Articolo tratto dal numero di ottobre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
Una politica di cura e attenzione verso l’ambiente e le persone, con l’impegno di schierarsi al fianco dei dipendenti, della comunità e del territorio. Un impegno che bada ai fatti concreti e ai numeri. Stosa Cucine, azienda di riferimento del comparto cucine, redistribuisce il 93% del fatturato ai dipendenti e ai fornitori – a copertura dei costi operativi, del sistema fiscale e finanziario – e alla comunità locale sotto forma di progetti e attività sociali, sportive e culturali.
Un’azienda generatrice di valore umano e sociale che festeggia il 60esimo anniversario preparandosi all’inaugurazione, nel 2025, dello Stosa Green Park, ampliamento del polo produttivo che prenderà le forme di una smart factory progettata per minimizzare l’impatto ambientale sul territorio di Piancastagnaio, in provincia di Siena.
Un approccio per un’industria responsabile
“L’idea è stata quella di trasformare un lotto industriale in un parco per migliorare la qualità ambientale del territorio circostante e integrarsi in modo armonioso con il paesaggio”, spiega David Sani, direttore commerciale di Stosa Cucine. “Questo approccio ha dato vita a un progetto che rispecchia la nostra visione di un’industria responsabile, in grado di coniugare crescita produttiva e rispetto per l’ambiente. Lo Stosa Green Park diventa così un esempio di come le aziende possano dialogare in maniera costruttiva con il territorio”.
Il nuovo impianto si estenderà su un’area di 150mila metri quadrati complessivi, ospitando macchinari tecnologicamente avanzati e un impianto fotovoltaico che permetterà di rendere la produzione completamente sostenibile. Nato per dimostrare che anche un insediamento industriale può generare un paesaggio di valore, il progetto prevede inoltre la realizzazione di un parco fluviale. “Una delle nostre prime azioni è stata la piantumazione di nuovi alberi lungo il confine tra la via Cassia e la nostra Factory 7, creando così una barriera verde che funge da filtro naturale”, continua Sani. “Inoltre, il parco accoglierà anche un bacino idrico che contribuirà a una gestione sostenibile dell’acqua”.
Il primo bilancio di sostenibilità
Il Green Park si inserisce nel contesto degli obiettivi fissati all’interno del report di sostenibilità dell’azienda, pubblicato nel 2023. “Pubblicare il nostro primo bilancio di sostenibilità è stato un traguardo che riflette l’impegno verso una gestione responsabile e consapevole. Per noi sostenibilità significa molto più che ridurre l’impatto ambientale, è un approccio a 360 gradi che coinvolge tutti gli aspetti della nostra attività: dalla selezione delle materie prime alla produzione, fino alla gestione delle risorse energetiche e del capitale umano”.
La realizzazione del parco ha già visto la bonifica dell’intera area grazie alla demolizione di un mostro ecologico – l’ex Cotto Montecchi – e lo smaltimento del tetto in amianto e dei rifiuti potenzialmente inquinanti. È stato inoltre realizzato un piano di raccolta delle acque bianche per evitare rischi idrogeologici in supporto all’amministrazione pubblica ed è stato stipulato un accordo con altre realtà locali per canalizzare e rendere utilizzabile l’energia geotermica delle centrali di Piancastagnaio.
“Stiamo mitigando l’impatto ambientale dell’ampliamento attraverso un approccio integrato che mette al centro il rispetto per il paesaggio circostante. Si tratta per noi del tassello finale di un percorso iniziato oltre 12 anni fa, quando abbiamo ottenuto la prima certificazione Fsc, a testimonianza della volontà di operare nel rispetto delle risorse naturali”.
Le azioni concrete
Gli investimenti nel Building Management System (Bms), sistema avanzato di gestione, consentiranno inoltre di monitorare e ottimizzare l’uso dell’energia all’interno degli stabilimenti. “Un passo fondamentale sarà l’autoproduzione di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili, un investimento che ci permetterà di progredire verso una maggiore indipendenza energetica”.
L’importanza del valore umano
Per assicurare un approccio completo alla sostenibilità, proseguono poi le iniziative di Stosa Cucine dedicate ai dipendenti e alle comunità locali: l’azienda sostiene – attraverso sponsorizzazioni e donazioni – scuole, associazioni sportive e organizzazioni benefiche. Nel 2022 sono state oltre 20 le realtà supportate. “È fondamentale per noi creare valore per tutti, investendo nel benessere dei nostri collaboratori, promuovendo un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo e supportando le comunità locali”, prosegue Sani.
La filosofia dell’azienda si traduce in prodotti che connettono design e funzionalità in modo innovativo, anche grazie a un processo di ascolto delle trasformazioni che investono la casa. “La cucina, per noi, non è più solo uno spazio dedicato alla preparazione dei pasti, ma è il cuore della casa. Abbiamo sviluppato soluzioni che integrano la cucina con sistemi di ufficio e armadi, rispondendo alle esigenze di flessibilità e multifunzionalità che caratterizzano il vivere contemporaneo”. Un approccio vincente, come confermato dalle 20 nuove aperture del 2024.
“Queste novità segnano un importante passo in avanti nella nostra strategia, che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Essere un’azienda responsabile, però, significa andare oltre il semplice risultato economico, orientando le proprie azioni verso la creazione di valore per le persone, l’ambiente e la comunità”.
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