Scoppia un nuovo caso a Sanremo. E non per la (discutibile) performance strappata tra sorrisi forzati e cappelli mai indossati che Amadeus e Fiorello hanno messo in scena con John Travolta tra le note del ‘Ballo del Qua Qua’ (che imbarazza al sol pensiero), ma per il cachet che la Rai ha riservato all’attore hollywoodiano – che per inciso non avrebbe firmato la liberatoria per ritrasmettere in futuro in tv questo ‘spettacolo’ – e al suo rapporto con la piemontese U-Power, di cui lo stesso Travolta è testimonial dall’estate del 2023, come precisa la stessa azienda in una nota ufficiale appena rilasciata.
“Con riferimento alla partecipazione di John Travolta al Festival di Sanremo, U-Power precisa che l’attore, come noto, è testimonial dell’azienda dall’estate del 2023. La partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del festival di Sanremo”.
Una nota sintetica ma diretta, con l’obiettivo di bloccare sul nascere ogni polemica, dato che più volte la regia ha inquadrato le sneakers di Travolta, firmate proprio U-Power. Che poi se le performance richieste sono solo balletti non è normale che vengano riprese anche le gambe o i piedi? Ma questo è un altro discorso. Lo stesso che porta Amadeus a sentirsi in imbarazzo nel chiedere alla moglie di scattargli una foto (proprio con John) così da poterla ripubblicare sui suoi profili social e dover ritrattare con ‘i miei social sono il televideo’. Una frecciata abbastanza chiara riservata alla multa da 175mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per la pubblicità occulta in favore di Instagram fatta dallo stesso Amadeus e Chiara Ferragni nel corso dell’edizione del 2023.
Il cachet per John Travolta
Secondo Adnkronos, la Rai avrebbe riservato a John Travolta per la tanto discussa performance un cachet di 200mila euro (che poi non è che gli Stati Uniti riservano attenzioni migliori ai nostri ospiti italiani, dato che ‘pizza, mafia, e mandolino’ è ancora un must). Una cifra che secondo l’agenzia non comprenderebbe le spese di trasferta che sarebbero state affrontate in concorso, in quanto l’attore ha raggiunto Nizza con il suo aereo privato ed era in zona per un impegno con uno sponsor.
LEGGI ANCHE: “Chi è Geolier, una delle voci più nuove del rap campano sul palco di Sanremo”
I numeri della piemontese U-Power
Fondata a Paruzzaro (Novara) nel 2006 da Franco Uzzeni, attuale presidente e ceo, con l’obiettivo di “costituire il più autentico e sicuro punto di riferimento per migliorare la qualità della vita delle persone che lavorano”, oggi U-Power è leader europeo nelle calzature e nell’abbigliamento da lavoro di fascia premium. Conta, infatti, con oltre 5mila dipendenti, circa 4,5 milioni di paia di calzature e 982mila capi annui di abbigliamento venduti a oltre 8mila clienti, e un fatturato al 2022 di 272,5 milioni di euro, con un ebitda di 74,6 milioni di euro. Numeri che dimostrano la veridicità della sua visione aziendale: ideare ogni singola calzatura e ogni capo d’abbigliamento per diventare garanzia di comfort, tecnologia, funzionalità ed espressione del miglior design made in Italy. In sintesi, una scarpa comoda, estetica e performante (come quelle indossate da John Travolta e finite nel mirino aggiungiamo noi).
La storia e la crescita
La storia di U-Power è fortemente interconnessa con quella del suo fondatore Franco Uzzeni. Che, fino al 2005, è stato alla guida di Almar (divenuto Gruppo JAL dal 2000), società fondata dal padre nel 1950 e attiva nella produzione di calzature da lavoro e sportive in conto terzi, della quale ha ceduto la quota di maggioranza nel 2000 al fondo di investimento CVC Capital Partners che ha poi promosso la fusione della stessa con Jallatte e Lupos dalla quale è nato il Gruppo JAL.
Dalla fondazione a oggi, U-Power è stato protagonista di un percorso di crescita costante, segnato da una significativa accelerazione nel 2013, anno dell’acquisizione di rilevanti asset e brand proprio da JAL, il Gruppo che Uzzeni aveva guidato fino al 2005. Dal 2014 al 2021 ha infatti più che raddoppiato i propri ricavi, da 89,8 a 230 milioni di euro, espandendosi anche all’estero. L’Italia è il mercato principale (con il 50% dei volumi), seguita da Francia (31%), Spagna (7%), Germania (5%) e Regno Unito (2%).
Peraltro, la strategia di sviluppo di U-Power prevede un’accelerazione sia del percorso di crescita organica sia dell’internazionalizzazione, incrementando la propria presenza nel mercato dell’abbigliamento da lavoro (oggi pari al 11% dei ricavi) e rafforzando ulteriormente la leadership europea in quello delle calzature antiinfortunistiche, dove prevede un ingresso più significativo nei mercati del Nord Europa in particolare con un ulteriore rafforzamento in Germania.
Il fondo Renaissance e U-Power
Dopo essere stata valutata 800 milioni di euro, a settembre 2023 U-Power è stata interamente acquisita dalla società di investimento NB Renaissance, ma non ha perso la guida sul storico fondatore Franco Uzzeni che è comunque rimasto con la carica di presidente e ceo della società. D’altronde, come evidenziato in una nota ufficiale, lo stesso Uzzeni ha reinvestito una quota del 30% assieme ad un gruppo di investitori guidato appunto da NB Renaissance e che comprende la piattaforma NB Private Equity e Style Capital.
Gli investimenti in pubblicità e lo sport
La scelta di John Travolta come testimonial è solo uno degli ultimi grandi investimenti di U-Power in pubblicità, settore in cui la società, come raccontato in un’intervista al Post, Giovanni Falco, direttore generale di U-Power, “destina oltre il 7% del suo bilancio, circa 20 milioni di euro l’anno”. Non è quindi un caso se lo stesso Travolta è affiancato dalla figura di un altro noto attore americano Gerard Butler, e se la società ha anche attivato importanti partnership nel mondo dello sport. Infatti, oltre a essere stata sponsor della squadra di calcio dell’Atalanta in occasione della storica prima qualificazione alla Champions League, U-Power è attualmente official back jersey partner dell’Inter, ma anche naming sponsor del Monza Calcio e del suo stadio (rinominato appunto U-Power Stadium). Investimento, quest’ultimo, che in totale (tra sponsor di maglia e stadio), si attesta a circa 1,5 milioni di euro.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .