“Dopo tre anni ruggenti e impressionanti, la crescita sta convergendo verso numeri che sono più in linea con la media storica”. Così, secondo quanto riportato da Reuters, il direttore finanziario di Lvmh Jean-Jacques Guiony ha commentato in una call con gli analisti i conti del terzo trimestre della società. Numeri che gli investitori e, in generale il mercato, non ha accolto con entusiasmo, come dimostra l’odierna flessione di oltre il 5% alla Borsa di Parigi. Performance che ha riportato il titolo del colosso del lusso ai minimi da gennaio 2023.
Mercoledì nero per Lvmh: i numeri della trimestrale
Come si evince dai conti diffusi dalla società, Lvmh ha realizzato 19,96 miliardi di euro di vendite nel terzo trimestre, con un aumento di solo l’1% rispetto allo stesso periodo del 2022, “come conseguenza dell’inflazione e del peso dell’aumento degli interessi sulla capacità di spesa di spesa dei consumatori”. Inoltre, la crescita organica dei ricavi è stata del 9%, quasi il 3% in meno rispetto alle stime del +11,9% del consensus di Bloomberg.
Allargando, lo spettro, invece, il colosso diretto da Bernard Arnault, secondo uomo più ricco al mondo secondo Forbes, ha riportato nei primi nove mesi del 2023 una crescita del fatturato pari a +14% a 62,2 miliardi di euro, in rallentamento rispetto al +20% dello stesso periodo del 2022. Percentuale che si riduce al 10%, considerando che l’impatto negativo del tasso di cambio per la società è stato pari al 4%.
Entrando nel merito, se la divisione moda e pelletteria, che riguarda soprattutto Louis Vuitton e Dior, ha registrato una crescita delle vendite del 9%, rispetto alle aspettative degli analisti che prevedevano una crescita del 10%, la divisione vini e liquori ha registrato un calo dei ricavi del 14% nel corso del trimestre, con la società che ha segnalato una minore domanda di champagne.
Positivo tuttavia l’ulteriore commento di Jean-Jacques Guiony: “In un contesto economico e geopolitico incerto, il gruppo è fiducioso nel prosieguo della propria crescita e manterrà una strategia focalizzata sul miglioramento continuo dell’appetibilità dei suoi marchi, attingendo all’autenticità e alla qualità dei suoi prodotti, all’eccellenza nella distribuzione e all’organizzazione agile”.
E il patrimonio di Bernard Arnault?
Come evidenzia la classifica real time di Forbes, il tonfo in Borsa di Lvmh sta impattando e non poco sul patrimonio di Bernard Arnault. Il patron della società sta infatti perdendo quasi 10 miliardi di dollari in un solo giorno, precisamente 9,6 miliardi di dollari.
Il lusso rallenta?
La caduta in Borsa di Lvmh potrebbe essere solamente l’inizio del domino già prefissato dagli investitori. I quali, secondo quanto evidenziato recentemente dalla stessa Reuters hanno abbassato le loro aspettative per il settore del lusso. E non è un caso, quindi, se anche i rivali del colosso di Arnault stanno registrando una giornata negativa: Cucinelli sta cedendo il 2,5%, Moncler e Prada il 2%, e Kering l’1,5%, tanto per citarne alcune. Un rallentamento che, oltre ad essere dettato dal continuo aumento dell’inflazione, potrebbe essere una naturale conseguenza dell’eccessiva crescita fatta registrare negli ultimi mesi. Creando, in sintesi, una possibile similitudine con l’inversione di marcia registrata dal comparto tech dopo i continui rialzi dettati dalla pandemia.
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