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Decarbonizzazione, camion elettrici e welfare aziendale: con Florim l’industria ceramica è responsabile

Articolo tratto dal numero di agosto 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

A Fiorano Modenese, nel distretto della ceramica, Florim produce da oltre 60 anni superfici ceramiche per l’edilizia, l’architettura e l’interior design. Lo fa cercando di operare in modo responsabile nei confronti del territorio e delle persone: società benefit certificata B Corp dal 2020, ha messo in campo diverse azioni per la riduzione dell’impatto ambientale.

Guidata da Claudio Lucchese, figlio del fondatore, Giovanni Lucchese, Florim è oggi una delle principali aziende nella produzione di rivestimenti ceramici. Da due anni è parte di Altagamma, fondazione che riunisce le aziende italiane ambasciatrici dello stile del nostro Paese. Ha 1.450 dipendenti nel mondo e 470 milioni di euro di fatturato e investe sull’innovazione in funzione di una produzione più rispettosa e gentile.

Claudio Lucchese

Investire nel green management

Dal 2011 Florim ha allocato 64 milioni di euro in green management. Da anni recupera il 100% degli scarti crudi di produzione e il 100% delle acque reflue, e in entrambi gli stabilimenti italiani (a Mordano, nel Bolognese, e a Fiorano) ci sono vasche di raccolta dell’acqua piovana per il recupero delle precipitazioni. Inoltre, Florim è in grado di autoprodurre fino al 100% dell’energia elettrica necessaria al funzionamento delle sedi italiane, grazie a un assetto impiantistico composto da due impianti di cogenerazione e da pannelli fotovoltaici con una potenza di 12,3 MWp, installati su una superficie di 127mila metri quadrati.

E quando l’autoproduzione non basta, l’azienda dal 2021 acquista energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili certificate, riducendo così le emissioni di CO2. In 12 anni, ha evitato di immettere nell’atmosfera 152.845 tonnellate di anidride carbonica. A raccontare gli ultimi sforzi e le ambizioni nel campo ambientale è la 16esima edizione del bilancio di sostenibilità, pubblicata a inizio anno.

“Il 2023 verrà ricordato per l’inizio di un ulteriore nuovo conflitto armato e per il protrarsi dell’instabilità geopolitica, con effetti negativi anche sull’economia”, ha spiegato Claudio Lucchese. “In tale contesto, pur avendo assistito a una generale contrazione dei volumi rispetto al 2022, Florim ha confermato il piano di investimenti che era iniziato l’anno precedente: nel biennio 2022-2023 sono stati realizzati interventi per oltre 270 milioni di euro, sia nelle sedi italiane che in America, principalmente mirati a un rinnovo impiantistico”.

Il progetto CarbonZero

Tra le novità dell’ultimo anno c’è CarbonZero, il progetto di superfici carbon neutral che compensano le emissioni di CO2 generate dalla loro produzione e dal loro ciclo di vita. Florim misura infatti l’impatto ambientale dei prodotti lungo tutto il ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento, e dal 2023 compensa le emissioni rimanenti acquistando crediti di carbonio certificati, derivanti da progetti di energia rinnovabile in paesi in via di sviluppo (Cdm register project number 1259).

Il progetto si inserisce in un più ampio percorso di decarbonizzazione, che si è concretizzato in misure per l’alleggerimento dell’impronta ambientale. Tra gli ultimi esempi c’è il progetto pilota di e-mobility, inaugurato nel 2023, che prevede la movimentazione delle lastre tra gli stabilimenti di Mordano e Fiorano con due camion 100% elettrici alimentati con l’energia autoprodotta dai pannelli fotovoltaici e dagli impianti di cogenerazione.

L’impegno di responsabilità sociale

Parallelo all’impegno per una produzione più rispettosa dell’ambiente è il cammino di responsabilità sociale, con numerosi progetti in ambito welfare e con le attività promosse dalla Fondazione Ing. Giovanni Lucchese, dalla Florim Gallery e dal Centro Salute e Formazione. “Facendo nostro il concetto di interdipendenza, che indica l’indissolubile legame tra la salvaguardia del pianeta, il benessere delle persone e lo sviluppo economico e industriale, Florim si impegna ad adottare un comportamento responsabile, etico e trasparente”, spiegano dall’azienda.

Istituita nel 2013, la Fondazione Ing. Giovanni Lucchese vuole supportare enti e associazioni dedicate al sostegno delle famiglie più bisognose nei comuni del territorio. Inoltre, attraverso le attività del Centro Salute e Formazione, Florim promuove la salute e il benessere delle persone e interviene a sostegno di strutture ospedaliere e sanitarie locali. Il centro, nato nel 2014 dalla collaborazione con l’ospedale di Sassuolo, è l’unico esempio in Italia di centro di formazione avanzata in ambito sanitario all’interno di un’industria privata.

Tra il 2014 e il 2023 ha accolto oltre 400 corsi formativi e 4.500 partecipanti, organizzando anche gli Incontri della salute, aperti ai cittadini, per accrescere la cultura della prevenzione e la promozione di corretti stili di vita. Iniziative che mirano a innescare processi virtuosi anche all’esterno dell’azienda, disegnando nuovi modelli di business guidati dall’impegno etico.

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