Di Federico Lobuono
Dal 2016 al 2024, il numero di pmi che hanno raggiunto un livello alto o molto alto di welfare aziendale è triplicato, passando dal 10,3% al 33,3%. Un incremento particolarmente notevole negli ultimi due anni, dove si è registrata un’accelerazione dell’8%. Allo stesso tempo, le imprese con un livello iniziale di welfare sono significativamente diminuite, passando dal 48,9% al 25,5%.
Sono alcuni dei risultati emersi dal Rapporto Welfare Index PMI 2024, promosso da Generali Italia in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le principali Confederazioni italiane: Confindustria e Confcommercio, e presentato a Roma. Il report, giunto alla sua ottava edizione, ha fornito una panoramica sullo stato del welfare aziendale tra le piccole e medie imprese italiane, evidenziando una significativa crescita e maturità in questo settore.
Il ruolo del terzo settore
Una delle novità di quest’anno è l’enfasi sul ruolo crescente del terzo settore nel welfare aziendale. Circa il 51,3% degli enti del Terzo Settore ha raggiunto un livello elevato di welfare, superiore alla media generale del 33,3%. Questi enti non solo offrono soluzioni di welfare ai propri dipendenti, ma agiscono anche come fornitori di servizi alle imprese, contribuendo in modo significativo alla costruzione di un sistema di welfare più robusto e inclusivo.
Impatto sulle comunità e le famiglie
Il rapporto sottolinea l’importante impatto delle pmi nel fornire welfare non solo ai propri dipendenti ma anche alle loro famiglie e alle comunità più ampie. Le pmi italiane raggiungono circa 11,3 milioni di famiglie, pari al 44% delle famiglie italiane. Inoltre, il 18% delle PMI considera il welfare aziendale una leva strategica di gestione, con l’81% di queste che ottiene i migliori risultati in termini di impatto sociale.
Contributi alla produttività e al successo economico
Il rapporto dimostra anche che c’è una correlazione diretta tra il livello di welfare aziendale e il successo economico delle imprese. Le aziende con un livello molto alto di welfare vedono un aumento del fatturato e del margine operativo lordo per addetto, rispetto a quelle con un livello iniziale di welfare. Questo conferma che un buon sistema di welfare non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti ma contribuisce anche alla solidità finanziaria e alla competitività sul mercato.
Una partnership pubblico-privato per il futuro
Giancarlo Fancel, ceo di Generali Italia, ha sottolineato l’importanza di una partnership tra il settore pubblico e il privato per rinnovare il welfare del Paese. Le PMI, con il loro profondo radicamento nel tessuto sociale e economico italiano, sono viste come un punto di riferimento essenziale per il territorio e per l’intera comunità.
Il Welfare Index PMI 2024 rappresenta un chiaro indicatore di come il welfare aziendale stia diventando sempre più un elemento centrale nella gestione delle imprese, con benefici che si estendono ben oltre le mura aziendali. Con una partecipazione di circa 7.000 imprese, il rapporto di quest’anno non solo riflette la crescente importanza del welfare nelle strategie aziendali ma anche il suo ruolo cruciale nella costruzione di una società più coesa e inclusiva.
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