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Responsibility

Premio Areté 2023: sul palco i maestri della responsabilità

Vent’anni di comunicazione responsabile. Nato nel mondo analogico Aretè ha vissuto il passaggio all’era digitale registrandone le incredibili evoluzioni ma anche le sistematiche contraddizioni.

Come, per esempio quella legata alla domanda/offerta nel mondo del lavoro: il termine giusto non è più occupazione ma occupabilità, la sintonia fra i vari elementi – dalla formazione alle nuove professioni – che alimentano il sistema economico (per ora) ibrido.

Per questo il tema dell’edizione 2023 di Areté è proprio Obiettivo Occupabilità scandito dall’intervento di apertura della maestra della responsabilità Elisa Zambito Marsala, che nel ruolo di responsabile della valorizzazione sociale e del rapporto con le università di Intesa SanPaolo si colloca al vertice di quello che si può definire il più grande progetto privato sul tema in Italia e forse anche oltre.

Da Letizia Moratti a Lorella Cuccarini

Compagni di viaggio – fra gli altri – Letizia Moratti, con l’ultradecennale attività di sostegno alle fragilità e contrasto alle dipendenze (San Patrignano in primis), e Davide Dattoli, fondatore e ceo di Talent Garden che si colloca ai vertici internazionali nei processi di valorizzazione del capitale umano.

Maestra della responsabilità di questa ventesima edizione anche Lorella Cuccarini, che celebra così il ventennale di Trenta Ore per la Vita e una carriera artistica (e uno straordinario successo) caratterizzato dall’impegno nel sociale.

Mentre con il gruppo di interesse Finanza Amica di Areté, coordinato da Marco Milani (già vicepresidente di Barclays Italia) si apre una finestra sulla finanza responsabile con la consegna del premio speciale a Corrado Passera, fondatore di Illimity Bank, protagonista nel sostegno al mondo delle piccole e medie imprese.

I premiati speciali

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Con il rettore della Bocconi Francesco Billari e Rossella Sobrero del Gruppo promotore del Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale, il taglio del nastro della ventesima edizione da parte del presidente della giuria Luciano Floridi da Yale University con i premiati speciali: Mentory by Formiche a Fabio Ugolini di Fondazione Truescreen (applicazione che certifica l’autenticità delle immagini digitali); Siamo Jedi con Lisa Mazoni dell’associazione Puntozero Beccaria e il rapper Alex Simbana, una storia importante di inclusione sociale dopo l’esperienza carceraria.

E ancora il premio 000, Intelligence of Things da Marco Santarelli all’analista geopolitico Andrea Muratore, alla space advisor Chiara Chiesa, al presidente di Cyber Security Italy Foundation Marco Gabriele Proietti. E poi la presentazione di Reginae, Digital Humanities Institute, la piattaforma per la transizione digitale nell’arte e nella cultura con la consegna del premio da Federico Menna, ceo di Eit Digital (Ue) a Arianna Traviglia, direttrice del Centre for Cultural Heritage Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia Venezia.

I finalisti della ventesima edizione di Areté

Quindi il premio giuria della stampa presieduta dal direttore di Forbes Italia Alessandro Mauro Rossi. Infine i premi Areté 2023 presentati da Gemma Michetti, segretario generale di Nuvolaverde. I finalisti della ventesima edizione: Gruppo Iren, Ogyre e Fastweb per la Comunicazione d’Impresa; Comune di Courmayeur, Museo Universitario Scienze Antropologiche di Milano e Apple Academy Federico II di Napoli per la comunicazione pubblica; Amref, Cesvi e Terre des Hommes per quella sociale; Banca Ifis, Fineco Bank e Facile.it per quella finanziaria, così come Barilla, Ntt Data e Zurich per quella interna; Chora Media, Factanza, One More Pictures per i media.

L’edizione 2023 di Areté si chiude con la proclamazione del vincitore assoluto e un appello: Vincenzo Tiani di Ai Act, tra i promotori della lettera aperta di 150 accademici continentali alle istituzioni europee perché si verifichi l’”impatto” dell’intelligenza artificiale sul vivere sociale.

Protagonisti dell’evento le aziende pubbliche e private, non profit, fondazioni, media, istituzioni, che si sono distinti nel proprio ambito per l’efficacia della comunicazione responsabile, presentando questi esempi virtuosi alla business community e all’opinione pubblica in generale.

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