A cura di Anthony Kettle, BlueBay Senior Portfolio Manager, RBC BlueBay
Molti mercati emergenti stanno registrando una crescita economica dinamica. Investire in quest’area offre opportunità interessanti, soprattutto grazie a quattro elementi chiave: dinamiche demografiche, potenziale di crescita, valutazioni e diversificazione. In termini demografici, i Paesi emergenti hanno generalmente popolazioni più giovani rispetto ai mercati sviluppati, in particolare in Africa. A conti fatti, il potenziale di crescita è più elevato rispetto a quello dei mercati sviluppati, nonostante, ad esempio, la crescita cinese si sia normalizzata negli ultimi anni. Dal punto di vista delle valutazioni, i mercati emergenti sono economici rispetto ai peer sviluppati, sia nel reddito fisso sia in ambito azionario. Infine, poiché il gruppo degli emergenti è costituito da un numero enorme di Paesi e rappresenta circa la metà del Pil mondiale, esistono evidenti vantaggi a livello di diversificazione.
A nostro giudizio, questo è un momento particolarmente propizio per investire in quest’area, per tre motivi. In primo luogo, i tentativi di contenere l’inflazione sono molto più radicati rispetto ai mercati sviluppati, con le banche centrali emergenti che hanno assunto un atteggiamento più proattivo nel rialzare i tassi rispetto alle banche centrali dei paesi sviluppati. Inoltre, i tassi di default sui mercati creditizi emergenti sono in calo e le valutazioni per il credito sono migliori rispetto a quelle dei mercati sviluppati.
Tuttavia, esistono anche dei rischi quando si parla di investimenti nei mercati emergenti. Questi paesi hanno regimi normativi diversi che, a volte, possono risultare difficili da gestire. I mercati di frontiera possono presentare anche problemi di liquidità, ma questo aspetto è meno rilevante per i mercati emergenti tradizionali e, nel credito, la struttura standard degli Eurobond attenua questo particolare rischio. Anche il rischio valutario e i livelli più elevati di volatilità sono fattori da tenere in considerazione. Tuttavia, vale la pena rilevare che questi rischi possono comportare anche potenziali vantaggi.
Le aree più interessanti
Nell’universo del reddito fisso, l’Asia è una asset class con un beta relativamente basso. Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte dei paesi asiatici presenta mercati locali relativamente ben sviluppati, ma anche rendimenti relativamente bassi nel contesto dei mercati emergenti globali. Attualmente riteniamo che le migliori opportunità si trovino al di fuori dell’Asia. In particolare, spiccano America Latina, Europa centro-orientale e alcune parti dell’Africa, che offrono il rapporto rischio/rendimento più interessante.
Guardando invece alla Cina, sebbene la crescita sia in ripresa, al momento non ci aspettiamo che ciò possa salvare il settore immobiliare, né che subentrerà un pacchetto di stimoli o di sostegno su larga scala per il settore. Riteniamo, invece, che siamo di fronte a un processo pluriennale volto a eliminare le scorte in eccesso e consentire il consolidamento del settore. A un livello superiore, il governo ha chiaramente dimostrato di essere disposto a mettere in conto un elevato grado di sofferenza economica per raggiungere i suoi obiettivi più ampi.
Demografia, urbanizzazione e sviluppo economico sono tutti temi chiave che stanno determinando cambiamenti importanti nei mercati emergenti. Questi trend stanno favorendo l’area emergente e rendono il segmento interessante dal punto di vista degli investimenti, anche se affrontare la transizione può essere complicato. Sul lungo periodo, ci aspettiamo di assistere a una costante tendenza al rialzo in termini di crescita per i mercati emergenti. Tuttavia, il percorso per arrivarci sarà probabilmente accidentato, a causa di alcune delle sfide descritte in precedenza.
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