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Nvidia, aziende di maggior valore al mondo
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Nvidia, la trimestrale da record non basta: il titolo crolla a Wall Street

Bene, ma non benissimo. Anzi malissimo. Pur avendo fatto registrare nuovi record (sensazionali considerato il confronto con il passato), l’attesissima trimestrale di Nvidia non ha saziato la vorace fame di Wall Street, che ha bocciato senza riserva i conti della regina dell’intelligenza artificiale. Ieri il titolo della società ha chiuso in ribasso del 2,10% e oggi è in discesa di quasi il 7% nel pre-market. Ma andiamo con ordine.

Trimestrale Nvidia, non bastano i numeri record

  • Ieri Nvidia, regina nel mercato dell’intelligenza artificiale, ha pubblicato i conti della sua ultima trimestrale. Dati che, pur essendo decisamente positivi, non hanno convinto gli investitori di Wall Street.
  • Il titolo della società ha chiuso la giornata in ribasso del 2,10% e oggi sta cedendo quasi il 7% nel pre-market.
  • Come si evince dalla nota ufficiale, Nvidia ha chiuso il suo secondo trimestre (terminato il 28 luglio) con un fatturato di 30 miliardi di dollari, oltre le attese degli analisti di 28,7 miliardi, in aumento del 15% rispetto al trimestre precedente e addirittura del 122% rispetto all’anno scorso.
  • Record anche in termini di utili, volati a 16,59 miliardi di dollari, il 12% in più rispetto ai tre mesi precedenti e in rialzo del 168% sullo stesso periodo dello scorso anno, quando aveva registrato 6,18 miliardi.
  • Nvidia ha riportato un eps (utile per azione) di 68 centesimi su base adjusted, oltre l’attesa di 64 centesimi per azione stimata dagli analisti interpellati da Lseg, in aumento dell’11% rispetto al trimestre precedente e del 152% rispetto all’anno precedente.
  • Il 7 giugno 2024 Nvidia ha completato uno stock split di dieci a uno che aveva dato un ulteriore spinta alle azioni.

Cosa ha detto Jensen Huang

“La domanda di Hopper rimane forte e l’attesa per Blackwell è incredibile. La società ha raggiunto ricavi record poiché i data center globali sono a pieno regime per modernizzare l’intero stack con elaborazione accelerata e intelligenza artificiale generativa”, ha dichiarato Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia. “I campioni Blackwell vengono spediti ai nostri partner e clienti. Spectrum-X Ethernet per AI e il software Nvidia AI Enterprise sono due nuove categorie di prodotti che stanno raggiungendo una scala significativa, dimostrando che Nvidia è una piattaforma full-stack e su scala di data center. In tutto lo stack e l’ecosistema, stiamo aiutando i creatori di modelli di frontiera a fornire servizi Internet ai consumatori e ora alle aziende. L’intelligenza artificiale generativa rivoluzionerà ogni settore”.

Quanto incassano gli azionisti

Durante la prima metà dell’anno fiscale 2025, Nvidia ha restituito 15,4 miliardi di dollari agli azionisti sotto forma di azioni riacquistate e dividendi in contanti. Alla fine del secondo trimestre, la società aveva 7,5 miliardi di dollari rimanenti in base alla sua autorizzazione al riacquisto di azioni. Inoltre, il cda ha approvato un buyback da 50 miliardi di dollari. Bisogna evidenziare che la società pagherà il suo prossimo dividendo trimestrale in contanti di 0,01 dollari per azione il 3 ottobre 2024 a tutti gli azionisti registrati al 12 settembre 2024.

Perché il crollo in Borsa

Avendo appurato che i principali dati economici rilasciati ieri hanno superato tutte le aspettative, i motivi dietro la reazione negativa di Wall Street potrebbero essere diversi. Un’ipotesi sono le indicazioni della guidance (e quindi per il futuro). Infatti, anche se il fatturato per il terzo trimestre è previsto ancora in crescita a 32,5 miliardi di dollari, tuttavia non ha soddisfatto le stime e le speranze degli investitori. Secondo quanto riportato Marketwatch, l’analista di Ubs Timothy Arcuri aveva indicato che l’outlook dei mercati sul fatturato era salito ulteriormente, puntando a un valore compreso tra i 33 miliardi e i 34 miliardi di dollari. Ma non è tutto.

Secondo David Pascucci, market analyst di Xtb, il ribasso può essere giustificato anche da altri aspetti. Uno di natura tecnica – dato che “Nvidia si trova a testare i massimi mensili” -, uno legato alla domanda sui chip per i data center (guidata principalmente dall’innovazione e dai forti investimenti sull’IA generativa), che potrebbe “subire un arresto qualora ci fosse un rallentamento economico generale o una diminuzione degli investimenti da parte delle aziende”.

L’ultimo è legato “alle discrepanze che vediamo tra i vari settori produttivi dell’azienda”. Il comparto Data Center, vero core business di Nvidia per via degli enormi ricavi, è quello che è cresciuto di più rispetto allo scorso anno, con un’ascesa del 154%, decisamente superiore dagli altri comparti produttivi dell’azienda. Il comparto Gaming, per esempio, è cresciuto del 16% rispetto allo scorso anno, quello Professional Visualization del 20% e Automotive e Robotica del 37%. Numeri che indicano un netto un netto sbilanciamento sui data center, “una condizione di crescita che Nvidia non potrà mantenere per tanto tempo”, aggiunge Pascucci.

Valutazione Forbes

Secondo Forbes, Jensen Huang, ceo e fondatore di Nvidia, ha un patrimonio netto di 109,8 miliardi di dollari, che l’ha avvicinato sensibilmente alla top 10 dei più ricchi al mondo. Huang possiede circa il 3% delle azioni della società.

La corsa delle azioni

Nonostante gli ultimi rallentamenti, finora nel 2024 le azioni Nvidia sono in rialzo di quasi il 130%.

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