X non mostra più i titoli degli articoli nei post che rimandano a siti di informazione. La misura segue la dichiarazione del proprietario, Elon Musk, secondo cui in questo modo l’estetica dell’ex Twitter migliorerebbe.
I fatti principali
- Il cambiamento è iniziato mercoledì sulle applicazioni mobile di Twitter, per poi arrivare anche sulla versione web.
- I link agli articoli su X, in precedenza, venivano mostrati sotto forma di ‘carte’ che includevano l’immagine d’apertura dell’articolo, il titolo e un sommario di una riga.
- Ora compare solo l’immagine d’apertura, che, con un clic, rimanda all’articolo. Un piccolo watermark in basso a sinistra mostra il nome del sito di informazione.
- La modifica potrebbe avere un impatto sulla capacità di X di indirizzare il traffico verso le testate giornalistiche. Il nuovo design rende infatti più difficile distinguere tra i tweet con foto e i tweet con link ad articoli.
- La modifica sembra essere retroattiva: anche i link postati prima del cambiamento non mostrano più il titolo.
I critici
Il cambiamento è oggetto di critiche da parte degli utenti della piattaforma, inclusi diversi giornalisti. Jonathan Swan del New York Times ha scritto su Twitter: “Non sono sicuro di avere mai visto il proprietario di un’azienda distruggere la funzione di base di un prodotto con la stessa rapidità con cui Musk sta distruggendo quella di Twitter”. Altri utenti hanno aggiunto titoli finti – in genere per prendere in giro Musk – a tweet che contenevano articoli di cui ora viene mostrata solo l’immagine d’apertura.
La motivazione
Il cambiamento è stato anticipato da Fortune in agosto. All’epoca, Musk aveva confermato che l’indicazione veniva direttamente da lui: “Così miglioreremo di molto l’estetica”. Fortune scriveva anche che Musk è convinto che nascondere il titolo “contribuirà a evitare il clickbaiting” e “ridurrà le dimensioni dei tweet”.
Il contesto
Nei mesi scorsi, Musk ha cercato di convincere creatori e giornalisti a pubblicare contenuti direttamente sulla piattaforma. Ad agosto ha scritto su Twitter: “Se sei un giornalista che vuole scrivere più liberamente e guadagnare di più, pubblica direttamente su questa piattaforma!”.
Quest’anno Musk ha esortato persone come la conduttrice di Msnbc Rachel Maddow e l’ex conduttore della Cnn Don Lemon a caricare i loro programmi serali di informazione direttamente sulla piattaforma, seguendo l’esempio di Tucker Carlson, cacciato dalla Fox. I tentativi di Musk di portare creatori di contenuti di alto profilo sulla piattaforma rientrano nel più vasto piano per rendere X la cosiddetta ‘app per tutto’.
X ha fatto altre modifiche al modo in cui fornisce contenuti di informazione. Tra le altre cose, ha limitato il passaggio dalla piattaforma ai siti con cui Musk ha litigato pubblicamente. Ad agosto un’inchiesta del Washington Post ha rivelato che X ha ritardato di cinque secondi i link verso alcuni siti, inclusi quelli del New York Times e della Reuters. Il ritardo è stato eliminato dopo la pubblicazione dell’articolo del Wp.
Un fatto correlato
Questa settimana Axios ha riferito che nell’ultimo anno i principali siti di informazione hanno registrato un forte calo del traffico proveniente da Facebook e da X. Il rapporto non indica nessuna particolare causa, ma i dirigenti delle aziende di social media hanno suggerito che le piattaforme stanno mettendo meno in evidenza contenuti di questo genere, per evitare “problemi legati all’analisi di esterni, alla negatività e all’integrità”.
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