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Dall’Agcom arrivano nuove linee guida per regolamentare l’attività degli influencer italiani

Nuove regole per gli influencer italiani. Qualche ora fa il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato all’unanimità le linee guida volte a garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del testo unico sui servizi di media audiovisivi.

A dare una spinta nella direzione di una regolamentazione più definita ha certamente contribuito il discusso caso del pandoro Balocco, che nelle ultime settimane ha coinvolto l’imprenditrice Chiara Ferragni. Ma anche il fatto che, considerata la crescente rilevanza e diffusione dell’attività degli influencer i quali producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, queste attività necessitano di essere regolamentate in modo puntuale e preciso per evitare di incorrere, come nel caso sopra citato, in problemi giudiziari.

A chi si rivolgono le linee guida

Le linee guida definiscono un insieme di norme indirizzate agli influencer operanti in Italia che raggiungono, tra l’altro, almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati).

Cosa prevede il nuovo testo dell’Agcom

Ma entriamo nel dettaglio. Le previsioni riguardano le misure in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti.

In caso di contenuti con inserimento di prodotti, ad esempio, gli influencer sono tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo immediatamente riconoscibile.

Le linee guida dispongono, inoltre, l’avvio di un tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere. Il codice sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le linee guida e prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili.

Al tavolo anche il mondo dell’influencer marketing

Al tavolo parteciperanno anche soggetti che solitamente non rientrano nel perimetro normativo e regolamentare dell’autorità, quali quelli che popolano il mondo dell’influencer marketing, quindi non solo influencer, ma anche soggetti che operano quali intermediari tra questi e le aziende. Ciò permetterà di recepire le istanze di questi soggetti e di indirizzarne l’azione, avvalendosi delle buone prassi in materia, verso il rispetto delle regole.

La Francia ci aveva visto lungo

L’iniziativa è in linea con altre iniziative nazionali adottate da altri Stati membri dell’Unione e con le analisi e le soluzioni proposte in relazione alle attività degli influencer dal gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo – ERGA.

Già a giugno dello scorso anno, in Francia è stata approvata la legge che regola il settore per evitare abusi e fissare una serie di paletti: ad farla passare in Senato, all’unanimità, è stato il Parlamento francese, su proposta bipartisan dei deputati Arthur Delaporte e Stéphan Vojetta.

La legge prevede il divieto per gli influencer di promuovere “prodotti o pratiche pericolose”, come la chirurgia estetica o i prodotti che contengono nicotina, e fissa una serie di misure per regolamentare il mercato. Tra le attività vietate alle c’è anche la promozione di prodotti contenenti nicotina, le scommesse e il gioco d’azzardo. La pena? Due anni di reclusione e sanzioni pecuniarie fino a 300mila euro.

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