Ludoil compie un altro passo in avanti sul biometano. L’azienda integrata dell’energia di proprietà della famiglia Ammaturo ha chiuso un’operazione di project financing da 120 milioni di euro per l’ammodernamento di un impianto esistente di composti del gas combustibile.
All’operazione hanno partecipato un pool di banche composto da Mps, nel ruolo di capofila, da Bper e da Bpm. Il programma di consolidamento, che prevede progetti greenfield e due acquisizioni, una delle quali appena conclusa, porterà l’azienda ad avere il 27% del mercato del biometano in Italia e a posizionarsi al quarto posto in Europa entro il 2027.
“Il focus sulla transizione energetica è al centro della nostra strategia al punto che ormai qualsiasi iniziativa viene valutata in un’ottica di transizione green e nel rispetto dei principi Esg (ambiente, sociale e governance)”, ha dichiarato al Sole 24 Ore, il presidente e ad Donato Ammaturo.
“La mia priorità è che questo gruppo continui a guardare al futuro tenendo ferma questa barra e portando avanti un percorso di ricambio generazionale che non si traduce solo in un trasferimento di mansioni ai miei figli, ma in un vero e proprio passaggio in termini di persone all’interno dell’azienda”.
Il green al centro della strategia di Ludoil
Con quasi 70 anni di storia alle spalle, Ludoil è presente lungo tutta la catena del valore, dal supply, con una piattaforma offshore, più di 150 km di oleodotti e un sistema di 8 depositi di proprietà a gestione diretta, alla distribuzione, con oltre 200 stazioni ad alto erogato presenti lungo le più importanti vie di collegamento stradale.
Un’attenzione particolare è rivolta alle fonti rinnovabili e all’economia circolare, con gli investimenti in nuove soluzioni green, potenzialmente sinergiche con le infrastrutture del gruppo, allo scopo di creare modelli di business sempre più sostenibili.
Lo scorso anno, con l’arrivo di Rodolfo Errore, ex presidente di Sace, nel ruolo di direttore generale, Ludoil ha avviato una nuova fase di sviluppo, consolidando il proprio posizionamento distintivo come società energetica innovativa nel campo delle rinnovabili. Una svolta che ha portato a chiudere con 2 miliardi di fatturato nel 2023, un centinaio di milioni di Ebitda e una posizione finanziaria in linea con l’avanzamento del piano.
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