti anche alle giovani generazioni.
Grazie a questi test, solo nel 2022 la società ha permesso ai sistemi sanitari dei 25 paesi nei quali è presente di risparmiare cumulativamente quasi 300 milioni di euro.
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