Giovani e lavoro. Sono loro i protagonisti dell’ultimo sondaggio realizzato da ScuolaZoo e da Gi Group che da una parte rivela le aspirazioni delle nuove generazioni riguardo il loro ingresso ‘nel mondo dei grandi’ e, dall’altra, quali le caratteristiche determinanti nella scelta di quel di lavoro o azienda. Evidenziando, peraltro, un elemento di totale distacco rispetto al passato: lo stipendio non è l’unico aspetto determinante. Anzi.
Cosa vogliono i giovani dal lavoro
Condotto su Instagram, coinvolgendo un campione rappresentativo di 7.430 studenti e studentesse tra i 14 e i 18 anni, il sondaggio evidenzia prima di tutto che il salario non è l’unico aspetto determinante nella scelta del lavoro. Ha una sua inevitabile importanza, ma non è il solo. La Generazione Z ha infatti altri due pilastri fondamentali. Stiamo parlando dell’opportunità di viaggiare all’estero per lavoro – fattore che ha trovato il consenso del 36% di coloro che hanno preso parte al sondaggio – e il desiderio di costruire solide relazioni interpersonali tra colleghi. Almeno 3 giovani su 10 ritengono fondamentale avere un buon rapporto tra colleghi, considerando l’ambiente e le relazioni interpersonali come fattori che permettono di apprezzare ancora di più il proprio lavoro.
“I dati del sondaggio ci indicano che la componente umana e l’opportunità di arricchirsi culturalmente rappresentano due elementi importanti per gli esponenti della nuova generazione nella ricerca del lavoro dei sogni”, commenta Gabriele Maria Sada, ceo di ScuolaZoo. “Le aziende dovranno impegnarsi per trovare un giusto equilibrio tra le necessità dei giovani lavoratori e le proprie esigenze, per un ambiente di lavoro sano e proficuo per entrambe le parti, senza tralasciare un giusto compenso che rifletta il valore e le competenze dei nuovi giovani professionisti”.
“Le aspirazioni e la visione ambiziosa che la GenZ ci restituisce in questa survey sono un segnale molto positivo. Determinazione, intraprendenza e impegno sono infatti caratteristiche importanti per abbracciare le opportunità che il futuro offre”, afferma Elena Sensi, marketing & communication director di Gi Group Holding Italia. “Per affrontare la ricerca del lavoro in modo consapevole a queste è necessario aggiungere anche un’adeguata preparazione, che si può ottenere attraverso attività di orientamento e formazione mirate che permettano ai giovani di sviluppare il proprio potenziale, investire su se stessi e il proprio talento, conoscere il mercato e le competenze che richiede, e trovare così la propria strada per realizzarsi a livello personale e professionale”.
Fiducia e ottimismo, ma occhio al job hopping
Fiducia e ottimismo sono i tratti distintivi della Generazione Z. Il 46% degli intervistati crede fermamente di trovare lavoro entro un anno dalla laurea o dal diploma, mentre il 36% si mostra ottimista su una collocazione professionale entro almeno due anni. Inoltre, il 57% dei giovani intervistati prevede di guadagnare dai 1000 ai 1500 euro già dal primo lavoro. Questi dati mettono in luce una generazione determinata, ambiziosa, fiduciosa nelle proprie competenze e ottimista sulle opportunità che il futuro offre.
Spaccata invece l’opinione sul jop hopping, ossia quella tendenza a cambiare lavoro mediamente ogni due anni con l’obiettivo di negoziare stipendi sempre più alti, ma anche di ridurre lo stress, aumentare la felicità e moltiplicare gli stimoli. Se il 52% dichiara che lo cambierà almeno quattro volto nel corso della sua carriera, il 43% invece afferma che con ogni probabilità manterrà il suo primo lavoro senza mai cambiarlo, mentre il 52% pensa che lo cambierà almeno 4 volte nel corso della propria carriera.
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