Varda Space Industries
Space Economy

Una startup californiana si prepara a produrre farmaci nello spazio

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il 12 giugno 2023 un razzo Falcon 9 di SpaceX ha portato in orbita diversi satelliti. Tra questi c’era il W-1 dell’azienda californiana Varda Space Industries. A bordo c’era un piccolo laboratorio automatizzato che, negli otto mesi della missione, è riuscito a produrre una particolare forma di ritonavir, un farmaco comunemente usato per trattare l’Hiv. Può non sembrare un grande avvenimento, e invece può spianare la strada alla produzione in orbita di farmaci che non possono essere preparati sulla Terra.

Il fatto che il ritonavir sia stato creato esattamente come previsto e che sia rimasto stabile durante il suo ritorno sulla Terra è particolarmente promettente. La versione del farmaco che l’azienda ha cercato di realizzare è una delle meno stabili. Se la produzione nello spazio è riuscita, significa non solo che la tecnologia permette di produrre la sostanza in orbita, ma anche che può riportarla sulla Terra in sicurezza. “La nostra analisi conferma che nello spazio abbiamo lo stesso controllo sulla produzione che abbiamo sulla Terra”, ha detto a Forbes Adrian Radocea, chief science officer di Varda.

Perché produrre farmaci nello spazio

Ma perché qualcuno dovrebbe voler produrre farmaci nello spazio? Le medicine sono già care, e i razzi non sono certo economici. La risposta sta nel processo di cristallizzazione. Nella fabbricazione di molti farmaci, il modo in cui avviene la cristallizzazione può avere un grande impatto su costi di produzione, qualità generale, stabilità ed efficacia sui pazienti. Inoltre, può determinare se la medicina può essere realizzata sotto forma di pillola o se deve essere somministrata per via endovenosa.

Si è scoperto che è più facile produrre alcuni cristalli nelle condizioni di microgravità dello spazio che sulla Terra e che in orbita si può controllare il processo con maggiore precisione. Ecco perché da più di 20 anni sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) si svolgono esperimenti sulla cristallizzazione delle proteine. Lo scorso anno i giganti farmaceutici Bristol Myers Squibb e Lilly hanno svolto esperimenti di questo tipo sulla Iss.

Il precedente

Una scoperta fondamentale, ha detto il cofondatore e presidente di Varda, Delian Asparouhov, è arrivata con un esperimento condotto nel 2019 sulla Iss sul farmaco anticancro Keytruda della Merck. In quel caso si è verificato che in condizioni di microgravità si poteva produrre la sostanza in cristalli stabili, che potevano essere somministrati con un’iniezione e potevano essere conservati a temperatura ambiente. Al contrario, la versione realizzata sulla Terra deve essere conservata al freddo e può essere somministrata solo per via endovenosa.

Quell’esperimento, ha detto Asparouhov, è stato cruciale, ma ha anche mostrato i limiti dell’uso della Iss come sede principale per questo tipo di ricerca. “La cadenza degli esperimenti è troppo bassa e i costi sono troppo alti”, ha detto. Questo perché la Iss è un veicolo spaziale complesso, pensato per trasportare in sicurezza le persone. “Ma gli esseri umani non sono davvero necessari” per produrre automaticamente ingredienti per i farmaci.

Quanto vale Varda Space Industries

È questa l’idea che nel 2020 ha portato alla fondazione di Varda da parte di Asparouhov, Will Bruey e Daniel Marshall (Marshall ha lasciato l’azienda nel 2022). Da allora la società ha raccolto 54 milioni di dollari da venture capital e, secondo Pitchbook, è valutata 149,5 milioni. L’idea dei fondatori è usare satelliti riutilizzabili e automatizzati per produrre ingredienti di farmaci nello spazio e riportarli sulla terra, senza bisogno di astronauti a bordo.

Dopo il successo della prima missione dimostrativa, Asparouhov dice che la società è pronta per iniziare a produrre per i clienti sulla sua piattaforma orbitale. E non è detto che si possano produrre solo piccoli lotti. Asparouhov ha dichiarato che, per esempio, una delle navicelle di Varda potrebbe essere ottimizzata per produrre ingredienti per circa 200mila dosi di Keytruda alla volta. “Credo che Varda sarà la prima azienda a dimostrare che si può creare valore portando atomi avanti e indietro nello spazio”, ha detto.

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