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Ford cambia la strategia sulle auto elettriche. Intanto prosegue la guerra dei dazi tra Europa e Cina

È un periodo complesso per il mercato delle auto elettriche: oltre al tema dei dazi, che si arricchisce ogni settimana di nuovi capitoli, si registrano anche cambiamenti di strategia per i colossi dell’automotive. Ford, per esempio, ha deciso di concentrarsi su veicoli meno costosi e con maggiore autonomia.

Aspetti principali

  • Come annunciato da Ford, l’azienda ha deciso di adattare il lancio di veicoli full-electric nel segmento più redditizio e dove ha maggiori vantaggi competitivi. L’azienda vuole puntare su veicoli a prezzi più bassi con autonomie maggiori.
  • Il colosso americano ha inoltre l’annunciato l’abbandono dei piani per un Suv elettrico di grandi dimensioni, che sarà disponibile solo in versione ibrida e che comporterà un onere contabile aggiuntivo di 400 milioni di dollari e spese aggiuntive per circa 1,5 miliardi di dollari.
  • Nel suo portafoglio completamente elettrico, Ford prevede di introdurre un nuovo furgone commerciale che inizierà la produzione nel 2026 in Ohio, seguito da vicino nel 2027 da due nuovi pickup: un pickup di medie dimensioni basato sulla piattaforma progettata dal team di innovazione di Ford in California e un pickup di nuova generazione che sarà assemblato in Tennessee.

La nuova strategia

“Abbiamo imparato molto come secondo marchio di veicoli elettrici negli Stati Uniti su ciò che i clienti vogliono e apprezzano”, ha commentato il presidente e ceo di Ford Jimmy Farley, “e su cosa serve per competere con i migliori al mondo con un design efficiente in termini di costi, e abbiamo costruito un piano che offre ai nostri clienti la massima scelta e sfrutta i nostri punti di forza”. L’azienda ha poi annunciato una revisione delle forniture delle batterie dei veicoli per ridurre i costi. “Un veicolo elettrico accessibile parte con una batteria accessibile,” ha detto Farley. “Se non sei competitivo sul costo della batteria, non sarai competitivo nella vendita dei veicoli”. Per questo, Ford e LG Energy Solutions puntano a spostare parte della produzione delle batterie della Mustang Mach-E dalla Polonia a Holland, Michigan, nel 2025, per qualificarsi per i benefici dell’Inflation Reduction Act.

La guerra dei dazi

“Se mi tassi le auto elettriche, io ti tasso il formaggio“. La guerra dei dazi tra Europa e Cina continua e si arricchisce di ulteriori capitoli.  La Cina ha annunciato di aver avviato un’indagine sui prodotti lattiero-caseari importati dall’Unione Europea con un contenuto di grassi superiore al 10%. È solo l’ultima di una serie di azioni di ritorsione tra le due potenze commerciali. Pechino ha agito subito dopo che l’UE ha confermato il suo piano di imporre alti dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina, basandosi sui risultati di un’indagine sui sussidi cinesi per il settore.

La Commissione Europea ha dichiarato che “difenderà fermamente l’interesse dell’industria lattiero-casearia dell’UE” e interverrà se necessario per garantire che l’indagine cinese rispetti le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. L’importazione di prodotti lattiero-caseari europei in Cina nel 2023 ha avuto un valore di 1,7 miliardi di euro.

Le ultime novità

Nell’ultima versione della bozza riguardanti le sanzioni dell’UE per i veicoli elettrici importati dalla Cina, le auto esportate da BYD, il principale produttore cinese di veicoli elettrici, saranno soggette a un dazio del 17%, mentre le esportazioni di SAIC Motor, con sede a Shanghai, affronteranno il dazio più elevato del 36,3%. Per Tesla, che produce in Cina, è stata stabilita una tariffa del 9%, dopo una valutazione delle sovvenzioni specifiche ricevute. I dazi devono essere ratificati dagli Stati membri entro l’inizio di novembre.

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