L’Italia è tra i paesi più fragili d’Europa. Quasi il 95% dei comuni è a rischio frane, alluvioni, erosione costiera. Oltre l’80% delle abitazioni è esposta al rischio. Inoltre, le catastrofi naturali sono aumentate da inizio 2023 del 16% (378 eventi meteorologici estremi in un anno) e costi pari a oltre 16 miliardi di euro (+22% vs 2022), un record a livello europeo.
Nonostante questo, solo il 6% delle abitazioni italiane è coperto contro terremoti e alluvioni. Le imprese, tolte le grandi aziende che rappresentano l’1% del tessuto produttivo, le restanti, motore della nostra economia, hanno una copertura media pari al 5%.
L’iniziativa di Axa Italia
Questo il tema al centro della seconda tappa del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzati da Axa Italia, “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – Axa incontra il territorio”, si è tenuta a Cervia venerdì 27 settembre. L’iniziativa, realizzata con il patrocinio di Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicurative) e del comune di Cervia, ha l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza su un tema centrale per il futuro della società e individuare possibili azioni di prevenzione e mitigazione di questi rischi.
Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania, ha commentato: “La gestione dei rischi climatici richiede una pianificazione e una protezione assicurativa che non sono ancora sufficientemente sviluppate in Italia. È fondamentale costruire un sistema basato sulle partnership tra pubblico e privato, come avviene già in altri Paesi, per tutelare in modo adeguato e sostenibile i cittadini e le imprese”.
Chiara Soldano, ceo di Axa Italia, ha spiegato: “Questo incontro, che è parte di un ciclo che toccherà molte regioni italiane, ha un duplice obiettivo: da un lato diffondere la cultura della prevenzione e mitigazione del rischio con approcci scientifici e dall’altro coinvolgere tutti gli attori del territorio, istituzioni locali, associazioni di categoria, imprese e cittadini. In un Paese come l’Italia, dove quasi il 95% dei comuni è a rischio frane, alluvioni/erosione costiera, come assicuratori abbiamo il dovere di contribuire a diffondere maggiore consapevolezza dei rischi climatici e delle strategie per contrastarli, esercitando il nostro ruolo, che non è solo economico, ma anche sociale”.
La ricerca sull’Emilia-Romagna
In questo appuntamento, Axa ha presentato una ricerca sul grado di rischiosità della Regione Emilia-Romagna. Al centro della ricerca, 3 ambiti di rischio prioritari: inondazioni, erosione costiera e temperature estreme.
Sulle inondazioni, particolarmente impattata risulta la parte settentrionale della regione, con livelli di alluvione previsti nel 2050 che potrebbero raggiungere i 4 metri al confine, specie intorno al fiume Po. Il massimo livello di allerta riguarda il territorio della Riserva Naturale Bosco della Mesola e Torre Abate in Provincia di Ferrara, con un amento previsto fino a 1,58 m al 2050 e altezze delle inondazioni che passerebbero da 25 cm a 1,83 m; a Ravenna, il rischio di inondazioni arriverebbe fino a 1,30-2m nel 2050 in funzione della zona. È ancora Ravenna al centro delle principali preoccupazioni legate all’erosione costiera, con una riduzione della linea costiera di alcune spiagge di circa 50 metri entro il 2050, mentre in alcuni piccoli villaggi è previsto un arretramento fino a 33,18 metri rispetto a quella attuale.
Per quanto riguarda le temperature estreme, in alcune aree si prospettano fino a 20 giorni l’anno in cui le temperature percepite all’ombra saranno maggiori dei 40°C entro il 2050. Una grande sfida, ad esempio, per Rimini e le altre città costiere della Romagna, con episodi di calore che saranno quadruplicati rispetto ad oggi (da 15 a 61 giorni all’anno con temperature secche superiori ai 30 gradi).
I partecipanti alla tavola rotonda
A confronto sul tema, per condividere esperienze di chi ha vissuto sulla propria pelle gli effetti del cambiamento climatico e proposte concrete sia in termini di sensibilizzazione ed educazione che di adattamento e resilienza, istituzioni nazionali e locali, associazioni di categoria, imprese del territorio, agenti.
La tavola rotonda è iniziata con i saluti istituzionali dell’assessore ai lavori pubblici e alle attività produttive del comune di Cervia, Mirko Boschetti, l’introduzione di Chiara Soldano, ceo di Axa Italia e l’analisi dello scenario italiano da parte di Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania. A seguire Filippo Emanuelli, managing director di Belfor Italia, Roberto Bozzi, presidente Confindustria Romagna, Gian Maria Martini, ceo di Unigrà, Maurizio Rainò, chief claims officer di Axa Italia e la chiusura di Andrea Corsini, assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio della Regione Emilia-Romagna.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .