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Food & drink

Trattoria Da Burde si rinnova: lo storico locale di Firenze apre al pagamento con bitcoin

Quando ha aperto i battenti, nel 1901, un piatto di carne sarebbe costato – cambio alla mano – non più di una manciata di lire. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti, e a oltre centoventi anni dalla sua inaugurazione, una delle trattorie storiche più premiate d’Italia apre al pagamento con bitcoin.

Accade alla periferia di Firenze, dove la Trattoria Da Burde dei fratelli Paolo e Andrea Gori ha deciso di compiere un ulteriore passo nel futuro, iniziando ad accettare pagamenti con la più nota delle criptovalute in circolazione. Una scelta forse radicale, ma non certo la prima nella centenaria storia della trattoria.

Dalla tv a colori al wi-fi gratuito

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A ben vedere, il primo pioniere fu proprio il fondatore Turiddo soprannominato, appunto, ‘Burde’ dagli amici: “Nostro nonno ci raccontava sempre che nell’immediato dopoguerra – spiegano i titolari, rispettivamente chef e sommelier – in trattoria c’era l’unico televisore a colori del borgo di Peretola, e che tutti i paesani venivano a vedere i cinegiornali e la tv da noi. A suo modo, già quello fu un deciso investimento in tecnologia e all’avanguardia. Poi, tanto per non perdere il vizio, siamo stati il primo ristorante a Firenze a offrire il wi-fi gratuito ai clienti, nonché i primi a effettuare una degustazione di vino in diretta streaming”.

Come funzionerà il pagamento in bitcoin?

E così, dopo essere stata la prima trattoria con un podcast e a dotarsi di un canale Youtube, la Trattoria da Burde si conferma un eccellente punto d’incontro tra la tradizione e la modernità. “Agli albori di una campagna elettorale americana che li ha riportati di prepotenza sul campo – continuano Andrea e Paolo Gori – ci prepariamo anche noi a lavorare con i bitcoin, i contanti del futuro, un nuovo modo di concepire i pagamenti che è entrato quasi nella normalità delle persone. Finora il problema principale era la trascrizione fiscalmente legale di questi pagamenti e tutto ciò ci aveva fermato dall’implementarli, ma finalmente grazie a DataSapiens abbiamo trovato la quadra”.

Ma come funzionerà il pagamento in bitcoin, in un locale tradizionalmente frequentato da numerosi habitué? “Al momento del pagamento – rispondono i titolari – basterà chiedere di poter effettuare il saldo con uno speciale ‘pos’ per bitcoin, scegliere se usare il circuito Lighting o il classico bitcoin e poi accedere al proprio wallet. Al termine del pagamento, il cliente riceverà alla cassa la fattura fiscale o la ricevuta”.

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