Articolo apparso sul numero di gennaio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
Competenze, una fitta rete di conoscenze e una buona dose di creatività. È l’abc di Federico Gabrielli, fondatore e ceo di due realtà che ambiscono a diventare un punto di riferimento nel settore del supporto tecnologico e non solo. La prima, SviluppoH, è una società che accompagna startup e pmi innovative durante le fasi di pianificazione e realizzazione del progetto imprenditoriale. La seconda, Ippokrates, è una piattaforma che si occupa di telemedicina, offrendo consulti in second opinion, alla portata di tutti. Permette agli utenti di essere seguiti dai migliori medici, ricevendo un servizio di triage che individua la specifica esigenza.
Qual è la chiave per lo sviluppo delle imprese seguite da SviluppoH?
SviluppoH nasce dall’iniziativa di condividere l’esperienza e le competenze dei miei dieci anni di startup con coloro che vogliono sviluppare le proprie idee. Da qui è nata un’azienda che segue molte imprese in progetti digitali e di innovazione. Il punto di forza sta nell’essere noi per primi fornitori e startupper. Chi si rivolge a noi non è limitato al rapporto consulenziale tra fornitore e cliente: è fondamentale il coinvolgimento, viviamo e approcciamo il progetto come se fosse nostro. Conoscendo da vicino il mondo dell’impresa digitale, riusciamo ad accompagnare il cliente verso la migliore soluzione. Tutto questo ci viene riconosciuto dalle persone che intraprendono questo percorso al nostro fianco.
Perché ha scelto di virare anche sul campo medico con Ippokrates?
Il mio campo forte resta quello del digitale, quindi non parlerei di una virata, quanto di una diversa applicazione delle mie competenze e di quelle della mia squadra. Cerco di scorgere gli spazi in cui l’innovazione digitale può trovare maggiore possibilità d’azione. Partendo dalla mia esperienza e ascoltando le necessità e le opportunità, ho trovato nella telemedicina una delle più interessanti sfide che la digitalizzazione offre al momento. La salute è un ambito in cui la tecnologia può dare un grande contributo, abbattendo le distanze e l’impatto ambientale. Semplificare i processi e rendere accessibili da casa i percorsi di ritorno alla salute: questo è il progetto di Ippokrates.
Quali sono i punti di forza?
Ippokrates è nata per rendere più accessibili le televisite con i più autorevoli specialisti del mondo. Un asset fondamentale è rappresentato dai nostri advisor medici, che credono nel progetto e garantiscono un network di specialisti unico nel circuito. Questo, insieme alla nostra tecnologia proprietaria e a un team dedicato all’assistenza degli utenti, ci ha consentito di svolgere molte televisite. Alcuni utenti beneficiano dei servizi tramite programmi di welfare aziendale, grazie ai contratti che Ippokrates ha siglato con diverse realtà, tra cui alcune multinazionali. Abbiamo ottenuto una prima richiesta anche dal settore pubblico, mettendo la piattaforma al servizio di un grande polo ospedaliero. Abbiamo inoltre partnership e contratti con i più importanti player di settore. Ne è un esempio Osa, con 50mila pazienti assistiti a domicilio.
Quali i prossimi progetti imprenditoriali?
Oggi mi focalizzo sullo sviluppo di queste due realtà. Ippokrates ha tutte le carte in regola per diventare il leader della second opinion, potenzialmente anche su scala globale. SviluppoH è in continua crescita e credo possa guadagnarsi un posto privilegiato tra le realtà che sostengono l’ecosistema delle startup italiane.
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