Ascolto dei dipendenti, sano work-life balance ed equità retributiva: sono questi i fattori chiave che contraddistinguono la ‘World’s Best Workplaces 2023′, la classifica delle 25 migliori aziende per le quali lavorare al mondo che vede primeggiare Hilton, multinazionale leader nel settore alberghiero e dell’ospitalità.
Realizzata da Great Place to Work, azienda leader nello studio e nell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding, la classifica si basa su un criterio ben preciso: che le aziende devono operare in cinque o più paesi al mondo, impiegare almeno 5mila lavoratori a livello globale e avere il 40% della forza lavoro o 5mila dipendenti impiegati al di fuori del paese in cui ha sede l’headquarter aziendale. Le stesse aziende, peraltro, sono state scelte da oltre 6,2 milioni di collaboratori, appartenenti a oltre 15mila aziende, impiegati in 150 paesi del mondo.
Guardando all’area geografica, l’Italia si posiziona al quarto posto per numero di filiali di multinazionali premiate in classifica, dietro a Regno Unito (16), Francia e Germania (13), insieme alla Svizzera e davanti alla Spagna (10).
Il 90% dei dipendenti dichiara di lavorare in un ambiente eccellente
Tra i dati evidenziati dalla ricerca, quello che inevitabilmente salta all’occhio è che il 90% dei dipendenti ritiene di lavorare in un ambiente di lavoro eccellente. Una percentuale decisamente rilevante se confrontato rispetto alla media della forza lavoro globale che è di poco superiore al 50%. Inoltre, nelle organizzazioni vincitrici, c’è un grande senso di orgoglio dei collaboratori nei confronti dell’azienda in cui lavorano tanto che l’88% raccomanderebbe l’azienda per cui lavora ad amici e parenti (+34% rispetto al dato della media della forza lavoro globale che è pari al 54%).
Ma non è tutto. Se l’84% dei dipendenti dichiara infatti che l’azienda riesce a garantire un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, l’81% ritiene che ci sia un coinvolgimento diretto dei collaboratori nelle decisioni che riguardano i processi aziendali. Aspetto che di riflesso genera un elevato indice di fiducia espresso dai lavoratori nei confronti della leadership aziendale con il 79% dei dipendenti dei migliori luoghi di lavoro al mondo che affermano che il proprio manager non “fa favoritismi”. Infine, occorre segnalare l’importanza del tema dell’equità nelle retribuzioni, segnalato da 3 collaboratori su 4 (75%) delle 25 eccellenze aziendali a livello mondiale.
“I risultati della classifica dei World’s Best Workplaces 2023 dimostrano, una volta di più, l’importanza di riuscire ad instaurare uno stretto rapporto di fiducia con i propri collaboratori. Negli ambienti di lavoro ad alta fiducia, infatti, la leadership aziendale è in grado di ascoltare e decidere tenendo in considerazione i pareri espressi dai collaboratori, con effetti diretti sulla capacità di innovare e di migliorare le performance aziendali; allo stesso tempo, spiace molto non vedere aziende italiane in classifica”, dichiara Alessandro Zollo, ceo di Great Place to Work Italia. “Dai nostri studi e analisi emerge infatti come, in tutto il mondo, essere inseriti all’interno di un ambiente di lavoro eccellente cambi, in meglio, la vita dei dipendenti con riflessi diretti ad esempio sull’equilibrio tra lavoro e vita privata e sull’equità nelle retribuzioni”, aggiunge.
La classifica delle migliori aziende al mondo dove lavorare
- Hilton
- DHL Express
- Cisco
- AbbVie
- Teleperformance
- Deloitte
- Salesforce
- Stryker
- Cadence
- Accenture
- SC Johnson
- Hilti
- Admiral Group
- ThoughtWorks
- SAP
- Atlassian
- Dow
- Bacardi
- NVIDIA
- Insight Enterprises
- ServiceNow
- Ernst & Young
- Kiabi
- Al Dabbagh Group
- Coats
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