Le linee guida dispongono, inoltre, l’avvio di un tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere. Il codice sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le linee guida e prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili.
Al tavolo anche il mondo dell’influencer marketing
Al tavolo parteciperanno anche soggetti che solitamente non rientrano nel perimetro normativo e regolamentare dell’autorità, quali quelli che popolano il mondo dell’influencer marketing, quindi non solo influencer, ma anche soggetti che operano quali intermediari tra questi e le aziende. Ciò permetterà di recepire le istanze di questi soggetti e di indirizzarne l’azione, avvalendosi delle buone prassi in materia, verso il rispetto delle regole.
La Francia ci aveva visto lungo
L’iniziativa è in linea con altre iniziative nazionali adottate da altri Stati membri dell’Unione e con le analisi e le soluzioni proposte in relazione alle attività degli influencer dal gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo – ERGA.
Già a giugno dello scorso anno, in Francia è stata approvata la legge che regola il settore per evitare abusi e fissare una serie di paletti: ad farla passare in Senato, all’unanimità, è stato il Parlamento francese, su proposta bipartisan dei deputati Arthur Delaporte e Stéphan Vojetta.
La legge prevede il divieto per gli influencer di promuovere “prodotti o pratiche pericolose”, come la chirurgia estetica o i prodotti che contengono nicotina, e fissa una serie di misure per regolamentare il mercato. Tra le attività vietate alle c’è anche la promozione di prodotti contenenti nicotina, le scommesse e il gioco d’azzardo. La pena? Due anni di reclusione e sanzioni pecuniarie fino a 300mila euro.