Saragaglia-Cortem
Leader

Dallo sviluppo della società alle soluzioni green: Cortem Group raccontata dalla cco Marianna Saragaglia

Articolo tratto dal numero di luglio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Il 24 febbraio 1968, Marco Rossi e Renato Gratton decisero di unire le forze per fondare Cortem, principale azienda del gruppo Cortem, per diventare leader nell’attività di progettazione e produzione di apparecchiature elettriche per ambienti con pericolo di esplosione e incendio.

Cinquant’anni dopo, Cortem è tra i principali player del mercato dell’antideflagrante, con tre sister company a Singapore, Dubai e Buenos Aires, dieci hub di distribuzione, 250 impiegati e un’ampia rete di vendita che l’hanno portata a un fatturato di circa 50 milioni di euro. Forbes Italia ha intervistato Marianna Saragaglia, cco e membro del board di Cortem Group.

Qual è il segreto della vostra crescita?

Sta in due fattori: il primo è il continuo investimento in ricerca e sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, non solo per applicazione nell’oil & gas, ma anche nel green, con particolare focus sulla transizione energetica; il secondo è l’implementazione di unità ingegneria e assemblaggio in parti del mondo nevralgiche per il business, mantenendo salde le radici del made in Italy e centralizzando le attività produttive nel nostro quartier generale, in Friuli Venezia Giulia.

In che cosa si differenziano i vostri prodotti rispetto a quelli dei concorrenti?

Ci piace porre l’accento sulla nostra competenza, che ogni anno si rinnova con la presentazione di nuovi prodotti. Detto ciò, siamo leader di mercato nelle soluzioni di lighting a led per zone a rischio esplosione, un ambito che abbiamo rivoluzionato. Inoltre siamo tra le pochissime aziende del settore ancora gestite dalla seconda e terza generazione delle famiglie fondatrici. Proprio per questo assetto, la mia recente entrata nel cda di Cortem, dopo otto anni alla direzione commerciale del gruppo e sei alla guida della nostra fabbrica in Medio Oriente, mi rende orgogliosa.

Quali iniziative avete preso per l’ambiente e per la salute e la sicurezza dei lavoratori?

Lavoriamo ogni giorno per la sicurezza del nostro personale e di quello che lavora negli impianti in cui vengono installati i nostri prodotti. Puntiamo soprattutto sulla formazione continua e su soluzioni di ingegneria sempre più efficaci. Cerchiamo poi di sensibilizzare tutti sulla responsabilità individuale, grazie anche al supporto di specialisti e consulenti esperti del settore.

La colonna portante del mercato antideflagrante è il settore dell’oil & gas. In futuro quali saranno le tendenze dominanti in questo campo?

Il settore oil & gas sarà ancora per molti anni la spina dorsale e il core business del settore, ma già da qualche anno investiamo nello studio di soluzioni per idrogeno ed energie alternative, tra cui solare e fotovoltaico. Vogliamo contribuire a soluzioni green. I nostri prodotti da tempo vengono realizzati con una particolare attenzione all’impatto ambientale. Abbiamo dimostrato che si può essere green an- che lavorando per impianti tradizionalmente non a energia pulita.

 

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