Un venerdì nero per Alibaba con un -10% alla borsa di Hong Hong. Le cause? La pubblicazione dei conti del terzo trimestre, con dati sotto le attese, ma soprattutto l’annullamento del piano di riorganizzazione aziendale annunciato a marzo di quest’anno e la vendita di azioni da parte del fondatore Jack Ma.
Alibaba avrebbe dovuto frazionarsi infatti in sei unità indipendenti con la capacità di raccolte fondi e quotazione in Borsa. Un riassetto con l’obiettivo di elasticizzare la struttura aziendale. I sei gruppi aziendali si sarebbero dovuti suddividere in cloud, e-commerce cinese, e-commerce globale, mappatura digitale, consegna cibo, logistica e intrattenimento.“Una trasformazione che consentirà a tutte le nostre aziende di diventare più agili, di migliorare il processo decisionale e rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato”, aveva spiegato l’ad Daniel Zhang. Per ora però il piano è saltato e non se ne parlerò per un po’ di tempo.
La ragione per cui il colosso cinese dell’e-commerce ha cancellato lo scorporo del suo ramo cloud sono rintracciabili nelle restrizioni statunitensi sui chip per computer. “Riteniamo che una scissione completa di Cloud Intelligence Group potrebbe non avere l’effetto desiderato di aumentare il valore per gli azionisti”, ha dichiarato Alibaba nella nota sulla trimestrale.
L’uscita di Jack Ma
A completare un venerdì non felicissimo per Alibaba anche la notizia, riportata da Reuters, di una vendita di azioni da parte del fondatore Jack Ma. La fiduciaria del miliardario cinese è pronta a vendere 10 milioni di American Depository Shares di Alibaba Group Holdings, per circa 871 milioni di dollari, come dichiarato nei documenti sottoscritti dall’azienda.
Jack Ma ha lasciato il ruolo di presidente di Alibaba nel 2019. Attualmente, l’azienda è guidata da Eddie Wu, uno dei co-fondatori e un collaboratore di lunga data di Ma.
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