Si dice che il lusso in Oriente abbia un altro gusto. E nel particolare il lusso in Giappone ha un valore profondamente radicato nella cultura, nell’eleganza dei gesti e nella cura dei dettagli. Nel Paese del Sol Levante questa raffinatezza si esprime in un’ospitalità unica, dove l’accoglienza è una vera e propria arte, intrisa di rispetto e gentilezza.
Dall’architettura dei ryokan alle cerimonie del tè, il lusso, che qui sembra essere un minimum standard, sta nell’attenzione alla persona e nella perfezione del gesto. Non è solo questione di struttura o servizi, ma di atmosfere: l’ospite è accolto come fosse parte della famiglia, ogni suo desiderio viene anticipato, ogni dettaglio è pensato per creare armonia.
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Il lusso in Giappone
Nei migliori hotel e ristoranti giapponesi, la dedizione si manifesta in rituali che vanno oltre anche la nostra idea di lusso. E oggi, con una delle economie più dinamiche al mondo, il Giappone ha saputo trasformare la sua antica vocazione all’ospitalità in una straordinaria forza attrattiva. Con una profonda attenzione al turismo di lusso, che cresce anno dopo anno, il Paese accoglie viaggiatori e business man con il medesimo inchino, offrendo esperienze che sono pensate per lasciare un segno indelebile di bellezza.
Si dice che un abitante di Kyoto sia disposto a spendere tutti i propri averi per comprare la preziosa seta di un solo kimono. E che Nara, la prima città imperiale e la più antica, sia stata fondata direttamente dal Buddha, giunto qui dall’India a cavallo di un cervo albino, e che dopo questa apparizione sia stato ispirato il prezioso tempio ligneo Todaiji, il più imponente e sacro di tutto il Giappone, a quei tempi. La bellezza di questa due città è stata così abbagliante nel passato come oggi, che per farle rimuovere dagli obiettivi sensibili per i bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, il segretario alla guerra Henry Stimson chiese udienza al presidente in carica, Truman, affinché fossero risparmiate. Nagasaki ne prese quindi il posto di Kyoto. E poi Osaka, dove si dice che gli abitanti si possano indebitare per la spesa in cibi di lusso, per un piatto di takoyaki raffinati o per un assaggio di fugu, il pericolosissimo pesce palla.
Ecco 10 esperienze imperdibili in Giappone per gli amanti del lusso.
1. Four Seasons Hotel Kyoto: la serenità del giardino del Samurai
Immerso tra fiori e un laghetto tra ninfee e carpe dorate, il Four Seasons Hotel Kyoto sorge nel cuore di un giardino storico di 800 anni, dimora estiva di un dignitario di Kyoto, un venerato samurai. Qui si può sorseggiare il tè all’interno di un tempietto, Shakusui-tei, con vista sul lago interno, gustando il prezioso matcha tra movimenti lenti e gesti antichi, dove la cerimonia del tè diventa rito di pace e meditazione. Un invito a fermarsi, respirare e abbandonarsi al silenzio.
2.Emba Kyoto Chophouse: Il trionfo della wagyu frollata
Gli appassionati di carne troveranno il tempio della carne più pregiata giapponese all’ Emba Kyoto Chophouse, una moderna steakhouse che celebra la wagyu dividendone la degustazione per qualità e prefetture, le cosiddette province giapponesi. Provate la degustazione “Dry-Aged Beef Trilogy” che offre tre tagli giapponesi frollati a secco e grigliati su carbonella: un’esplosione di sapori intensi e sottili, omaggio all’arte giapponese della carne.
3. Aman Kyoto: soggiorno nel cuore della natura
Nel fitto della foresta che abbraccia la città Kyoto, lontano dal frastuono ma vicino alla bellezza senza tempo del Padiglione d’Oro, il Kinkakuji, Aman Kyoto invita gli ospiti a rigenerarsi tra coni di luce filtrata dagli alberi e un giardino zen che una volta era il museo del kimono di Kyoto. Padiglioni dove fare meditazione e yoga e suite ryokan in stile, si nascondono tra muschi e tronchi antichi, e dove l’onsen privato, le piscinette di acqua termale, diventano un rito di purificazione prima del corpo e poi della mente. Un luogo magico, quasi irreale, dove carne e spirito trovano quiete.
4. Taka-An: l’omakase su misura
All’interno di Aman Kyoto, l’arte culinaria diventa esperienza spirituale al ristorante Taka-An, aperto anche agli esterni, dove ogni piatto viene preparato su misura secondo l’antica tradizione omakase. Lo chef Shinichirō Takagi come un alchimista, interpreta i desideri degli ospiti con delicatezza e crea un percorso gastronomico inedito, intriso di storia e territorio e prendendo spunto dai piatti creati dai monaci buddisti e scintoisti.
5. Onikudokoro Onishi: il tempio della carne
C’è un tempio della carne wagyu a Kyoto, è Onikudokoro Onishi, dove si può provare il fascino della tipica griglia giapponese, il yakiniku, dove cuocere da soli la propria carne, scegliendone il grado di cottura. Questa griglia deriva dalla cultura giapponese per cui questo è l’unico popolo asiatico che predilige la carne scottata e tendente al crudo. E c’è anche una bella componente italiana in questo ristorante, gestito da Meat Japan, la prima azienda di importazione europea partecipata da macellai e allevatori giapponesi che ha un triplice significato, ovvero carne, se presa alla lettera, incontro di culture, dal punto di vista fonetico e contiene la parola “mangiare” insieme. Sono Salvatore di Mento, veterinario e Meat Master, Paolo Tucci, gastronomo formatosi all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Hideki Honishi socio giapponese di quinta generazione di allevatori. Oggi la famiglia Onishi gestisce più di 30 macellerie a Kyoto e nell’ area Kansai con oltre mille clienti ristoratori in Giappone e a Singapore.
6. JW Marriott Nara: lusso e tradizione nella città del Buddha
Nel cuore di Nara, città famosa per il cervi sacri e dalla forte spiritualità, ha recentemente apertot il JW Marriott Nara che con le sue 158 camere, tra cui 16 suite, offre un comfort senza tempo, tra il garden dove gli chef coltivano gli ortaggi e il design dedicato ai cervi. Un rifugio per chi cerca pace in un luogo che sa ancora di sacro.
7. Azekura: Teppanyaki
All’interno del JW Marriott Nara, aperto anche agli esterni, il ristorante Azekura è l’indirizzo per chi vuole provare la cucina teppanyaki, ovvero fatta al momento, al bancone, sulla piastra incandescente tipica delle feste più importanti nella cultura giapponese. Qui ogni piatto è una celebrazione degli ingredienti locali della prefettura di Nara.
8. Aloft Osaka Dojima: cocktail e musica nel cuore di Osaka
Osaka pulsa di vita, e Aloft Osaka Dojima interpreta perfettamente un lusso accessibile e giovanile, meta perfetta per chi vuole esplorarne l’anima vibrante del luogo. Nel cuore della città, tra locali e luci, il W XYZ Bar propone cocktail innovativi e musica dal vivo in un’atmosfera di festa, tipica di Osaka, tra colori sgargianti e che racconta il Giappone più innovativo.
9. Four Seasons di Osaka: un grattacielo con vista sul futuro
Ha appena inaugurato Four Seasons di Osaka, che rappresenta la fusione perfetta tra tradizione e modernità, con un intero piano del grattacielo appena costruito per l’occasione, dedicato all’esperienza del ryokan, dove il design giapponese incontra il lusso in suite tradizionali. Ogni dettaglio richiama l’autenticità: camere con tatami, colazione tradizionale e una vista mozzafiato sulla città. Vista sulla città, fino ad arrivare al castello Ninjo, l’icona di Osaka, dalla piscina interna e dagli onsen dell’hotel.
10. Jiang Nan Chun, Jardin e Bar Bota: sapori di Oriente e Occidente
All’ interno del grattacielo dove ha inaugurato il nuovo Four Seasons di Osaka, consigliamo due ristoranti da non perdere per chi ama la cucina d’Oriente e d’Occidente e un cocktail bar con vista. Allo Jiang Nan Chun si può provare la cucina cantonese, con vista spettacolare sulla città, o per chi ama la boulangerie francese, la scelta cade sul bistrot Jardin. Infine al 36° piano visitate il Bar Bota, dove cocktail d’autore e skyline di Osaka diventano un ricordo indimenticabile.
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