Food & Beverage

Día de los muertos: ecco 12 idee per festeggiare questa tradizione messicana

Il día de los muertos, o giornata dei morti, è una tradizione messicana che celebra la vita dei defunti con commemorazioni vivaci e colorate. Le sue origini risalgono alle civiltà precolombiane, come gli Aztechi, che vedevano la morte come una fase naturale della vita. La festa si svolge il 1° e il 2 novembre, quando si crede che le anime dei defunti tornino sulla Terra per riunirsi con i loro familiari, e per l’occasione si preparano altari chiamati ofrendas, decorati con foto, cibi preferiti dai defunti, pan de muerto, tequila e fiori di cempasúchil.

Il film Coco (2017) di Disney-Pixar ha contribuito a diffondere globalmente la conoscenza di questa tradizione, e negli ultimi anni, il día de los muertos sta guadagnando popolarità anche in Italia, con eventi, festival e serate a tema organizzati da ristoranti e comunità latinoamericane. Questa tradizione invita a riflettere sulla vita e sull’importanza della memoria, celebrando i defunti in modo gioioso e significativo. Abbiamo raccolto 12 idee gastronomiche per festeggiare questa giornata:

1. Cocktail Meso

Meso è il nuovo cocktail bar e ristorante pan-latino a Salerno. L’ambiente elegante, caratterizzato da tonalità aranciate, crea subito l’impressione di un viaggio sensoriale. La proposta food è un vero ponte tra le culture mesoamericane, con piatti come taco e ceviche. La drink list, curata dai tre soci Ivan Sellami, Giacomo Vezzo e Andrea La Rocca, è ricca di tequila, mezcal, cachaça e rum. Il cocktail El Mesödia è una miscela esplosiva di tequila infusa al jalapeño verde, mezcal, mix di agrumi (pomelo, pompelmo rosa, lime), agave e soda all’ananas, con sale sul bordo.

2. Pairing Piccante Carico Milano

Nel celebre cocktail bar milanese Carico, firmato da Dom Carella, il progetto [flavours] propone ogni mese un menù incentrato su un unico sapore. Attualmente la proposta è incentrata sul piccante, con tre cocktail: Peperoncino (Bulldog Gin, peperoncino mix spirit, vermouth secco Mancino, aglio bruno, prezzemolo), Senape (Grey Goose vodka, senape mix spirit, aceto di mele, bubbles) e Pepe (Montelobos mezcal, Ron Rumpablic, vermouth secco Mancino, pepe mix cordial). Ogni cocktail è abbinato a piatti come ostrica marinata con salsa ponzu e senape o pan brioche con battuta di manzo, pecorino e menta.

3. Tostada di Mais Viola con Palamita dell’Adriatico, Avocado, Escabeche di Carote di Karime Lopez

La più famosa chef messicana d’Italia, la stellata Karime Lopez, non rinuncia ai sapori della sua terra nel menù decisamente internazionale di Gucci Osteria, come dimostra la sua Tostada di Mais Viola con Palamita dell’Adriatico, Avocado, Escabeche di Carote. Nata e cresciuta a Querétaro, a nord di Città del Messico, l’arrivo di Karime López alla guida della Gucci Osteria di Firenze rappresenta l’ultima tappa di un viaggio culinario dinamico e significativo. Il suo è un percorso profondamente personale che ha avuto inizio quando, da bambina, Karime ha scoperto il linguaggio giocoso del cibo, osservando attentamente sua madre mentre cucinava i pasti di famiglia. Da quel momento, la sua passione per la cucina è cresciuta, portandola a lavorare in alcune delle cucine più prestigiose del mondo, dalla Spagna, al Messico, al Perù e al Giappone, fino ad approdare infine alla Gucci Osteria di Firenze nel 2018.

4. The Lost Explorer Tequila

Novità che sta per approdare sul mercato italiano, The Lost Explorer Tequila è una creazione di Enrique de Colsa, celebre maestro tequilero. Prodotta in piccoli lotti nella distilleria di Amatitán, Jalisco, questa tequila punta sull’eccellenza e la sostenibilità, collaborando con agricoltori locali per una raccolta rigenerativa. Le sue note gustative equilibrate rimandano a agrumi freschi, cannella e sfumature vegetali, con un finale corposo e pepato che conquista il palato.

5. Paloma Morado  di Taskita Alassio

Situata sulla passeggiata di Alassio,  Taskita porta l’energia cosmopolita dei grandi cocktail bar metropolitani sulla Riviera Ligure. I proprietari Bri e Roby hanno creato un ambiente accogliente, dove i drink signature, ispirati a culture di tutto il mondo, sono i protagonisti. Da provare il Paloma Morado, a base di tequila reposado, falernum, sciroppo di dragon fruit e succo di lime, con soda al pompelmo.

6. Taco di Francys Salazar

Il ristorante Sevi a Firenze, guidato dallo chef Francys Salazar e dalla moglie Jhoseleen Condori, propone una cucina sudamericana fine dining. Tra i piatti da provare del suo menù c’è senza dubbio il taco con punta di petto marinata in aji panca e salsa al peperoncino. La tortilla di mais viene farcita con carne succulenta, formaggio fresco, salsa piccante e insalata di cipolla e avocado, creando un mix di sapori audaci e intensi.

7. Mezcal Velier Los Siete Misterios

Los Siete Misterios ha una storia avventurosa e affascinante, che inizia nel 2010 da una serie di viaggi di Eduardo e Julio Mestre. Uno in particolare, da Puerto Escondido a Oaxaca City, permette ai due fratelli di fermarsi in ogni villaggio per provare una miriade di mezcal, che all’epoca non è ancora molto conosciuto, se non in versioni di scarsa qualità. Si tratta di distillati prodotti in maniera casalinga, venduti in packaging di fortuna. I fratelli Mestre mettono così insieme un’incredibile collezione di mezcal, che dapprima fanno assaggiare a parenti e amici, e poi portano nei ristoranti e bar che frequentano, generando grande attenzione. Nasce così l’idea di tornare dai molti mezcaleros incontrati e proporre loro di iniziare una grande avventura nel mondo dell’agave. Dal 2021 Michter’s Distillery segue l’importazione e la vendita nel mondo, mentre i fratelli Mestre si occupano della produzione in toto e delle vendite in Messico.

8. Guacamole Savini

Savini Tartufi ha creato un delizioso guacamole con tartufo, una ricetta unica che unisce l’aroma del tartufo alla cremosità dell’avocado. Perfetto per aperitivi o per accompagnare piatti di pollo e salmone alla griglia, aggiunge un tocco di lusso alla cucina sudamericana.

9. Vecchio Amaro del Capo Red Hot Edition

Red Hot Edition è la variante piccante del famoso Vecchio Amaro del Capo, un omaggio al carattere forte e deciso della Calabria. Questo liquore nasce per celebrare una delle eccellenze della tradizione culinaria calabrese, il peperoncino, che è anche un simbolo della ricca identità culturale della regione. In questa versione, le classiche note calde e vellutate di Vecchio Amaro del Capo vengono esaltate e arricchite da un tocco di piccantezza, offrendo un’esperienza di gusto unica. L’idea alla base di Red Hot Edition è frutto di un’intuizione di Nuccio Caffo, amministratore delegato del Gruppo Caffo 1915, che ha voluto fondere tradizione e innovazione. Alla ricetta originale, composta da ventinove erbe, fiori, frutti e radici autoctone, è stato aggiunto un trentesimo ingrediente: il peperoncino calabrese, noto come ‘diavolicchio’. Questo peperoncino, appartenente alla specie ‘Capsicum annum’, è una varietà particolarmente amata e apprezzata per il suo gusto intenso e la sua nota piacevolmente piccante.

10. Proposta pairing Atzotea

Nel celebre ristorante Nikkei torinese c’è posto anche per un tocco di Messico, con il pairing tra il cocktail Carmen, ideato da Matteo Fornaro, a base di tequila e pera (con il frutto che viene prima cotto in padella con sakè e zucchero, poi ulteriormente trattato con una cottura sottovuoto insieme alla tequila Cascahuin Blanco Tahona.) affiancato dai tacos vegetariani con kimchi, una delle tapas presenti nel menù di Azotea. Questa versione dei tacos, piatto tipico messicano, è farcita con kimchi di verdure di stagione, maionese allo yuzu e una croccante cialda di mais. Sia il piatto che il cocktail utilizzano ingredienti di ispirazione asiatica e sudamericana, riflettendo l’identità nikkei di Azotea.

11. Mole poblano, calamaretti spillo, erbette di laguna di Bacalan – Venezia

Aperto nel dalla coppia di chef Marco Zambon e Silvia Rozas, conosciutasi durante importanti esperienze all’estero, Bacan è il risultato di una commistione di culture di impronta latina. Ed è anche il tentativo di portare una cucina di questo tipo ma curata e attenta anche negli impiattamenti in città, tra ingredienti del territorio e ispirazioni internazionali, come ad esempio il guacamole con gamberetti di laguna o il tacos al pastor con chipotle, pico de gallo, pancia di maiale e ananas. Il piatto che vi consigliamo di provare per questa occasione è il mole poblano, calamaretti spillo, erbette di laguna. L’idea alla base del piatto è quella di creare un legame tra la cultura latinoamericana e i prodotti tipici della laguna veneziana, fondendo tradizioni culinarie diverse in un’unica esperienza gastronomica.

12. Tequila Don Julio 1942

Tequila Don Julio 1942 è prodotta partendo dal 100% agave blu, ed è ad oggi il top di gamma del brand. Una referenza super-premium nata per le grandi occasioni e che vuole diventare non solo il regalo ideale per tutti gli amanti del lusso e dell’eleganza, ma anche il distillato d’elezione di tutti i migliori brindisi delle celebrazioni, grazie allo stile e al glamour grazie e al design della sua bottiglia stretta e affusolata, ispirata dalla silhouette delle foglie di agave e impreziosita dai riflessi luminosi del vetro ambrato.Don Julio 1942 è un tequila invecchiato minimo 24 mesi che porta il nome del suo creatore e celebra l’anno di fondazione del brand. Perfetto da gustare in purezza per apprezzarne il ricco profumo, al palato porta sentori di rovere, vaniglia e agave tostata con un finale lungo e persistente.

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