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Responsibility

Come quest’azienda punta a rendere l’industria della bellezza più inclusiva

Articolo tratto dal numero di novembre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Può un salone di bellezza puntare su atout diversi da qualità, professionalità del servizio e rispetto dei lavoratori? Ne è convinta Treatwell, società di prenotazione online di servizi beauty e wellness, secondo cui questi aspetti devono essere affiancati da altri.

In un momento in cui l’attenzione all’inclusività e la valorizzazione della diversità sono riconosciute come fondamentali, il gruppo anglo italiano – che tra i suoi brand conta, a livello internazionale, nomi come Wella, L’Oréal, Sephora e Proraso – ha compiuto un primo passo verso la creazione di un’industria della bellezza più inclusiva.

È nato così il badge ‘Lgbtqia+ friendly’ di Treatwell: un distintivo digitale che vuole guidare gli utenti nelle prenotazioni, segnalando i saloni che offrono esperienze inclusive, ovvero accolgono tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

Abbracciare la diversità

La campagna si chiama ‘Treat everyone well’ e ha già raccolto l’adesione di oltre diecimila professionisti in tutta Europa. Se nel mondo ideale la bellezza è uno spazio di coccole ed emancipazione, infatti, la realtà dell’industria mostra uno scenario ben diverso, fatto di servizi poco accessibili, trattamenti ‘genderizzati’ e rigidi canoni estetici.

Rispondendo alla necessità di cambiamento, Treatwell ha lanciato una campagna per suggellare l’inizio di un percorso che abbraccia la diversità, partendo dal sostegno alla comunità Lgbtqia+. “Consideriamo questo momento uno spartiacque nella storia della bellezza e siamo determinati a guidare questa rivoluzione all’esterno, ma soprattutto all’interno dell’azienda”, ha dichiarato James Hanlon, cpo e general counsel di Treatwell.

La campagna ‘Treat everyone well’ è il risultato di uno sforzo che ha impegnato tutto il gruppo. Con un approccio inside-out, Treatwell ha coinvolto i dipendenti – sia coloro che appartengono alle comunità Lgbtqia+, sia coloro che non ne fanno parte – conducendo ricerche interne per comprendere le esigenze del pubblico e mettere alla prova le proprie idee. “Stiamo ponendo grande enfasi sulla diversity & inclusion tra i dipendenti”, ha aggiunto Hanlon. “Sono le fondamenta della loro crescita professionale e del loro benessere mentale, indicatori chiave per misurare il successo di Treatwell, su cui stiamo investendo molto”.

La piattaforma

Attraverso la piattaforma Treatwell, gli utenti possono prenotare un appuntamento di bellezza in ogni città, ovunque si trovino e a qualunque ora. La ricerca del salone può avvenire in base a zona geografica, prezzo, servizi offerti o ecensioni verificate degli utenti. Al riguardo, è disponibile la selezione ‘top rated’, che raccoglie gli indirizzi che si sono distinti per qualità e cura del servizio secondo gli utenti. Inoltre, in ottica di risparmio e ottimizzazione dei tempi, nella propria area personale si può ripetere l’ultima prenotazione con un clic.

La piattaforma è nata nel 2008 come Wahanda e ha preso il nome attuale nel 2015, dopo l’acquisizione dell’equivalente tedesco. Treatwell ha poi aggregato nel 2022 Uala, sito e applicazione attivi nel Sud Europa. Oggi il gruppo ha più di 800 dipendenti ed è presente in 13 paesi europei, dove gestisce circa 100 milioni di appuntamenti ogni anno e fornisce il software gestionale a oltre 55mila saloni partner. La soluzione incorpora in un unico strumento moltissime funzionalità, riempie l’agenda e riduce i no show (i casi in cui l’utente non si presenta dopo avere prenotato).

Il potenziale

È proprio sul fronte dei saloni che Treatwell esprime tutto il suo potenziale: parrucchieri e centri estetici possono gestire l’attività grazie a un’agenda digitale e a un software gestionale in cloud. La prima permette di gestire in tempo reale gli appuntamenti, sia che provengano dal sito web e dall’app, sia che vengano concordati al telefono o tramite i social.

Il secondo è di facile utilizzo e non richiede installazione e formazione specifica, funziona su computer desktop, tablet e smartphone grazie al cloud, che garantisce l’utilizzo in tempo reale su più dispositivi e il salvataggio automatico dei dati, senza necessità di backup.

Oltre a massimizzare la presenza online dei saloni, il gestionale li aiuta in vari aspetti dell’attività, dal magazzino e dagli ordini alla fatturazione elettronica, dal rispetto delle direttive privacy all’emissione degli scontrini telematici. Il software permette inoltre di avere saloni, il gestionale li aiuta in vari aspetti dell’attività, dal magazzino e dagli ordini alla fatturazione elettronica, dal rispetto delle
direttive privacy all’emissione degli scontrini telematici. Il software permette inoltre di avere sotto controllo l’andamento del business grazie a statistiche e analisi su fatturato, clienti e dipendenti.

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