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Small Giants

Tra tradizione e futuro: questa storica torrefazione modenese vuole portare l’industria 4.0 nella lavorazione del caffè

Articolo tratto dal numero di luglio 2024 di Forbes Small Giants. Abbonati!

Ricavi in costante crescita e un profilo sempre più internazionale. Caffè L’Antico guarda al futuro con ottimismo anche grazie a un piano di investimenti che ha permesso alla storica torrefazione modenese di presidiare il mercato con impianti produttivi all’avanguardia e con tante novità di prodotto posizionate nella fascia alta dell’offerta.

Le origini del gruppo risalgono ai primi decenni nel 1900, quando Ambrogio Cagliari divenne un esperto di caffè prima in Brasile e poi in Francia, dove a Bordeaux fondò la sua prima torrefazione. Il figlio Francesco, tornato in Italia, continuò con successo la tradizione di famiglia e diede i natali alla torrefazione San Paulo di Modena.

L’espansione di Caffè L’Antico sotto la gestione di Dante Cagliari

Oggi al vertice di Caffè L’Antico siede Dante, nipote del capostipite e terza generazione della famiglia, che ha preso le redini dell’azienda (oggi condotta insieme alla figlia Gabriella) dopo aver completato gli studi in Economia e commercio con una tesi di laurea naturalmente sul caffè.

Oggi, proseguendo il percorso, è anche docente universitario presso la facoltà di Merceologia dell’Università di Bologna. “Negli ultimi cinque anni, il giro d’affari di Caffè L’Antico è aumentato in media di circa il 10% all’anno, con un piccolo rallentamento nel periodo del Covid. Attualmente il fatturato ha raggiunto i 10 milioni di euro, mentre la produzione ha superato le mille tonnellate di caffè torrefatto, sempre su base annuale”, spiega il patron.

“La marginalità, invece, è in diminuzione nel comparto Horeca, a causa degli importanti aumenti dei costi della logistica, ed è rimasta sostanzialmente stabile nel settore retail”. Negli ultimi anni il peso dell’export per Caffè L’Antico è andato via via aumentando e oggi rappresenta quasi l’80% del fatturato.

“I mercati più importanti attualmente sono Germania, Grecia, Serbia, Montenegro, Repubblica Ceca, Polonia e Arabia Saudita. Recentemente stiamo intrattenendo nuove relazioni commerciali con clienti in Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti e in diverse aree dell’Africa Settentrionale. Tutte partnership che stanno già dando i loro frutti. Oggi Caffè L’Antico produce e distribuisce così le proprie miscele di caffè di alta qualità in 48 paesi nel mondo”.

Dalla sede di Modena al nuovo sito produttivo in India

Cuore dell’azienda, il sito produttivo è situato a due passi dal centro di Modena: è qui che le diverse qualità di caffè importate dai paesi di origine vengono accuratamente selezionate per essere poi torrefatte lentamente in 18 minuti secondo l’antica tradizione, con un processo di raffreddamento ad aria e il non riciclo dei fumi, per poter ottenere la massima qualità.

La sede di rappresentanza è invece la villa Montecuccoli degli Erri, una delle più importanti residenze storiche della zona. Edificata nel 1490 e appartenuta dal 1600 al 1800 alla nobile casata dei Montecuccoli, oggi è di proprietà della famiglia Cagliari.

Nel 2015 il gruppo ha inaugurato una seconda torrefazione in India, la Seven Beans Coffee Company. Un progetto realizzato in partnership con la famiglia Shetty, proprietaria di sconfinate piantagioni di caffè arabica e robusta nella regione di Bangalore, un sito di 15mila metri quadrati per la produzione in loco di caffè indiani con tecniche di torrefazione all’italiana, grazie al quale il gruppo ha potuto estendere la distribuzione nel continente asiatico meridionale.

Gli investimenti di Caffè L’Antico nelle nuove tecnologie

Lato investimenti, è stato proprio Dante Cagliari a ripensare la torrefazione per rispondere alle nuove tendenze del mercato e ad investire, in particolare, in tecnologie più moderne “senza compromettere però mai la qualità artigianale del prodotto”, continua.

“Il gruppo ha destinato risorse finanziarie per l’acquisto di nuove attrezzature per la produzione e il packaging in chiave Industria 4.0, al fine di migliorare i flussi produttivi e renderli coerenti con le mutate dinamiche del settore. Grande attenzione è stata dedicata al miglioramento degli imballaggi per renderli sempre più efficienti dal punto di vista della riciclabilità. Il mercato, d’altronde, mostra chiari segnali di interesse nei confronti di confezionamenti sempre più green e Caffè L’Antico sta seguendo questa evoluzione con grande attenzione. Il settore Ricerca e sviluppo dell’azienda ha quindi concentrato i propri sforzi nel miglioramento delle tecniche di riciclo degli scarti di lavorazione”.

Tendere verso l’eccellenza

Caffè L’Antico opera sul mercato con l’omonimo brand ed è proprietario anche dei marchi San Paulo, Caffè degli Dei, Caffè Montecuccoli e, in India, Seven Beans. Tra le ultime novità, il lancio del blend La Bottega dell’Antico, ottenuto da una bilanciata selezione delle migliori varietà di arabica e robusta provenienti da Sud Est Asiatico e Sud America.

“Sono serviti anni per trovare l’esatto equilibrio ma ne è valsa la pena. Il risultato è una miscela con una lunga persistenza al palato e con note che nell’arco di pochi secondi variano dal floreale all’agrumato, per poi virare al passito, al cioccolato e alla frutta a guscio. Caffè L’Antico (il cui staff è composto da circa 35 persone tra dipendenti e collaboratori) distribuisce i propri prodotti per il 70% circa nel settore Horeca e per il restante 30% nel retail con una quota nella grande distribuzione organizzata poco rilevante”.

D’altronde, “i prodotti a marchio Caffè L’Antico sono percepiti dal mercato come tipicamente di fascia alta. Il nostro cliente di riferimento ricerca l’eccellenza, è sensibile alla provenienza della materia prima e apprezza la nostra grande esperienza nel settore della torrefazione. Non possiamo permetterci di deluderlo e per questo siamo ‘costretti’ a tendere sempre all’eccellenza”.

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