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Eleganti, esclusive e storiche: ecco le più belle ville di Capri

Articolo tratto dal numero di settembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Ville storiche aperte ai visitatori, dimore che nascondono storie e segreti dei personaggi celebri che le hanno frequentate, residenze prestigiose riportate all’antica bellezza per un soggiorno più che esclusivo. L’isola di Tiberio è uno scrigno di opere architettoniche dal fascino intramontabile, anche quando ne restano solo poche nobili rovine.

Villa Bismarck

Nata come dimora estiva dell’imperatore Ottaviano Augusto, è oggi tra le residenze più ambite di Capri. Ristrutturata nella seconda metà dell’Ottocento dal pittore ungherese Antal Haan, la Villa ha acquistato il massimo splendore grazie alla contessa Mona Strader von Bismarck. Da sempre punto di riferimento della vita mondana, con eventi dell’alta società e manifestazioni culturali e artistiche, ha ospitato tra gli altri Jacqueline Kennedy e Aristotele Onassis, il principe Filippo d’Assia e Maria Gabriella di Savoia, Gianni Agnelli, Picasso, Modigliani, Hemingway e D’Annunzio. Villa Bismarck affaccia sul lato settentrionale dell’isola, con uno splendido panorama sulla spiaggia Palazzo a Mare, eredità di un passato ancora visibile nei numerosi siti archeologici che circondano la costa. Posizione, ampie vedute e il giardino all’italiana la rendono il luogo ideale per una vacanza o per celebrare un evento speciale.

Circondata da 11mila metri quadrati di aree verdi, con un accesso privato al mare, la residenza ha una superficie di 800 metri quadrati e si sviluppa su tre piani: al primo si trovano cinque camere matrimoniali con bagno, al secondo altre tre, di cui due suite panoramiche che affacciano sul mare, e da una scala interna si accede a un’altra suite (tutte dotate di smart tv, frigobar, cassaforte e aria climatizzata). Il salone da pranzo è molto ampio, con soffitto a cupola di oltre sei metri, e per il dopocena si passa in una grande sala adibita a biblioteca. Nel 2023 la villa ha visto un progetto di ristrutturazione dove si sposano tradizione e innovazione, con la massima cura nella scelta di opere antiche e quadri di valore, arredi, oggetti e libri unici.

A disposizione di chi sceglie di alloggiare a Villa Bismark ci sono una cuoca, un housekeeper, un maggiordomo e un manutentore. Inoltre, è possibile richiedere servizi su misura come il concierge per taxi, trasferimenti, escursioni, prenotazioni ristoranti, beach club; un bagnino per piscina/zona mare; massaggiatore, fisioterapista, estetista e coiffeur. Non solo. Sempre su richiesta, sono previste escursioni private in barca con marinaio, servizio tender per yacht privati, guida turistica, servizio di facchinaggio, personal shopper, allestimenti floreali, fotografo e musicisti per eventi privati, scuola di cucina in villa, private chef.

Per la sua ampia struttura, disposta su tre livelli, e il verde che la circonda, Villa Bismarck è perfetta per cerimonie, eventi di beneficenza e manifestazioni culturali. Ricche di dipinti e affreschi, le cinque grandi sale ne fanno la location giusta per ospitare mostre, lectio magistralis e premiazioni letterarie. Due le cucine, una raffinata ed elegante per pranzi esclusivi, un’altra grande e moderna, funzionale per eventi affollati. Completa l’offerta la spa con area gym, piscina riscaldata con solarium, bagno turco e zona beauty.

 

Villa Castiglione 

Da tempio greco a villa di delizia romana, da castello angioino a splendida residenza contemporanea di oggi: poche dimore al mondo possono vantare la storia di Villa Castiglione. Un luogo dove passato, natura e bellezza si incontrano per offrire un’esperienza di Capri esclusiva e unica. Sempre pronti a cogliere nella natura il segno del divino, i Greci avevano scelto questo spettacolare picco per costruirvi un tempio.

In epoca romana fu la volta dell’imperatore Tiberio, che volle affacciare su questo panorama una delle sue leggendarie 12 dimore. Intorno al X secolo ha cominciato a nascere il castello, con le torrette quadrate che ancora oggi caratterizzano la villa, negli ultimi anni esclusivo buen retiro per pochi fortunati intenditori. Là dove cielo e terra sembrano toccarsi, incastonata su una scogliera a 250 metri di altezza sopra la Marina Piccola, la villa è un’oasi di esclusività e riservatezza. I Faraglioni, il borgo, la costa meridionale dell’isola, con il golfo di Napoli all’orizzonte, diventano lo scenario di un’esperienza resa ancora più indimenticabile dal fascino di un passato millenario che incontra il lusso contemporaneo. Gestita dal gruppo Manfredi Hotels (che lascia a ottobre), la villa ad agosto è stata acquistata da Amelia Grimaldi, al vertice dell’omonimo gruppo armatoriale.

Villa Jovis

La maestosa villa romana che si affaccia sul mare di Capri, residenza dell’imperatore Tiberio, è un luogo privilegiato dove vivere secoli di storia, affacciati su un panorama unico al mondo. Arroccato su uno strapiombo, il sito si estende sullo sperone roccioso del Monte Tiberio per 7mila metri quadrati. La ‘Villa di Giove’ è una meraviglia dell’architettura, una dimora-fortezza che si staglia a 334 metri sul livello del mare, arrivando a volgere il proprio sguardo dal Golfo di Napoli a quello di Salerno. Ma qual era l’aspetto reale di questa villa lussuosa?  Fu la dimora di Tiberio, che a 65 anni decise di trasferirsi lontano da Roma. Nel corso dei secoli gli elementi hanno messo alla prova le mura, che però hanno resistito, mantenendo un buono stato di conservazione.

Oltre alla prediletta Jovis, Tiberio fece costruire 12 residenze e amministrò da Capri il suo regno fino alla morte, nel 37 d.C. L’imperatore portò con sé il personale amministrativo e si assicurò una comunicazione veloce con la terraferma grazie al faro di segnalazione a breve distanza dalla villa a cui – si pensa – fu applicato uno specchio con cui inviare brevi messaggi.

La zona che l’imperatore scelse era sopraelevata e godeva di una visuale d’eccezione. Alla fine Villa Jovis si estendeva per 7mila metri quadrati, con aree dedicate alla servitù, alle terme, agli ospiti e una a uso esclusivo di Tiberio. Sebbene gli scavi che la riportarono all’antico splendore furono condotti nel 1932 dall’archeologo Amedeo Maiuri, la villa fu scoperta nel XVIII secolo, sotto il regno di Carlo di Borbone. L’opera di dissotterramento che seguì durante quell’epoca fu disastrosa, molti manufatti sparirono, rendendo l’attento operato successivo di Maiuri un vero atto di recupero e salvataggio del sito.

Villa San Michele

“Voglio che la mia casa sia aperta al sole, al vento e alla voce del mare, come un tempio greco, e luce, luce, luce ovunque!”. Niente più delle parole del medico (il preferito dalla regina Vittoria di Svezia) e scrittore svedese Axel Munthe (1857–1949) descrive il fascino della villa, circondata da un imponente giardino, premiato come parco privato più bello d’Italia, con vista sul monte Barbarossa, che Munthe trasformò in un santuario per gli uccelli migratori. Prima di varcare la soglia di questa dimora, d’obbligo la lettura della biografia fittizia di Axel The Story of San Michele (1929), uno dei primi best seller internazionali in epoca moderna. Il racconto che allora incantò lettori di tutto il mondo rivive a Villa San Michele, nelle sue stanze, nel giardino e nella leggendaria Sfinge egizia di 3.200 anni, che osserva il mare dalla balaustra. Villa San Michele ospita un’importante collezione d’arte, la maggior parte di origine romana, etrusca o egizia. Molte sono sculture scelte dallo stesso Munthe per la loro bellezza e il significato simbolico.

 

Villa Lysis

Dopo una piacevole passeggiata verso Monte Tiberio, ecco uno dei gioielli più nascosti. Costruita nel 1904 da Jacques d’Adelswärd Fersen, un nobile parigino che scelse l’isola per il suo esilio volontario dopo una lunga serie di scandali, è elegante, eccentrica, lussuosa, riservata, sfarzosa. Soprattutto, era un intimo rifugio dove vivere felicemente la sua storia d’amore con un giovane amico. Nel tempo la villa divenne poi il ritrovo di artisti, intellettuali, poeti, scrittori che arrivavano a Capri agli inizi del Novecento e che hanno saputo descrivere ed esaltare il suo mito. Visitare Villa Lysis vuole dire andare alla scoperta dei suoi segreti e delle sue meraviglie. Saloni, stucchi, decorazioni, arredi, marmi pregiati, non c’è un dettaglio che non abbia una chiara ispirazione: dallo stile Luigi XVI alla teatralità neoclassica, dall‘imponenza greca alle sinuose forme dell‘art nouveau, dalle dorature della Secessione viennese alle contaminazioni orientali. Il risultato è una magione straordinaria arroccata su uno sperone a picco sul mare, con l’indicibile panorama sulla baia di Marina Grande e sul Golfo di Napoli. Simbolo di Villa Lysis è l’imponente scalinata che culmina nel peristilio con colonne ioniche su cui domina l’iscrizione ‘Amori et Dolori Sacrum’, voluta dallo stesso Fersen, in cui è racchiusa l’essenza della sua vita. D’estate la villa diventa palcoscenico di concerti, mostre, rappresentazioni teatrali, lettura di poesie ed eventi privati come matrimoni e cene di gala.

Casa Malaparte

Difficile da raggiungere e purtroppo chiusa al pubblico, la casa di Curzio Malaparte è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Capri. Molto amata dai più famosi brand di moda e frequentata da artisti, registi, divi e scrittori, quella che Chatwin descrisse come “una nave omerica finita a secco” resta un esempio luminoso di architettura moderna. Eclettica e molto discussa come lo scrittore cui deve il nome, vista dall’alto la Casa è un parallelepipedo color rosso pompeiano che emerge dalla roccia aspra di Punta Massullo, puntellata dal verde degli alberi, più in basso della passeggiata del Pizzolungo. Sotto c’è soltanto il mare che cambia gradazione di blu. Il fascino di Villa Malaparte colpì anche il regista Jean-Luc Godard che girò la seconda parte del suo film Il disprezzo – tratto da un romanzo di Moravia – interamente tra le pareti della villa, con una bellissima e giovanissima Brigitte Bardot che si aggirava tra le stanze della casa o prendeva il sole sulla terrazza a strapiombo sul mare. Oggi la villa è abitata dagli eredi di Malaparte. Resta una vera meraviglia da ammirare dalla barca o lungo la Passeggiata del Pizzolungo, una delle più affascinanti di Capri.

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