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Strategia

Equità di genere, diversità e inclusione: cosi Sas ha costruito un percorso fondato sul rispetto della persona

Creare un ambiente di lavoro in cui le persone si sentano a proprio agio, indipendentemente da genere, generazione o inclinazioni personali, richiede un’attenzione particolare alle relazioni interpersonali e una forte capacità di ascolto.

Solo in questo modo si può valorizzare l’unicità di ciascuno, permettendo a tutti di vivere e percepire l’azienda in modo autentico e personale. Sotto la guida del ceo Jim Goodnight, Sas ha adottato una strategia di inclusione che va oltre il semplice riconoscimento delle diversità.

E ad ulteriore attestazione dell’impegno costante dell’azienda nel creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, dove ogni persona si sente valorizzata, Sas ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere. “La nostra strategia di inclusione non è solo un percorso di riconoscimento e accoglienza delle diversità ma anche, e soprattutto, una volontà di valorizzazione delle persone e delle loro peculiarità”, dice Stefano Quaia, south east europe hr director di Sas.

Una strategia che si articola in 7 pilastri allo scopo di promuovere un ambiente di lavoro agile e flessibile, dove ognuno può trovare il proprio equilibrio tra vita professionale e personale. In un settore tradizionalmente dominato dagli uomini, come confermano i dati Ocse, Sas si distingue con una percentuale di donne ben superiore alla media nazionale (quasi il 40%).

“Tale risultato, che miriamo a migliorare ulteriormente, è frutto di scelte orientate alla meritocrazia e alla crescita personale. Nel leadership board Italia, fatto di 14 persone in ruoli dirigenziali chiave, 7 sono donne. Un altro risultato significativo raggiunto senza alcuna ‘forzatura’ di quote rosa, ma con un orientamento chiaro alle competenze e al merito quali basi su cui garantire una reale inclusione”, prosegue Quaia.

Come Sas favorisce la crescita tra persone di diverse generazioni

Non solo diversità di genere. Sas è impegnata anche nell’attrarre giovani talenti e offrire loro percorsi di crescita, con azioni concrete messe in campo ogni giorno. In azienda, il lavoro di squadra è il cuore pulsante di ogni attività: si collabora per condividere obiettivi, superare sfide e creare un ambiente di lavoro inclusivo.

“L’inclusione passa dall’equità e dalla valorizzazione delle diversità tenendo conto anche delle sensazioni personali. Le persone vanno accompagnate nel loro ingresso in azienda, nei loro percorsi di crescita e lungo tutta la loro ‘vita aziendale’, e questo vale a prescindere dalla generazione di appartenenza”, dice Quaia.

Se da una parte è utile identificare ‘profili aziendali’ per definire percorsi di crescita personalizzati, è fondamentale evitare di creare cluster rigidi basati su caratteristiche come l’età o il genere. La preferenza per lo smart working o il lavoro da remoto, ad esempio, non è necessariamente legata a un determinato gruppo demografico.

“È questo ciò di cui vogliamo tenere conto noi, evitando anche bias che vedono, a titolo di esempio, le donne più propense al remote working per conciliare meglio la vita lavorativa con gli impegni familiari. Preferiamo concentrarci sul bilanciamento dei bisogni personali con le necessità implicite in ciascun ruolo aziendale, sempre in quell’ottica di creare un clima e un ambiente di lavoro favorevoli, capaci di far sentire bene le persone”.

Dialogo e condivisione intergenerazionale sono al centro della filosofia di Sas, che organizza percorsi di “mentorship” in supporto dell’on-boarding delle persone, favorendo uno scambio di conoscenza e competenza dai giovani alla senority.

Il “nuovo” ruolo della direzione HR

Il team HR di Sas è impegnato a creare un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo, con l’organizzazione di attività e incontri informali per favorire la condivisione e lo scambio di idee e sensibilizzare sulle differenze culturali. Sas si impegna inoltre a portare esempi di leadership femminile in un contesto Tech anche nelle scuole medie inferiori e medie superiori, grazie alle collaborazioni con realtà come Elis (associazione no-profit che si rivolge ai giovani e alle imprese) e SheTech (community che supporta la parità di genere nel mondo tech e digitale).

“Questi sono solo alcuni dei molti esempi che ci vedono impegnati in questo nostro continuo sforzo a promuovere benessere, condivisione, e contaminazione sia all’interno che verso l’esterno dell’azienda. Come dipartimento Risorse Umane dobbiamo avere la capacità di intercettare i segnali per capire – per tempo – se le persone stanno bene, se sono cambiate le condizioni, se ci sono fenomeni che non controlliamo”.

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