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Trimestrali Big Tech: oltre le attese Google e Microsoft. Luci e ombre su Meta

Continua il valzer delle trimestrali, con le big tech protagoniste assolute. Ieri, in occasione della nostra festa della Liberazione, a Wall Street l’attenzione era completamente rivolta a Microsoft e Google. Un’attesa spasmodica che, come ormai da tradizione, non ha deluso le aspettative. Anzi, le ha nuovamente superate.

La trimestrale di Microsoft

Partendo dalla trimestrale di Microsoft, tra i leader indiscussi nell’intelligenza artificiale, la crescita tocca difatti tutte le voci di bilancio. La società diretta da Satya Nadella ha infatti riportato 61,9 miliardi di dollari di ricavi, in aumento del 17% e in rialzo rispetto ai 60,8 miliardi di dollari delle aspettative, 27,6 miliardi di dollari di utile operativo (+23%) e 21,9 miliardi di dollari di utile netto, in aumento del 20%. Oltre le attese quindi anche l’utile per azione, che è volato a 2,94 dollari (+20%), contro i 2,82 previsti dalle aspettative. Peraltro, Microsoft ha restituito 8,4 miliardi di dollari agli azionisti sotto forma di riacquisto di azioni e dividendi nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2024.

“Microsoft Copilot e Copilot Stack stanno orchestrando una nuova era di trasformazione dell’intelligenza artificiale, ottenendo risultati aziendali migliori in ogni ruolo e settore”, ha affermato Satya Nadella, presidente e amministratore delegato di Microsoft. “I ricavi di Microsoft Cloud in questo trimestre sono stati di 35,1 miliardi di dollari, in crescita del 23% su base annua, grazie alla forte esecuzione da parte dei nostri team di vendita e dei nostri partner”, ha aggiunto Amy Hood, vicepresidente esecutivo e direttore finanziario della società D’altronde, come si evince dalle voci di bilancio, è l’area Intelligent Cloud a essere più d’impatto in termini di ricavi per la società e di crescita. Basti pensare che ha riportato 26,7 miliardi di dollari di ricavi (+21%), seguita da Productivity and Business Processes (19,7 miliardi di dollari) e da More Personal Computing (con 15,6 miliardi di dollari).

La reazione in Borsa

Più che positiva al momento la reazione dei mercati. In attesa dell’apertura delle contrattazioni a Wall Street, il titolo Microsoft, nel pre-market, sta facendo registrare una crescita superiore al 5%, con una capitalizzazione di mercato che sfiora i 3mila miliardi di dollari (2.970).

La trimestrale di Google

Concentrandoci su Google, o meglio sulla sua casa madre, Alphabet, il risultato non cambia e coincide sempre con la stessa parola: crescita. Nell’ultima trimestrale, infatti, la società ha riportato 80,5 miliardi di dollari di ricavi, in aumento del 15% rispetto allo scorso anno e notevolmente oltre le aspettative di 78,7 miliardi di dollari. E non è finita qui. Ancora più evidente la crescita guardando all’utile netto, che vola da 15,05 a 23,6 miliardi di dollari, con l’utile per azione che arriva a 1,89 dollari, contro 1,51 dollari previsti dalle stime, ossia un aumento del 25% rispetto alle aspettative.

Il cda di Alphabet, inoltre, ha sia approvato il pagamento di un dividendo di 0,20 dollari per azione che sarà pagato il 17 giugno 2024 agli azionisti registrati al 10 giugno 2024 (riguarda sia le azioni di classe A, che di classe B e classe C), sia autorizzato un buyback fino a 70 miliardi di dollari. “I nostri risultati nel primo trimestre riflettono le ottime prestazioni sia per Google Research, YouTube e Cloud. Inoltre, siamo a buon punto quando guardiamo alla nostra Gemini e c’è un grande slancio in tutta l’azienda. La nostra leadership nella ricerca, nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale e la nostra presenza globale in termini di prodotti ci posizionano bene guardando alla nuova e importante ondata di innovazione nell’intelligenza artificiale innovazione”, ha dichiarato Sundar Pichai, ceo di Alphabet. 

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La reazione in Borsa

La trimestrale record sta portando Google verso nuovi massimi, con un rally di quasi il 12% che sta portando le azioni oltre il prezzo di 174 dollari.

E Meta?

Gioie e dolori invece per Meta. Pur avendo messo a segno il settimo trimestre consecutivo oltre le attese degli analisti (in termini di ricavi), la società fondata e diretta da Mark Zuckerberg è sprofondata a Wall Street. Ma andiamo con ordine.

Per il primo trimestre del 2024, Meta ha riportato 36,46 miliardi di dollari, oltre i 36,12 delle attese e in aumento del 27%. Addirittura più che raddoppiato l’utile netto, volato da 5,7 a 12,36 miliardi di dollari (+117), e l’utile per azione, arrivato da 2,20 a 4,71 dollari (+114%). A spingere il fatturato del colosso dei social media è ovviamente la pubblicità, che rappresenta il 97% del totale. In leggero incremento del 7% anche gli utenti attivi quotidiani globali, che hanno superato i 3,2 miliardi. “È stato un buon inizio di anno”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Meta Mark Zuckerberg. “La nuova versione dell’intelligenza artificiale di Meta, Llama 3, è sempre più vicina a essere l’intelligenza artificiale leader a livello mondiale. Stiamo assistendo a una crescita sana nelle nostre app e continuiamo a fare progressi costanti anche nella costruzione del metaverso”, ha aggiunto.

Ma allora cosa c’è che non va? Per il secondo trimestre in corso Meta prevede ricavi fra i 36,5 e i 39 miliardi di dollari, un dato inferiore alle attese medie degli analisti. E, soprattutto, dopo ‘l’anno dell’efficienza’ nel 2023, è tornata ad alzare le spese per gli investimenti, così da non perdere il terreno nella corsa all’intelligenza artificiale.

Prevediamo che le spese totali per l’intero anno 2024 saranno comprese tra 96 ​​e 99 miliardi di dollari, rispetto alla nostra previsione precedente di 94-99 miliardi di dollari a causa di maggiori costi infrastrutturali e legali”, ha rivelato la società che ha aggiunto: “Prevediamo che le nostre spese in conto capitale per l’intero anno 2024 saranno nell’ordine di 35-40 miliardi di dollari, in aumento rispetto al nostro range precedente di 30-37 miliardi di dollari, mentre continuiamo ad accelerare i nostri investimenti infrastrutturali per supportare la nostra tabella di marcia sull’intelligenza artificiale”.

Inoltre, anche se non fornisce indicazioni per gli anni successivi al 2024, la società prevede che “le spese in conto capitale continueranno ad aumentare il prossimo anno, mentre investiamo in modo aggressivo per supportare i nostri ambiziosi sforzi di ricerca e sviluppo di prodotti sull’intelligenza artificiale”. Il bilancio del primo trimestre ha anche evidenziato le continue sfide della divisione Reality Labs, dedicata al metaverso della realtà virtuale e aumentata. La divisione ha riportato entrate di 440 milioni in crescita del 29% ma è rimasta in perdita, con un passivo operativo di 3,8 miliardi tra gennaio e marzo.

La reazione in Borsa

I costi in ascesa non sono affatto piaciuti agli investitori. Dopo i conti infatti il titolo è subito crollato del 15%. Le azioni restano però in rialzo del 40% da inizio anno e di circa il 130% negli ultimi dodici mesi.

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