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Un veterano della Silicon Valley ha creato il Google delle forze dell’ordine

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Fondata e finanziata da ex dirigenti di Palantir, Peregrine Technologies spera di potenziare l’accesso ai dati di sorveglianza della polizia locale, limitando al tempo stesso l’abuso di queste tecnologie da parte degli agenti.

Nel 2021 Nick Noone si è trovato sul banco dei testimoni in un’aula di tribunale della Bay Area, in California, in qualità di esperto in un processo per omicidio. Il software della sua azienda, Peregrine, aveva collegato le posizioni di cellulari, i dati relativi a targhe di automobili, registri della polizia e filmati delle telecamere di sorveglianza per aiutare gli investigatori del dipartimento di polizia di San Pablo a collocare numerosi sospetti nel luogo in cui era avvenuto il fatto. Noone stava illustrando le prove.

La giuria trovò il suo resoconto convincente. Poco dopo, gli imputati furono condannati a lunghe pene detentive. “Peregrine è stata uno strumento davvero potente per l’accusa, in quel caso”, ricorda il capo della polizia di San Pablo, Brian Bubar.

Che cosa fa Peregrine

Fu un trionfo per il software che Noone e l’altro cofondatore, Ben Rudolph, avevano costruito dopo avere lavorato fianco a fianco per 18 mesi con la polizia di San Pablo. In quell’anno e mezzo avevano lavorato a casi importanti accanto a investigatori esperti per scoprire come i dipartimenti di polizia locale avrebbero potuto usare meglio i dati a loro disposizione per risolvere crimini. In base a quell’esperienza stabilirono come sviluppare quello che era essenzialmente un Google molto potente per i dati in possesso della polizia. Se si inserisce un nome o un indirizzo nella sua app, Peregrine esamina rapidamente i registri dei tribunali, i verbali di arresto, gli interrogatori della polizia, le trascrizioni di quanto ripreso dalle body cam e qualsiasi altro dataset immaginabile in possesso della polizia per cercare riscontri. Ha preso i dati che si trovavano – isolati – in una serie di sistemi lenti e vecchi e li ha resi disponibili in un’app semplice e veloce che può essere usata da browser.

A dispetto della poca attività di marketing, tra le forze dell’ordine è cominciato il passaparola su Peregrine e i suoi cofondatori. Appena un anno prima di quel processo del 2021, Noone aveva lasciato un ruolo da dirigente in Palantir – società che ha contratti con il governo statunitense per 20 miliardi di dollari -, dove aveva lavorato per anni in Medio Oriente al fianco dell’esercito, usando svariati dati di intelligence per aiutare a identificare i membri dell’Isis in Siria. Poco dopo, si è messo in società con Rudolph, un ex esperto di tecnologia dell’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, per costruire Peregrine. L’idea era fornire alla polizia locale la tecnologia che Palantir usava per trovare i membri dell’Isis, mettendo insieme quanto ricavato da varie fonti di sorveglianza e database per indagare più velocemente e meglio. Proprio il genere di trasferimento di tecnologia militare e di intelligence agli agenti locali che spesso fa scattare l’allarme degli attivisti per i diritti civili.

Quanto vale Peregrine

I capi della polizia sono stati subito colpiti dall’approccio dei cofondatori di Peregrine, che hanno deciso di studiare in profondità i dipartimenti per comprenderne le necessità. “Uno dei motivi per cui abbiamo guadagnato la fiducia di questa comunità è che, anche se siamo esterni, non stiamo nelle torri d’avorio della Silicon Valley”, ha dichiarato a Forbes Noone, 35 anni, durante un’intervista di due ore nel centro di Londra, realizzata a maggio. Questa mentalità è il risultato degli anni passati in Medio Oriente, dove ha imparato che, invece di “pontificare su ciò di cui il mondo ha bisogno”, gli esperti di tecnologia dovrebbero lavorare a contatto con coloro che servono.

“Nick ha un approccio pratico”, ha detto Morgan Hitzig, che è entrato in Peregrine poco dopo essere tornato dall’Afghanistan, dove aveva aiutato la Marina a far uscire le forze statunitensi dal paese nel 2021. “Vuole davvero capire il problema che ogni organo di polizia deve risolvere”. (Hitzig ha lasciato l’azienda all’inizio di quest’anno per diventare un investitore di Venrock).

Fino a oggi Peregrine ha ottenuto 57 contratti con organi di polizia e di pubblica sicurezza statunitensi che vanno da Atlanta a Los Angeles. I ricavi sono triplicati nel 2023: da 3 milioni di dollari a 10. Noone si aspetta di vederli triplicare ancora quest’anno e portarli a 30 milioni, anche grazie ai 60 milioni di fondi raccolti da investitori come Friends & Family Capital e Founders Fund (due dei suoi ex colleghi di Palantir che ora lavorano nel venture capital, l’ex cfo Colin Anderson e l’ex ingegnere Trae Stephens, hanno guidato due diversi round di finanziamento). Valutata 360 milioni di dollari dopo l’ultima raccolta da 30 milioni, Peregrine si è guadagnato un posto nella lista Next Billion Dollar Startups di Forbes 2024, che indica le 25 aziende con le maggiori probabilità di diventare unicorni, cioè di raggiungere un valore di 1 miliardo.

Più basso è il costo, meglio è

Raramente i dipartimenti di polizia locale con meno mezzi possono permettersi le tecnologie usate da quelli più grandi. I centri di sorveglianza ad alto tasso tecnologico, conosciuti nel settore come real-time crime centers (rtcc), richiedono hardware e software costosi, alla portata solo dei dipartimenti più grandi. La tecnologia di Peregrine, però, rende gli rtcc molto più accessibili anche ai dipartimenti di polizia più piccoli.

Per Noone, più basso è il costo, meglio è. “Quando vedo un contratto da un milione di dollari, penso che sia un po’ troppo”, ha detto. “Il valore medio di un nostro contratto è di 280mila dollari l’anno. Se fosse anche meno, ne sarei felice. Ora abbiamo un cliente che paga 32mila dollari l’anno, e quello è un grande successo”.

Non che i dipartimenti con buone risorse storcano il naso davanti alle proposte meno costose di Peregrine. Negli ultimi due mesi, l’ufficio dello sceriffo di Orange County ha avviato il suo rtcc con un contratto da 900mila dollari con Peregrine. “Con l’avvento di applicazioni native cloud, le agenzie grandi e piccole possono adottare queste moderne tecnologie in tempi molto rapidi e con costi e infrastrutture molto minori”, ha detto a Forbes Dave Fontneau, cio dell’ufficio dello sceriffo di Orange County. E a fine luglio il dipartimento di polizia di Los Angeles, uno dei più grandi del paese, ha siglato un accordo da 2,8 milioni di dollari per sostenere Project Blue Light, l’iniziativa dell’agenzia per combattere le piccole organizzazioni criminali.

I pericoli per la privacy

Il costo più basso degli rtcc, però, preoccupa i difensori della privacy, che temono la sorveglianza indiscriminata. “Vediamo molti dipartimenti di polizia di varie dimensioni che ora hanno accesso ai real-time crime center, e questo permette senz’altro un accesso più generale al materiale di sorveglianza, anche per dipartimenti più piccoli che in passato avrebbero trovato il tutto troppo costoso”, ha affermato Beryl Lipton, senior investigative researcher dell’Electronic Frontier Foundation (Eff). “Aziende di questo genere hanno difficoltà intrinseche di tutela della privacy, perché tutto ciò su cui si basano è fondamentalmente dannoso per la privacy”.

Lipton segue la crescita degli rtcc nell’Atlante della sorveglianza dell’Eff, che mostra come ci siano oggi almeno 150 rtcc operativi. Lipton dice che il numero è probabilmente più alto. Il numero dei centri è cresciuto così in fretta che è difficile tenere un conto preciso. Sia gli rtcc che la tecnologia di Peregrine, aggiunge, possono inoltre consentire attività di “polizia predittiva”, da tempo criticata perché prende ingiustamente di mira i quartieri più poveri e non bianchi.

Le misure per contrastare gli abusi

Per fugare simili preoccupazioni, Peregrine ha arruolato Adam Klein, ex presidente dello United States Privacy and Civil Liberties Oversight Board, un’agenzia che cercava di assicurarsi che i programmi di antiterrorismo di Nsa, Fbi, Cia e Dhs non fossero incostituzionali. Come consulente dell’azienda, Klein ha spiegato ai dipendenti di Peregrine come evitare gli errori commessi da quelle agenzie e come progettare “l’architettura” della privacy e delle libertà civili intorno alla raccolta di dati. “Se non si stabiliscono questi principi all’inizio, diventa molto difficile introdurli più tardi, quando qualcosa va storto”, ha dichiarato Klein a Forbes.

In Peregrine, tutto questo si è tradotto in un registro di controllo costantemente aggiornato e minuzioso per l’accesso ai dati più sensibili. Per esempio, per cercare le posizioni delle auto nei registri delle targhe, gli utenti devono fornire il numero del caso o una ragione chiara. Il riconoscimento facciale è bandito, dopo casi in cui l’eccessivo ricorso a questa tecnologia ha portato ad arrestare le persone sbagliate. Per verificare se ci sono segni di abuso, Peregrine può anche elaborare grafici sul comportamento della polizia e tenere traccia dell’uso di forza da parte degli agenti. Nei contratti, Peregrine include una sezione intitolata ‘Protezione della privacy e delle libertà civili’, in cui ricorda ai poliziotti che sono custodi di “dati sensibili per conto del pubblico”.

Oltre la sorveglianza

Noone, però, non si accontenta di sapere che la sua tecnologia aiuta il lavoro di sorveglianza dei poliziotti. Ricorda che, dopo che Peregrine aveva contribuito a condannare due persone sospettate di omicidio, ha pensato: “Questo non è di sicuro un successo. Li guardi e pensi: ‘Questi sono due individui’. Che diavolo è successo? Perché sono qui? Come sono finiti in quest’aula? Come si spezza il ciclo della criminalità?”.

La speranza di Noone è che Peregrine aiuti i dipartimenti di polizia e altre agenzie governative ad affrontare i problemi sociali che portano le persone a infrangere la legge. Vuole allargare l’accesso agli strumenti della sua azienda ad altre agenzie locali, così che possano analizzare i dati per capire come mai, in un certo posto e in un certo momento, qualcuno commette un crimine. “A che ora i giovani sono usciti da scuola? Ci sono librerie aperte? Che cosa mette a disposizione quel programma di doposcuola? Ci sono domande molto interessanti che una città può porsi”.

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