Il direttore commerciale David Sani: “Nel 2025 abbiamo aperto 12 nuovi store tra Italia ed estero, altri entro la fine dell’anno”
Articolo tratto dal numero di novembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Il 2025 si sta rivelando un anno di svolta per Stosa Cucine. L’azienda toscana, nata oltre 60 anni fa a Piancastagnaio, in provincia di Siena, e oggi presente in più di 40 paesi, ha registrato performance in crescita e ha rafforzato il proprio posizionamento, confermandosi come uno dei marchi di riferimento nel settore dell’arredo cucina.
“Il 2025 per Stosa è stato un anno di grande valore strategico”, dice David Sani, direttore commerciale. “Abbiamo registrato crescite a doppia cifra nel primo semestre, un risultato che testimonia la solidità del nostro percorso e la fiducia dei mercati. Parallelamente, abbiamo avviato l’ideazione di nuovi piani industriali per incrementare la capacità produttiva e garantire una maggiore efficienza. Un altro passo decisivo è stato l’ingresso di partner strategici di rilevo internazionale, con i quali stiamo rafforzando il posizionamento competitivo”.
La crescita
L’espansione riguarda non solo i processi industriali, ma anche il retail, diventato negli ultimi anni una delle leve principali per la diffusione del marchio. “Nel 2025 abbiamo aperto 12 nuovi store tra Italia ed estero e prevediamo di inaugurarne altri sei-sette entro la fine dell’anno”, prosegue Sani. “Questo ci consente non solo di aumentare la visibilità del brand, ma anche di offrire ai clienti un’esperienza diretta, immersiva e personalizzata. Oggi il mercato estero pesa per circa il 25% sul fatturato e rappresenta una leva strategica su cui continueremo a investire, convinti che il design e la qualità italiana possano conquistare sempre più consumatori in tutto il mondo”.
La capacità di combinare radici locali e respiro internazionale è uno dei punti di forza di Stosa, che si è affermata come ambasciatrice del made in Italy puntando su qualità, ricerca e sostenibilità. In questa direzione si colloca anche il progetto più ambizioso degli ultimi anni: lo Stosa Green Park, una smart factory 4.0 che integra produzione avanzata, benessere aziendale e cura del territorio.
“Il Green Park rappresenta un progetto simbolico e concreto allo stesso tempo: un luogo che unisce natura, architettura e cultura aziendale”, spiega Sani. “Abbiamo affidato la seconda fase del cantiere a una società specializzata nella gestione di parchi aziendali, che ci consentirà di rispettare gli standard più elevati di qualità e sostenibilità. La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2026”.
Lo Stosa Green Park
Il progetto dello Stosa Green Park riflette una filosofia: coniugare efficienza industriale e cura per l’ambiente. Negli ultimi anni Stosa ha investito in impianti fotovoltaici, ha ridotto i consumi energetici per unità prodotta e ha raggiunto traguardi importanti in termini di economia circolare, con percentuali molto alte di riciclo e l’impiego crescente di materiali certificati.
“La sostenibilità per noi non è un traguardo, ma un processo continuo. Stiamo investendo in nuove tecnologie e soluzioni green per ottimizzare consumi energetici, ridurre gli sprechi e promuovere un modello industriale circolare. La nostra missione è dimostrare che anche un’azienda con una forte vocazione produttiva può essere protagonista di un cambiamento positivo, capace di coniugare efficienza e rispetto per l’ambiente”.
Altri progetti
Parallelamente, Stosa considera parte integrante della propria strategia la responsabilità sociale, che si traduce in progetti per il territorio e in un welfare aziendale avanzato. Dalla collaborazione con scuole e università locali alla promozione di percorsi formativi per i giovani, fino al sostegno di associazioni sportive e iniziative culturali, l’azienda porta avanti un dialogo costante con la comunità.
“Il nostro impegno sociale nasce dalla convinzione che un’impresa non debba limitarsi a generare valore economico, ma debba anche essere un motore di crescita per la comunità”, continua Sani. “Nel 2025 abbiamo rafforzato iniziative già avviate: collaboriamo con le scuole del territorio per supportare i giovani, miglioriamo il welfare aziendale per garantire benessere e serenità ai dipendenti, sosteniamo realtà giovanili come gli scout e abbiamo contribuito al sistema sanitario locale attraverso la donazione di strumenti diagnostici”.
Dalle performance economiche all’espansione retail, dal cantiere del Green Park agli investimenti per ridurre l’impatto ambientale e promuovere la crescita sociale, Stosa Cucine affronta le sfide del futuro con una strategia che integra competitività e responsabilità. Una direzione che, dice Sani, rappresenta la cifra dell’azienda: “Per noi, la responsabilità sociale significa valorizzare e sostenere le persone e il territorio che ci hanno permesso di crescere”.